di James M. Barrie
Editore: Marsilio
Prezzo cartaceo : € 15,00
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 240
Genere: Narrativa
Un gentilissimo racconto d’amicizia – intensa, bellissima e a tratti dolorosa – tra un adulto e il piccolo David: insieme inventano scherzi e giochi, ridono e piangono, e si raccontano storie. Un “romanzo per adulti” che ruota intorno al tema della incapacità/impossibiltà di superare l’infanzia. Ricco, originalissimo, commovente e ironico, comico e drammatico, scritto in un linguaggio innovativo fino al paradosso, in cui le voci e le storie del bambino e dell’adulto si cercano e si incontrano, si sfidano e si mescolano in una struttura narrativa inusitata che dà posto alle forme e alle parole del gioco, dell’improvvisazione e della fantasia. Per trovarvi Mary, anima delle cose; un cane fedele; le fate dei Giardini, piccole come bambole; e, per la prima volta, Peter Pan. Fantasia e realtà si fondono e confondono in un “mondo di mezzo”: tra romanzo e fiaba, tra adulti e bambini, tra male e bene, riso e pianto, sogni e risvegli. E tra la vita e la morte, come i “bambini perduti” che Peter Pan porterà con sé nell’Isola che non c’è.
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Ha solo sette giorni di vita Peter, metà bambino e metà uccellino, quando spicca il volo lasciando Londra verso l'isola sulla Serpentina dove imparerà, grazie a Solomon il Granchio, ad essere più simile ad un uccello piuttosto che un bambino. Peter cresce, suona il flauto ma piano piano la sua natura umana si fa sentire attraverso la nostalgia della madre ed è per questo che decide di tornare a casa dove però, tra le braccia amorevoli delle quali ha un vago ricordo, ormai non c'è più spazio per lui. L'incontro con la figura che tutti abbiamo imparato ad amare grazie alla Disney con Peter Pan arriverà solo dopo le prime cento pagine, il lettore prima fronteggerà il capitano W. e la sua solitudine che lo porteranno ad avvicinarsi al piccolo David, suo nuovo vicino di casa, con un espediente a dir poco originale. La lettura di questo romanzo non è stata facile, non avevo mai letto nulla di Barrie e all'inizio ho fatto fatica ad entrare nel ritmo della narrazione, complice anche il continuo cambio tra presente e passato. Alla fine però con l'entrata in scena del piccolo Peter il romanzo è decollato e devo dire di averlo trovato piacevole. Ho apprezzato molto le analisi fatte dall'autore in merito all'epoca storica, al contesto sociale ed al ruolo della donna: sono state molte le riflessioni critiche e gli approfondimenti. In definitiva un romanzo che racchiude in sé un meraviglioso tesoro tutto da scoprire.
Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: tè alla menta
Età di lettura consigliata: da 14 anni
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