venerdì 25 ottobre 2019

Recensione: L'ultima estate

L'ultima estate
di Andrée A. Michaud

Editore:  Marsilio Editori
Prezzo cartaceo: 18,00 € 
Prezzo ebook: 9,99 €
Pagine: 352


1967. A Bondrée, affascinante località di villeggiatura sul confine tra Stati Uniti e Québec, la Summer of Love sembra un’estate come un’altra. Il campeggio sul lago è stracolmo di turisti americani, i cottage al limitare del bosco ospitano famiglie festanti e allegri barbecue, i residenti canadesi si mescolano ai vacanzieri. L’idillio si rompe dopo che Zaza Mulligan, diciassettenne americana dai capelli rossi, le lunghe gambe abbronzate e il sorriso facile, viene ritrovata senza vita tra gli alberi. Sembra che a ucciderla sia stata una tagliola per orsi. Ma quando anche la sua amica Sissy Morgan, bionda lolita che insieme a Zaza turbava le notti di tutti gli uomini di Bondrée, muore in circostanze misteriose, la paura, il sospetto e il senso di colpa si diffondono nel villaggio. Le indagini vengono affidate all’ispettore capo Stan Michaud e al suo vice Jim Cusack, accompagnati dall’interprete Brian Larue: all’inedito terzetto spetterà il compito di interpretare i minacciosi silenzi degli abitanti francofoni e di provare ad allentare le tensioni tra americani e canadesi che la morte delle due adolescenti porta alla luce. Tensioni che affondano le proprie radici nella storia del luogo e nell’amore disperato tra un cacciatore solitario e una donna sfortunata. Sarà lo sguardo di una bambina ad aiutare gli inquirenti a osservare la realtà da una prospettiva diversa, diradando le nebbie che avvolgono segreti e bugie di una comunità costretta a fare i conti con un male inconfessabile.






Boundary Pond. Francesizzato in Bondrée. Ecco da dove arriva il nome del villaggio in cui si svolge la narrazione de L'ultima estate, un giallo edito da Marsilio da poco approdato nelle librerie italiane. Bondrée è un luogo di villeggiatura nel Québec, ovvero la parte francofona del Canada, che si trova vicino al confine con gli Stati Uniti. Famiglie americane e canadesi (ma francofone) si ritrovano lì ogni estate, anno dopo anno: magari non scorre molto amore tra le due comunità linguistiche, ma tra di loro ci si scambia saluti cortesi, insomma, la vita procede tranquilla e serena.
Fino al 1967. Quello è l'anno in cui tutto cambia.
Perché una giovane ragazza - chiamata Zaza - sparisce nel nulla, e poi viene ritrovata. Morta. Parrebbe un incidente, ma pochi giorni dopo la stessa sorte colpisce la sua migliore amica Sissi. Anche lei viene ritrovata morta - nello stesso esatto modo di Zaza.
La tranquillità di Bondrée - i suoi bagni nel lago, i giochi dei bambini, il lento scorrere delle giornate estive - viene interrotto da quello che sembra chiaramente essere un crimine violento. Ed ecco che antichi fantasmi del passato, che affondano le loro radici nella fondazione stessa di quella tranquilla cittadina, tornano a galla e sembrano coprire la spensieratezza di quel luogo, quasi come se fossero una coltre di nebbia che oscura i raggi del sole. Ed a rendere ancora più buoi l'orizzonte è il fatto che queste due morti sembrano ricordare un altro delitto, avvenuto tempo prima, per cui nessuno ha ancora pagato.
Quest'opera di Andrée Michaud si è rivelata un po' diversa da quello che mi aspettavo quando mi sono approcciata al romanzo. Per prima cosa, ci ho messo diverse pagine per entrare nel corretto mood di lettura: per poter trasmettere il senso di coesistenza tra due gruppi linguistici diversi (quello francofono e quello anglofono) ella ha deciso di inserire alcune espressioni inglesi qui e lì all'interno della narrazione - e questa scelta stilistica mi ha inizialmente spiazzato, ma più che altro perché io sono abituata a ragionare con le diverse lingue che parlo come se si trattasse di compartimenti stagni (infatti sono una pessima traduttrice simultanea). Poi, la narrazione ha dei ritmi più scandinavi che americani, se mi passate il paragone: ciò ce intendo è che non si tratta di uno di quei romanzi in cui ventimila cose accadono nel giro di tre paragrafi, come spesso capita nei romanzi made in USA, ma la narrazione di dipana con i suoi ritmi ed i suoi tempi, con lunghe descrizioni. Ma, al contempo, i continui cambi di prospettiva donano ritmo alla narrazione, portando il lettore a divorare una pagina dopo l'altra, assaporando la maestria dei tratti psicologici dei personaggi di questo romanzo.



Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata:  Infuso menta e mango
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Andrée A. Michaud (Wikipedia)








"Sarebe stata una giornata calda, soffocante. Una giornata interminabile"

                                             Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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