lunedì 30 settembre 2019

Recensione: La regina del Nord - L'ombra della rivolta



La regina del Nord - L'ombra della rivolta
di Rebecca Ross

Editore: Piemme
Prezzo Cartaceo: € 17,00
Pagine: 400
Titolo originale: The queen's resistance


Regno di Maevania, 1566. Dopo essere uscita vittoriosa dall'insurrezione per riportare sul trono la legittima regina Isolde, Brianna deve affrontare altre sfide: ora che è entrata nella famiglia di lord MacQuinn, riuscirà a farsi accettare anche dal suo popolo? E di chi può fidarsi tra i nobili, se il suo stesso padre la voleva morta? Intanto Cartier, riappropriatosi del suo ruolo di capoclan, sta cercando di ridare prestigio al casato dei Morgane.
Nel farlo, sogna di avere Brianna al proprio fianco ma i due sono costretti a mettere da parte i propri sentimenti per fronteggiare un nemico più grande. I sostenitori del vecchio regime non vedono l'ora di trovare il nervo scoperto delle forze ribelli per riguadagnare la corona. Tra complotti e giochi di potere, segreti legami di sangue, torture e rapimenti, cosa, più dell'amore, è in grado di sparigliare le carte in gioco?


Decisamente un degno secondo e conclusivo capitolo per questa duologia che già con il primo volume mi aveva conquistata. Torniamo a trovare la nostra Brianna che non è la regina destinata a regnare nel regno di Maevania ma che si conferma la vera regina e protagonista del libro. Non sono finite le sfide che deve superare, riportare il vero regnante al suo trono non è mai un lavoro facile, specialmente quando ci sono ancora avversari pronti ad attaccare all'improvviso. Brianna è decisamente un personaggio che ho trovato più maturo in questo libro. Ha imparato tanto e soprattutto non è più da sola e rimane un'eroina determinata e coraggiosa che sembra non riuscire a trovare pace e che non si arrende mai. Cartier, l'eroe maschile ci viene presentato invece più da vicino, il suo punto di vista si alterna a quello di Brianna e scopriamo meglio questo personaggio che abbiamo imparato ad amare in precedenza ma che però non è stato così partecipe come adesso. Una sorpresa decisamente piacevole, complimenti all'autrice che ha voluto introdurre questa novità per tenere vivo il nostro interesse, perché l'avventura ancora non si è conclusa del tutto anche se dopo la fine del primo libro si può pensare diversamente.
Ho amato come questi due libri siano in qualche modo complementari ma allo stesso tempo molto diversi. Il primo libro ci fa prendere confidenza con il magico mondo meravigliosamente inventato, con i suoi personaggi e anche se non tutti i dubbi sono dissipati riesce a darci un certo senso di soddisfazione finale. Questo secondo capitolo riprende da dove ci ha lasciato, riportandoci in quel mondo che ormai ci risulta familiare e dove non tutto è davvero finito e le insidie si nascondono in ogni angolo e il regno non è ancora al sicuro dalle mire del re malvagio.
In entrambi la nota rosa non è volutamente marcata, l'attenzione viene dirottata sugli intrighi politici, sull'ambientazione, sulla fedeltà e sulla famiglia. Due libri che consiglio, una mini saga che non si dilunga inutilmente e che comunque riesce a regalarci un'avventura avvincente e magica che piace facilmente e che si legge altrettanto piacevolmente.


Durata totale della lettura: Sei giorni
Bevanda consigliata:  Tè al lampone
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autrice: Rebecca Ross





      "Secondo e ultimo capitolo di una duologia ricca di mistero antico e magia."




Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Recensione: Vera






        
Vera
di Elizabeth von Armin
                                                                Editore: Fazi
Prezzo cartaceo : € 15,00
Prezzo ebook: € 7,99 
Pagine: 296
Genere: Narrativa moderna

Una mattina d’estate del 1920 la giovane Lucy perde il padre in maniera inaspettata e a causa del tragico evento si ritrova sola e disperata, priva di ogni speranza per il futuro. È uno sconosciuto, incontrato per caso sulla soglia di casa in Cornovaglia, a destarla dal torpore che il lutto improvviso le ha causato: il legame con Everard Wemyss, quarantenne da poco rimasto vedovo, è immediato, e la condivisa afflizione per la recente perdita di una persona cara genera tra i due un’inattesa e confortante intimità. Quell’uomo che conosce appena, e che agli occhi di lei appare solido, genuino e premuroso, s’insinua nella quotidianità e nei pensieri della ragazza, afferrando con risolutezza le redini della sua vita. Ma il tanto atteso matrimonio con Wemyss sarà diverso da come Lucy aveva sognato e le mura della casa dove il marito la porterà dopo le nozze diverranno quelle di una lussuosa e tetra prigione le cui giornate sono scandite da illogici rituali, un luogo in cui Lucy non si sentirà mai davvero accolta e dove la prima moglie, Vera, morta in torbide circostanze, si rivelerà un’entità ancora presente e palpabile, capace di turbarla nel profondo.

Elizabeth von Arnim, scrittrice talentuosa e di grande successo, torna in libreria con una storia avvolta da un’inedita atmosfera noir. Con una scrittura limpida e venata di sarcasmo, la von Arnim trascina il lettore in un’inquietante relazione dominata da un uomo ossessivo ed egoista, e gli consegna quello che, secondo il parere della stessa autrice, è il miglior romanzo che abbia mai scritto.
«Chiaramente un trionfo. Senza dubbio uno dei libri più riusciti sul tema del macabro in lingua inglese».
Rebecca West
«Magistrale, nel romanzo, il progressivo svelarsi della personalità del marito. Stile limpido, pacato e attento ai minimi dettagli, secondo un gusto dei piccoli rituali tipico della letteratura femminile inglese».
Leonetta Bentivoglio, «la Repubblica»
«Ogni volta che esce un libro di Elizabeth von Arnim corro a comprarlo».
Natalia Aspesi, «Elle»






Lucy ha avuto una vita tranquilla, le sue giornate erano scandite dai ritmi del padre con il quale condivideva idee ed interessi. Senza troppi alti e bassi Lucy non ha mai incontrato imprevisti, o preso decisioni sbagliate perchè su di lei c'era sempre il padre a vegliare. Ecco quindi che, quando all'improvviso dopo colazione suo padre ha un malore e viene meno, la protagonista del romanzo non sa in che direzione andrà la sua vita. Per fortuna, o sfortuna, Everard è diventato vedovo da poco, scatenando una scandalo senza precedenti viste le circostanze nelle quali sua moglie Vera è venuta a mancare, quando si imbatte nell'addolorata giovane donna. Inizia così una nuova storia che reca la firma della mia amata Elizabeth von Arnim ed anche questa volta non ho perso l'occasione per divorare questo libro. Sono felice che la casa editrice Fazi Editore abbia deciso di ristampare i romanzi di questa autrice, mi ha dato modo di conoscerla e di apprezzarla. Le sue storie sono sempre diverse, i suoi personaggi sanno sempre come catturare l'attenzione del lettore con le loro traversie ma soprattutto quello che mi piace è che nei suoi romanzi la von Armin non mette mai la parola fine: lascia sempre che il romanzo si concluda nella mente del lettore che così è libero e partecipe delle vicissitudini dei protagonisti. Nella vita di Lucy e di Everard c'è la presenza di Vera, prima moglie di quest'ultimo, ma il vero protagonista di questo romanzo è l'amore in una forma meno idillica rispetto ai precedenti libri dell'autrice e più morbosa fatta di attaccamento e possesso. Un insolito romanzo che esce un pò dal coro della von Armin ma si sa far valere in tutto il suo splendore.

Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: infuso alla cannella
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni





"Chi è Vera?"


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio   

                                        

sabato 28 settembre 2019

Recensione: La casa degli specchi



La casa degli specchi
di Cristina Caboni

Editore: Garzanti libri
Prezzo Cartaceo: € 18,60
Pagine: 256


La grande villa di Positano è l’unico posto che Milena riesca a chiamare casa. È cresciuta lì, insieme al nonno Michele, e ne conosce ogni angolo, a partire dal maestoso ingresso rivestito da dodici specchi con cornici d’argento intarsiate. Specchi che sembrano capaci di mettere a nudo la sua anima. Milena li ha sfiorati mille volte alla ricerca di risposte, ma un giorno trova qualcosa di inaspettato: un gancio che apre il passaggio a una stanza segreta. All’interno le pareti sono tappezzate di locandine di vecchi film. Quando Milena legge il nome di una delle interpreti non riesce a crederci. È un nome proibito in quella casa. È il nome di sua nonna che, tanti anni prima, è fuggita in America senza lasciare traccia. Frugando tra le sue carte, Milena scopre cose che non avrebbe mai immaginato. Che era un’attrice nella Roma della dolce vita. Che ha lottato per farsi strada in un mondo affascinante, ma dominato dagli uomini. Che i loro sogni sono molto simili. Anche lei vuole calcare le scene, ma ha paura di mettersi in gioco. Fino a quando non si imbatte in alcuni indizi che suggeriscono qualcosa di misterioso e non può fare a meno di chiedersi perché nessuno le abbia mai parlato di sua nonna. C’è solo una persona che può darle spiegazioni, ma Michele è restio ad affrontare l’argomento. Milena è convinta che gli specchi luccicanti che decorano l’atrio della villa abbiano assistito a eventi terribili, che nella storia della sua famiglia ci sia un segreto che nessuno vuole riportare a galla, mentre per lei è vitale far emergere la verità per capire a fondo il presente. Anche se a volte è meglio che ciò che è stato sepolto dal passare degli anni resti tale.
Cristina Caboni è la narratrice più amata dai lettori italiani. I suoi libri ricostruiscono mondi affascinanti, sempre diversi. In questo nuovo romanzo la magia di Positano incontra l’eco inesauribile dell’epoca d’oro del cinema italiano. Ed è lì che una giovane protagonista deve trovare il proprio posto nel mondo.


Cristina Caboni è un'autrice che non mi faccio mai scappare, dal suo primo libro mi ha subito conquistato e a modo diverso ho sempre amato ogni sua storia. Con questa sua ultima opera ci porta a Positano e ci fa entrare nella vita di Milena e della sua famiglia.
L'ambientazione non è una novità per me, immaginarmi nella bellissima perla della costiera non è stato difficile. La Caboni ci descrive ogni minimo particolare dei luoghi dove decide di portare il lettore, a partire dagli odori, quello dei limoni tipici della zona di Positano e il mare, le viuzze strette e colorate, ogni angolo di questo posto è nel cuore di Milena e inevitabilmente entra anche nel nostro. Milena è una donna che ci viene svelata piano piano, il suo attaccamento alla famiglia la porta ad affrontare diverse sfide. Si dimostra coraggiosa nonostante il passato le abbia tolto troppo in fretta quelle figure familiari femminili che avrebbe tanto voluto avere accanto nei momenti più difficili. Il ritrovamento del corpo di uno sconosciuto vicino alla villa del nonno Michele apre un caso che ha radici profonde nella vita dei suoi nonni, Milena è pronta a portare luce su ogni segreto anche se i segreti spesso hanno delle spine e possono far male. Di contrasto con la sua vita e il suo tempo ci viene svelata la vita della nonna, Eva. Una donna che ha sacrificato tutto per il bene dei suoi cari è che tra le luci del cinema e le oscurità che si nascondono dietro la politica del suo tempo ci intenerisce con la sua speranza, la speranza di una vita finalmente felice, circondata da chi ama e fuori da ogni pericolo.
Passato e presente, due donne a confronto, tanto lontane con gli anni ma molto vicine nel cuore e nei sentimenti. Personalmente mi sarei aspettata qualche riferimento alla tradizione in più e avrei gradito veder sviluppato più a fondo l'intreccio romantico che coinvolge Milena.
Nonostante abbia amato i luoghi scelti e il riferimento al cinema, alla dolce vita, ai sogni, tra i libri della Caboni devo ammettere che questo è il libro con il quale ho fatto più fatica ad entrare in sintonia e per questo mi sento di dargli tre diamantini e mezzo.
Questo ovviamente non cambia la mia considerazione per questa scrittrice e per i suoi libri, anzi, sono ancora più curiosa di scoprire quale sarà la prossima storia e in quale mondo ci condurrà per mano alla scoperta di nuovi segreti da svelare.


Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata:  Limonata fredda
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni






      "La verità è l’unica cosa che conta davvero."




Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

venerdì 27 settembre 2019

Creativity Blogger Week: Cadono le foglie



#Creativity blogger week - Cadono le foglie


Buongiorno a tutti! Siamo molto felici di presentarvi la nostra nuova rubrica ideata da Deb del blog Leggendo Romancela Creativity Blogger Week! Un appuntamento di fine mese, dove poter parlare degli argomenti più vari, con un tema ogni volta diverso. È entusiasmante e stimolante, un modo per creare sempre più connessioni e conoscere meglio altre persone, dove un po' alla volta, attraverso ogni post, si possa entrare sempre più in sintonia.


Il tema di questo mese è "Cadono le foglie"! Personalmente la mia stagione preferita è proprio l'autunno e così mentre la maggioranza non vuole staccarsi dal sole e dal caldo dell'estate io sono di solito già pronta con copertina, tè e un buon libro alla mano.

 

Intorno i colori sono magici e passeggiare tra le foglie che cadono mi aiuta a riflettere e con una sciarpa ben stretta mi godo il panorama che dona calore al cuore nonostante il vento freddo dimenticato inizia di nuovo a fare capolino. 

Per questa puntata delle rubrica voglio lasciarvi una lettura adatta alla stagione, una playlist da ascoltare durante le vostre passeggiate autunnali e una ricettina semplice per soddisfare il palato.




Pumpkinheads

Autore: Rainbow Rowell
Genere: Graphic Novel
Pagine: 209

Questo libro è ancora inedito in Italia anche se so che la casa editrice OscarVault presto farà arrivare questa chicca anche nelle nostre librerie.
Questa Graphic Novel è perfetta per questo periodo, anche solo dal titolo e dalla copertina ci immergiamo subito in un'ambientazione tipicamente autunnale.
La storia è quella di Deja e Josiah che si incontrano ogni anno al centro di raccolta delle zucche. Durante il resto dell'anno non riescono a vedersi ma appena ha inizio l'autunno loro tornano e si ritrovano e siccome questo è l'ultimo anno che si vedranno decidono di trascorrerlo a modo tutto loro.
Un'autrice che ho imparato ad apprezzare grazie ai suoi romanzi e che non mi ha mai deluso!



Ora passiamo alla musica e alla colonna sonora perfetta a mio parere per farvi compagnia mentre leggete un libro al calduccio oppure durante una passeggiata tra le foglie che cadono e che ci fanno venire voglia di giocare e tornare un po' bambini.


                                             





Infine dedichiamoci alla pancia e alle golosità. In questo periodo dell'anno come mai viene voglia di cucinare e ci risulta più semplice lasciarci tentare dai dolci e quindi non potevo non lasciarvi la mia ricetta per i cookies alle gocce di cioccolato perfetti!


