di Massimiliano Virgilio Editore: Rizzoli Prezzo Cartaceo: € 18,00 Pagine: 240
La donna si fa chiamare Leonessa. È lei a mandare avanti una casa famiglia illegale nella periferia napoletana, dove vivono i figli dei clandestini che possono permetterselo. Sta contando delle banconote, mentre alle sue spalle un dobermann ringhia legato alla catena. Liu deve lavorare fuori città e non può tenere suo figlio con sé: paga, lo lascia e se ne va. Han ha quattordici anni ed è cinese, almeno così c’è scritto sul passaporto. Da quel momento iniziano i risvegli nella campagna imbastardita oltre l’aeroporto di Capodichino, dove gli aerei decollano verso mete ignote. Lì, nel cortile, Han incontra l’ucraino Dimitri e il senegalese Ismail, che gli insegnano a rubare magliette di Messi al mercato di Poggioreale. E poi c’è Nina, una sbavatura di inaudita meraviglia su quel quadro di cemento e spazzatura. Loro sono i figli di nessuno. Sono gli invisibili, i “fantasmini”. Sono i fiori senza radici, quelli che, però, sono disposti a tutto per prendersi la loro terra.Quando Manuel, il figlio della Leonessa, esce dal carcere e vuole ritornare nel giro, trascinando Han in un vortice di violenza senza uscita, nel cuore del ragazzo il desiderio di salvarsi si risveglia e diventa sempre più feroce. Ma non c’è salvezza che non sia condivisa, anche se il prezzo da pagare rischia di essere troppo alto.Massimiliano Virgilio ha scritto un romanzo che non fa sconti, la storia dei “ragazzi di vita” di questo nostro tempo dilaniato e instabile. Racconta l’esistenza così com’è, rendendo universali i dettagli, con il coraggio di chi parla del cuore oscuro delle cose. Insieme a Han siamo tutti invisibili, siamo creature pronte a crescere a qualsiasi costo.
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La realtà raccontata da Massimiliano Virgilio è cruda e spietata. Una realtà che pochi conoscono, quella di figli degli immigrati abbandonati dai propri genitori perché non possono permettersi di mantenerli. Massimiliano Virgilio racconta la storia di questi “fantasmini”, che nessuno cerca e nessuno vuole, tagliati fuori dalla società, disposti a tutto per sopravvivere. La Leonessa è la proprietaria del casolare oltre l’aeroporto di Capodichino in cui questi ragazzi invisibili vengono accolti, fino a quando bastano i soldi dell’affitto lasciati dai genitori. Dopodiché le alternative per questi giovani sono solo due: il ritorno dei genitori o l’abbandono totale a loro stessi. Il romanzo gira intorno ad Han, un ragazzo cinese di 14 anni che si ritrova al casolare, con la promessa del ritorno di sua madre Liu a Ferragosto. L’attesa per i fantasmini è logorante e Han la smorza passando il tempo con Dimitri e Ismail, gli altri due ragazzi accolti dalla Leonessa. Ma è Nina, nipote della Leonessa, quella che più di tutti gli fa dimenticare il tempo che scorre, quella che cambia la sua prospettiva, che gli mostra tanti lati di una realtà a lui sconosciuta. Ognuno dei personaggi, Han, la Leonessa, il Gemello, Liu, Nina, è raccontato in singoli capitoli. La loro storia, il loro passato, le loro sofferenze e le conseguenze di tutto ciò emergono pezzo per pezzo, pagina dopo pagina, dimostrando come un gesto, una parola, un dettaglio possono stravolgere tutto e avere delle conseguenze a volte irreparabili.
“Le creature” è un romanzo realistico e toccante che consiglio di leggere, perché porta alla luce una realtà che non viene raccontata spesso, che merita assolutamente di essere conosciuta.
Bevanda consigliata: Tè nero
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Sito dell'autore: Massimiliano Virgilio
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