Prezzo cartaceo : € 15,00
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 160
Genere: Narrativa moderna
Il babbo sa disegnare il mondo, sfida la forza di gravità e costruisce una barca a vela nel seminterrato. La mamma è bellissima, ha i tacchi alti e ancor più alte pile di libri intorno a sé. Maria, la bambinaia, parla in calabrese stretto, non sa leggere e ha un cuore più grande dell’enorme giardino che circonda la casa. I ragazzi sono tre: Marco, alle prese coi primi turbamenti della pubertà, Gioele, afflitto da un’incoercibile balbuzie e da una pericolosa passione per la chimica, e la Nana, che dal basso dei suoi sei anni osserva e racconta. E poi c’è lei: la villa abbarbicata sulla collina sopra Genova dove la famiglia è appena approdata per provare, forse, a diventare normale. Certo, bisognerebbe disperdere la folla di animali di ogni tipo che ritengono di aver diritto di cittadinanza tra quelle mura. Chiudere le porte per impedire che il vento circoli senza tregua per le stanze. Evitare di dormire tutti per terra in salotto solo per godere della luna piena attraverso le vetrate... O forse è proprio questa la planimetria di una famiglia felice? Aprire questo romanzo è come entrare nella grande casa dove è possibile un’infanzia incantata. Poi l’incanto finisce, tutti lo sappiamo: ma qualcuno ha il dono di rimanere in contatto profondo con quella prima luce. L’esordio nella narrativa di Lia Piano è sorprendente proprio per la sicurezza con cui mescola memoria e invenzione, evitando ogni facile nostalgia attraverso la leggerezza. Lo humour che percorre queste pagine è come un gas sottile, che circonda anche le cose difficili e le solleva dal pavimento e dal cuore, per farle volare in una dimensione dove sorridere, e sorridere di sé, è salvifico e magicamente contagioso.
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La famiglia di Nana ha girato il mondo ed ha deciso di stabilirsi in una villa con quattro palme sulle alture di Genova. Il babbo prenderà possesso della cantina dove inizierà a costruire una barca, le stanze della casa risuoneranno dei colpi di martello e di sega, la mamma invece girerà per le stanze con i tacchi alti sempre alla ricerca dei suoi occhiali che "erano proprio qui un attimo fa". I suoi due fratelli, Gioele e Marco, invece esploreranno le stanze ed il giardino. Nana, la più piccola della famiglia, cercherà di stargli dietro nonostante la sua età e la sua statura: Maria la bambinaia calabrese, per non farla perdere le metterà in testa un cappello con una bandierina. Sono loro i protagonisti del romanzo di Lia Piano che non solo ci regala tanti sorrisi, ma è capace di racchiudere in meno di duecento pagine la ricetta della felicità. Sin dalle primissime battute capiamo che questa famiglia uscirà da qualsiasi canone, da qualsiasi etichetta ed anche dalle pagine dello stesso libro: non aspettatevi zerbini di fronte alla porta, campanelli da suonare e libri sui quali studiare, la loro vita sarà solo ed esclusivamente scandita dall'istinto e dalla libertà di espressione. Non è forse questa la vera ricetta della felicità? Il non dover imprigionare un'anima in rigide regole imposte dalla società? Nana è così: selvaggia, sempre a correre insieme al suo cane Pippo, incapace persino di imparare a leggere perchè alla fine cosa serve leggere tutte quelle parole in fila quando basta coglierne il senso conoscendone qualcuna qua e là? Impossibile resistere di fronte a questo romanzo che è un'assoluta meraviglia narrativa.
Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: cioccolata
Età di lettura consigliata: da 16 anni
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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