martedì 10 marzo 2020

Recensione: Congo Blues





Congo Blues
di Jonathan Robijn 

Editore:
Marsilio
Prezzo Cartaceo: €16,00
Prezzo Ebook: €9,99
Pagine: 172


Morgan è un pianista, per lo più disoccupato, che non ricorda granché della sua infanzia perché è nato in Congo ed era molto piccolo quando è arrivato a Bruxelles con un aereo. Si guadagna da vivere suonando nei locali che popolano la ricca scena jazz della città belga dai grandi viali e dalle enormi ville, costruiti con i fiumi di denaro provenienti dall’ex colonia. Nella notte di Capodanno del 1988, rientrando dopo un concerto, trova vicino casa una donna che dorme profondamente, al freddo. È giovane, indossa un vestito elegante, e Morgan decide di portarla con sé prima che si congeli. Quando la adagia sul letto, dalla sua borsa scivola una busta piena di contanti: sono moltissimi soldi. Dopo qualche giorno, così com’era apparsa, Simona, la ragazza misteriosa, scompare all’improvviso, ma la magia e l’intensità di quell’incontro non se ne vanno con lei. Morgan vuole ritrovarla. Qualcosa in quello che lei gli ha raccontato ha risvegliato in lui memorie assopite. Davvero è successo tutto per caso? E quali sono gli affari che Simona porta avanti in Congo insieme all'uomo che, sfuggente come lei, gira al volante di una Maserati rossa? Mentre cerca di scoprire chi sia veramente la donna che ha salvato dal gelo, Morgan non si accorge che la sua indagine sull’identità altrui lo sta portando molto vicino al proprio passato, alla sua stessa storia, così indissolubilmente legata al dramma del colonialismo.
Scrive Simone Weil che conoscere le proprie radici è il più importante ma meno riconosciuto bisogno dell’animo umano: ma davvero diventiamo persone più complete nel momento in cui sappiamo da dove veniamo, oppure è meglio non indagare troppo e limitarci ad andare avanti al meglio con la nostra vita?



Inizio dicendo semplicemente che questo romanzo mi ha piacevolmente stupita. È un racconto carico di mistero e di verità non raccontate che lasciano il lettore e il protagonista, Morgan, in sospeso, pieni di dubbi, con mille domande e senza nessuna risposta. Nessuna risposta. Nessuna spiegazione fino alle ultime pagine del libro, che danno un senso a tutti gli eventi e gli avvenimenti raccontati fino a quel momento. 
Il racconto inizia con Morgan, il protagonista, che la notte di Capodanno del 1988, rientrando da un concerto trova sotto casa una giovane ragazza elegante, addormentata al freddo e decide di portarla nel suo appartamento. La ragazza si chiama Simona, e chiede a Morgan di ospitarla per qualche giorno perché ha degli affari importanti da concludere al Ministero e gli alberghi in città sono tutti al completo. Morgan accetta, ma il soggiorno della ragazza a casa del pianista si prolunga e, pian piano, passano intere settimane. Simona è una ragazza misteriosa, che racconta poco di sé e della sua infanzia e altrettanto fa Morgan, ma tra i due si instaura un rapporto particolare, nonostante non siano altro che due estranei. Una mattina Simona riceve una telefonata e parte per Zurigo, promettendo di ritornare entro una settimana. Ma Morgan non ha più nessuna notizia e senza sapere perché inizia ad indagare per trovarla, per sapere che cosa è successo, per scoprire chi sia realmente, perché sia partita così all'improvviso senza spiegazioni e che collegamenti avesse con Walter, il proprietario dello Sputnik che aveva presentato a Morgan come aggancio per qualche concerto. Ma durante questa ricerca affannosa si rende conto di non sapere quasi nulla di lei, nemmeno il suo cognome. Per Morgan diventa un’ossessione e l’unica che sembra poterlo aiutare a risolvere almeno una parte di questo puzzle è un’anziana donna che ha avuto un ruolo importante nell'infanzia della ragazza.
È un libro che rileggerei e consiglierei perché lascia sospesi tra il bisogno di conoscere la verità e l’arrendersi al flusso del tempo senza cercare troppe spiegazioni. Forse però per l’essere umano è difficile arrendersi al proprio destino senza porsi nessuna domanda e questo libro ci dimostra che il bisogno della verità a volte diventa un’ossessione quasi incontrollabile.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Caffè
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni




      "Il tempo è un nemico pericoloso. " 
       

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio


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