giovedì 29 agosto 2019

Recensione: Vecchie noiose

Vecchie noiose
di Gaia De Beaumont


Editore: Marsilio Editori
Prezzo Cartaceo: € 16
Pagine: 160



Che cosa succede se una donna appena pensionata ma ancora in cerca del grande amore decide di trasferirsi in un paesino nel quale improvvisamente si accorge di essere la più giovane, di essere cioè circondata da vecchi? Anzi, da vecchie? C’è chi è sempre di pessimo umore e chi prega; una è in prigione da anni, una fa la spiritosa, un’altra parla alla gatta sovrappeso, e altre ancora – macerate dall’invidia – guardano dall’alto in basso le vicine tracannando litri di caffè e quantità indescrivibili di alcol. I mariti sono morti da anni. Le signore sono molto anziane ma potrebbero vivere ancora uno o due decenni, come pure succede, e allora fanno quel che possono: vanno dal parrucchiere, giocano a Scarabeo, cercano di capire come funzionano i nuovi apparecchi telefonici, commentano gli avvenimenti di cronaca. Stordite dai fantasmagorici colori dei nuovi televisori a schermo piatto, dove sedicenti profeti annunciano «l’imminente fine del mondo», prendono per buono tutto quello che sentono. Inoltre, Maria Gioconda, la scriteriata giovanetta appena giunta in paese, si appresta a sovvertire per sempre la loro vita quotidiana, affiancata da un carosello di personaggi indimenticabili: un prete che non vede l’ora di scappare, un vanaglorioso novantenne in pantaloncini «blu oltremare o blu oltrecielo» che si allena per la maratona di Londra, negozianti che invecchiano insieme alla loro clientela, un cane duro d’orecchi, un becchino depravato a cui piacciono le vecchie signore, e poi mariti defunti che di notte appaiono per rassicurarle, amiche pettegole, nuore cattive, figli depressi e vendicativi. Con ironia, fantasticheria e un’attentissima osservazione del mondo contemporaneo, Gaia de Beaumont racconta l’avventura – quasi western – di come si arriva e si scappa dalla vecchiaia..



Pandora è un paesino vecchio e di vecchi. La copertina sembra bellissima, soleggiato, mai freddo. Guardando bene però, il principale centro ricreativo è l'enorme crematorio che hanno dovuto costruire perché questo è un posto in cui la gente va a morire. Anziane di ogni estrazione sociale, si sono comprate la loro casetta e aspettano solo che arrivi la fine. La maggior parte sono donne tranne uno, il belloccio maratoneta che cerca di mantenersi giovane e approcciarsi a quelle meno decrepite. Il romanzo ci dà un quadro divertente e allo stesso tempo deprimente della vecchiaia. Le vecchiette reagiscono tutte in modo diverso, c'è chi diventa sorda e ormai è solo più arrabbiata, con tutto e tutti e non cerca proprio di nasconderlo. C'è chi non sopporta i figli e le nuore e vede solo cattiveria anche nei gesti più dolci. C'è chi si prepara ancora e si mette in ghingheri anche solo per stare in casa. Qualcuno addirittura si diverte con il giovanotto che lavora nel crematorio. 
La fine sembra più vicina che mai ora che un enorme meteorite si sta avvicinando alla terra e sembra che dovrà distruggere tutto e tutti. 
Il filo conduttore tra tutti i personaggi, a parte la vecchiaia, sembra essere la spocchiosa e cicciona gatta che si fa viziare da tutti ma non è realmente interessata a nessuno.
Nel romanzo vediamo le svariatissisme reazioni delle persone alla vecchiaia, astio, rimpianto, nostalgia, incomprensione, mancanza di accettazione.
La storia che mi ha toccata di più è sicuramente dovuta ai rimpianti di una donna che ha seguito in tutto le scelte del marito, che è poi morto quando ormai per lei era troppo tardi per cercare di avverare qualcuno dei suoi sogni, soprattutto perché ormai aveva perso ogni fiducia in sé stessa.
Un libro leggero e simpatico da leggere, un punto di vista che di solito viene preso poco in considerazione.


Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata: Earl Grey
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni 





      "I sentimenti non hanno età, figuriamoci le illusioni.
Lo dicono anche le sta-tistiche: le donne di settant’anni 
sono più smaniose rispetto a quelle di trenta"



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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