Cookies alle gocce di cioccolato

250 gr di farina
180 gr di zucchero
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito per dolci
Estratto di vaniglia
1 Uovo
125 gr di burro
Gocce di cioccolato


Sciogliete il burro in una ciotola e unite un uovo mischiando con una frusta. Aggiungete gli altri ingredienti (tranne le gocce di cioccolato) e mischiate il tutto fino a che non otterrete un impasto morbido e compatto.
Aggiungete le gocce di cioccolato e formate delle piccole palline da disporre su una teglia coperta da carta forno. Distanziate bene le palline di impasto e cuocete il tutto nel forno caldo a 180 gradi per 10 minuti. Lasciate raffreddare e buon appetito!

Che ne dite, vi ho convinto almeno un pochino ad amare l'autunno e il cadere delle foglie? Non perdete le altre tappe della rubrica con spunti davvero interessanti da leggere e prepararci insieme per questa stagione ormai già iniziata.


  

Rubrica: 5 cose che


 Eccoci tornati ad una nuova puntata di questa bellissima rubrica ideata sempre 
dal blog Twins Book Lovers!


In questa rubrica i temi affrontati saranno molto vari, riguarderanno sempre il mondo dei libri, ma anche film, attori, serie tv…insomma…tutte cose che, da amanti dei libri, non potrete che approvare! Quindi, è con grande piacere che vi presento il tema di oggi che ho faticato a ridurre in soli 5 punti perché la letteratura è un mondo che ci permette di viaggiare moltissimo e sarebbe bello poterlo fare anche nella realtà: 
5 luoghi letterari che mi piacerebbe visitare.





1. La Parigi e la Francia di Maigret  - di Georges Simenon

Simenon ha sempre avuto un talento per descrivere i luoghi dove si svolgevano i suoi romanzi. E, con la lunga serie di racconti dedicati a Maigret, si ha la sensazione di essere tra i vicoli di Parigi, sui suoi grandi e immensi boulevards, ma anche nelle case di campagna, al Quai des Orfevres. Nella sua famosa Brasserie Dauphine sembra quasi di sentire i profumi dei piatti che vi vengono serviti, dal coque au vin alla bouillabaisse.  Mi fa venire voglia di andare a Parigi alla ricerca di queste perle.





2. L'Inghilterra di Miss Marple  - di Agatha Christie 

Pizzi, trine, bow-window, la vera campagna inglese e il piccolo villaggio di Saint Mary Mead, location dei romanzi e dei racconti di Agatha Christie dedicati a Miss Marple.
Credo di averli letti tutti e, in ognuno, adoravo ritrovare quelle atmosfere tipicamente british, descritte con tanta maestria. Il te alle cinque, le canoniche, gli intrighi nella vita di tutti i giorni. 
Bello, evocativo. Anni fa ho fatto un viaggio nell'Inghilterra del sud e nei piccoli villaggi ho ritrovato quelle sensazioni che provavo leggendo i romanzi di Agatha Christie. Ci tornerei volentieri.





3. Il Mississippi di The Help - di Kathryn Stockett

Sole, campi di cotone, paesaggi aridi, l'America degli anni '60 dove, nel sud del Paese, la schiavitù non era ancora del tutto scomparsa. Aveva preso forme diverse, incarnate dalle governanti di colore che servivano i bianchi borghesi, descritte egregiamente nel libro The Help, di Kathryn Stockett. Mi piacerebbe fare un viaggio in questi posti che nel mio immaginario vedo così diversi dalla nostra cara Italia, ma anche dal mondo occidentale per come lo intendiamo noi. Queste distese infinite polverose sotto la luce cocente di un sole sempre presente, che sembra non volersene andare mai. Entrare nei bar di una volta, perché ce ne sono ancora, ne sono certa, lontani dalle cittadine a esplorare quelle case coloniche che vediamo spesso nei film o delle quali leggiamo nei libri.




4. La mitica Route 66 di Furore - di John Steinbeck

Sì, è da sempre uno dei miei desideri: ripercorrere la Route 66 verso il West, proprio sulle orme di quella carovana dei Joad, del romanzo di Steinbeck che tanto ho amato. Deve essere un viaggio affascinante dove si attraversano paesaggi e villaggi completamente diversi tra loro, fino ad arrivare alla costa Californiana. Un'avventura da provare prima o poi.





5. L'Africa - di Karen Blixen

E chi non ha mai sognato di fare un viaggio in Africa? Ho letto il libro della Blixen molti anni fa e ne serbo ancora un ricordo che fa rivivere emozioni legate alla terra assolata che l'autrice descrive meravigliosamente. Perché l'Africa è un continente immenso e non si può generalizzare. Affascinante, ricca di colori e profumi, di culture e paesaggi spettacolari. Anni fa ho avuto la fortuna di fare un viaggio in Sud Africa, un mondo magico che mi ha lasciato con la voglia di tornare per esplorare un mondo immenso ancora a me sconosciuto.





Recensione: L'anarchia dei punti di vista



 L'anarchia dei punti di vista
 Massimo Algarotti

                                                                                                       Editore: Bookabook
Prezzo Cartaceo: € 12,00

Prezzo ebook :     € 5,99
Pagine: 145


Tre uomini, tre vite, tre storie. Da una parte Italo, che ha amato Gioia per tutta la vita, ma deve prepararsi a dirle addio. Dall'altra lo schietto Artico, che quando era ragazzo si è lasciato sedurre dalla tossicodipendenza, ma ora ha ripreso in mano la sua vita e si sta costruendo una famiglia con Yumara. Infine Jacopo, uno scrittore che nella vita privata è combattuto fra l’attrazione disperata per Adelaide e il sentimento di tenerezza per Viola. Tre vicende che si sfiorano e si scontrano in una spirale di punti di vista e passioni, dove il motore principale è sempre uno: l’amore.









Incantevole viaggio nei sentimenti, cosi definisco questo libro che mi ha regalato emozioni sin dalla prima pagina!
Leggi il titolo e già sei catapultato nella storia, non è uno di quei libri che compri perché il titolo ti colpisce e la copertina è allettante. Non è un libro che ti  delude, anzi rispecchia a pieno la lettura.
Tre uomini, tre vite, tre punti di vista un'unica storia.
C’è Italo un anziano uomo che mi sta particolarmente a cuore, sofferente, triste…c’è Artico il grigio uomo fermo al bivio del suo cuore, indeciso tra le donne della sua vita Adelaide e Viola… e poi c’è Jacopo che si è reso conto che col tempo tutto si chiarisce e man mano la vita gli ha dato le risposte alle domande che non smetteva di porsi.
I sentimenti sono il punto forte, è proprio un libro in cui ritrovarsi, riscoprirsi, perdersi. La narrazione è scorrevole, riesci a confrontarti con i personaggi senza barriere o inibizioni, e man mano ti crei il tuo punto di vista, c’è uno scambio di pensieri quasi reale.
Da subito ho avuto un coinvolgimento emotivo, grazie alle poesie che accompagnano la lettura e regalano emozioni. Non sono di troppo, anzi a parere mio sono un qualcosa in più che aumentano il valore sentimentale del libro.
Una storia talmente completa, ricca di amore, di vita di emozioni,di famiglia, non noiosa, una storia da leggere tutta d’un fiato, capace nel finale di lasciarti a bocca aperta. È un libro che rileggerò sicuramente un’altra volta, perché mi fa pensare. In fondo siamo tutti unici così come lo sono i nostri punti di vista, i nostri pensieri.
Basta giudicare, o puntare il dito nessuno ha torto e nessuno ha ragione, abbiamo solo diverse sfumature di pensiero. Libro consigliatissimo, per scoprire il valore dell’amore, della vita e dei propri ideali.



Durata totale della lettura: 2 giorni
Bevanda consigliata:  Infuso ai frutti rossi
Formato consigliato: Cartaceo

Età di lettura consigliata: dai 15 anni



"Prenditi cura della tua serenità,perchè agli altri non potrai mani dare nulla che non hai dato prima a te stesso"



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

giovedì 26 settembre 2019

Blogtour: Save You

Buongiorno cari lettori, come state? 
 Benvenuti alla terza tappa del blogtour dedicato a Save You, il seguito di Save Me che stavamo aspettando con impazienza - e come poteva essere altrimenti, dopo un finale come quello? Per fortuna che la Sperling ci sta portando l'intera serie in tempi record qui in Italia!
Siete pronti?



Save You
di Mona Kasten


Editore:  Sperling & Kupfer
Prezzo cartaceo: 17,90 € 
Prezzo ebook: 8,99 €
Pagine: 368
Genere: YA

Ruby è distrutta. Dopo tutto ciò che hanno condiviso, James ha osato tradirla e l'ha delusa, tanto che lei non vorrebbe rivederlo mai più. Tuttavia, nonostante il dolore che lui le ha procurato, Ruby conforta James per la perdita della madre. Su un punto, però, è irremovibile: non è disposta a perdonarlo e a concedergli una seconda occasione. James si ritrova così in balia del padre, il quale pretende che lui si prepari a prendere le redini della Beaufort, l'azienda di famiglia, prima del tempo. Il futuro buio tanto temuto da James arriva dunque in anticipo, e la sua condanna è resa definitiva dalla lettera di accettazione a Oxford. Per Ruby, invece, la stessa lettera rappresenta il coronamento degli sforzi di una vita. Nondimeno, la gioia del momento è guastata dalla mancanza di James. Se da un lato, infatti, vorrebbe non averlo mai conosciuto e tornare a essere invisibile ai compagni di Maxton Hall, dall'altro non riesce a dimenticarlo. Soprattutto perché lui sta facendo l'impossibile per riconquistarla. Mentre odio e amore si contendono il cuore di Ruby, James sfodera tutto il suo fascino nel disperato tentativo di riottenere la fiducia della ragazza. Ma se anche ci riuscisse, Ruby verrebbe accettata dal terribile Mr Beaufort?






Uno dei personaggi che ho apprezzato di più in questa serie è Lin. 
Prima dell'inizio di questa serie, Lin e Ruby non si annusavano più di tanto: Lin apparteneva alla combriccola dei ragazzi ricchi, ma suo padre è statop travolto da un gravce scandalo che l'ha fatta precipitare dall'Olimpo dei rampolli di Maxton Hall. 

Ed è stato allora che lei e Ruby si sono conosciute ed è nata la loro bellissima amicizia. Come racconta la stessa Ruby nel primo volume 

"esserci trovate è stato quasi un miracolo" 

Già, perché Lin e Ruby sono molto amiche, ma sono anche una squadra perfetta. Sono l'una il braccio destro dell'altra: entrambe coordinano il comitato che si occupa di organizzare le feste di Maxton Hall e scrivono sul giornalino scolastico. 

Io Lin me la voglio immaginare così, con un po' quell'aria da studiosa sempre indaffarata e un po' quell'essere sempre a posto, retaggio dell'epoca in cui nessuno scandalo aveva intaccato il suo status. 



Ma in un mondo come quello di Maxton Hall anche le amicizie hanno dei confini: Ruby non ha mai voluto far conoscere a Lin la sua famiglia, temendo forse che conoscere i suoi genitori e sua sorella avrebbero potuto intaccare l'opinione che Lin aveva di lei.

Ma anche Lin non ha mai raccontato tutto a Ruby.... e forse sarà finalmente in Save Me che le due amiche prenderanno coraggio e impareranno a fidarsi totalmente l'una dell'altra?



Beh, se lo volete scoprire, vi consiglio di leggere presto Save You!

A presto!

                                            
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Recensione: Macchia

Macchia
di Esther Kinsky


Editore: Il Saggiatore
Prezzo Cartaceo: € 23
Pagine: 332
Titolo originale: Hain


Quando M., il suo compagno, muore, Esther Kinsky decide di partire comunque per il viaggio che avevano organizzato in Italia. Un’Italia lontana dagli stereotipi e dalle cartoline, dalle piazze affollate di turisti, dalle vie dello shopping. È un’Italia, quella che Esther Kinsky visita, immergendosi in profondità nello spirito di ogni luogo per coglierne il mistero nascosto, fatta di villaggi e vigneti, di cimiteri, di vecchi ponti di pietra; un’Italia che vive nelle voci delle persone che la popolano e nei versi degli animali e dei fiumi che la attraversano, descrivendo una geografia insieme fisica e interiore. Parte diario di viaggio e parte narrazione intima che cerca nei luoghi un rispecchiamento dell’anima, Macchia – memore della lezione di Thoreau e del suo Walden – è la testimonianza lirica di un’anima nuda di fronte al dolore della perdita e alla bellezza della scoperta, un pellegrinaggio e una catarsi, da cui si esce con uno stupore sincero e profondo per la capacità di Kinsky di scovare l’universale nel più piccolo dei dettagli: un’arancia al mercato, una foglia, un ricciolo di nuvola.



La protagonista del nostro romanzo ha perso l'amore della vita M. e si trasferisce in una casa a Olevano non lontano da Roma nel mezzo del rigido inverno per diversi mesi e inizia a esplorare la zona. La capacità descrittiva dell'autrice è invidiabile, sarebbe in grado di rendere scenico anche un corridoio buio. L'autrice dipinge a tratti delicati ogni singolo angolo e antro del paese e delle persone che lo vivono, i suoni, i colori, gli odori, la descrizione è perfetta e ci risveglia sensazioni di pace e calma interiore nonostante possiamo sentire il dolore della protagonista che cerca di superare il lutto. Descrizioni di sensazioni, farfalle, cipressi, fiori nei cimiteri si alternano a sogni in cui M. fa capolino malato e morente.
Nella primavera la protagonista si sposta da Olevano a Chiavenna, meta di una vacanza della propria infanzia. Proprio di questa infanzia ci racconta in questa seconda parte del romanzo, partendo dalla morte del padre e andando a ritroso nei viaggi fatti in Italia che le vengono in mente ogni volta che ritrova una fotografia scattata dal padre. L'odore di salsedine, i litigi familiari e le sensazioni di una ragazzina che cresce si mescolano alla sensazione di caldo e le descrizioni poetiche dei paesi visitati, dei quadri di Fra Angelico e il suo lapislazzuli.
Kinsky continua a porsi la stessa domanda durante tutto il romanzo, dei vivi e dei morti e quale spazio i morti meritano tra i vivi.
Nella terza ed ultima parte, il viaggio prosegue tra Comacchio, Ferrara e Bologna alla ricerca del giardino dei Finzi Contini.
Un Italia rurale, calda e accogliente, un viaggio spinto dal bisogno di ritrovarsi e dalla necessità di silenzio e riflessioni. 

Un libro silenzioso anche se pieno di parole, suoni e immagini. Una visione poetica ma senza sentimentalismi della realtà che la circonda, della bellezza e fascino dei cimiteri e della distanza ma anche della vicinanza fra defunti e vivi. Se siete stressati per via del lavoro o della vostra vita e non potete prendere un periodo di pase, leggere questo libro vi aiuterà con la poesia che traspare da ogni minima descrizione. 


Durata totale della lettura: 7 giorni
Bevanda consigliata: Earl Grey
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni 





      "La borsa era leggera, eppure sulla via del ritorno il cuore mi pesava 
così tanto che pensavo di non farcela più a riportarlo a casa. "



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio