di Ilaria Tuti Editore: Longanesi Prezzo ebook: 8,99 € Prezzo cartaceo: 16,90 € Pagine: 480 Genere: thriller
Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi, ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d’improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno. Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l’inferno, ogni giorno l’inferno mi abita e mi divora. Perché c’è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa.
Dopo Fiori sopra l’inferno – l’esordio italiano del 2018 più amato dai lettori – torna la straordinaria Teresa Battaglia: un carattere fiero e indomito, a tratti brusco, sempre compassionevole. Torna l’ambientazione piena di suggestioni, una natura fatta di boschi e cime montuose, di valli isolate e di bellezze insospettabili. Tornano soprattutto il talento, l’immaginazione e la scrittura piena di grazia di una grande autrice. |
Ninfa Dormiente è il secondo romanzo scritto da Ilaria Tuti, con protagonista il commissario di polizia Teresa Battaglia. Se avete letto il primo romanzo, Fiori sopra l'inferno, sono pronta a scommettere che vi ricordiate perfettamente di chi sto parlando. Teresa Battaglia è uno di quei personaggi che non si dimenticano facilmente, soprattutto se si considera quanto lei si discosti rispetto ai soliti personaggi che incrociamo nelle letture poliziesche: non più giovanissima, un po' burbera, in lotta con una malattia che potrebbe mettere in pericolo il suo lavoro. Insomma, la Tuti deve avere tantissima creatività per riuscire ad immaginare e poi descrivere una protagonista così.
E questo pensiero mi ha tenuto compagnia anche quando ho iniziato la lettura di questo secondo romanzo. Sono bastati i primi capitoli per farmi capire che, anche in questo caso, non mi sarei ritrovata ad una delle inchieste "classiche". Certo, il fatto che i presupposti siano quelli di un "cold case", uno di quei delitti irrisolti che tanto affascinano per il mistero che li circonda (e per cui ho un po' un debole), faceva capire che non si sarebbe trattato di un'inchiesta semplice. Ma in questo caso il caso è decisamente più complesso del solito e, passatemi l'espressione, macabramente interessante.
Interessante perché ciò che fa scattare l'inchiesta è il ritrovamento di un'opera d'arte ritenuta perduta dal 1945 - la Ninfa Dormiente da cui il romanzo prende il nome. Macabro perché questo dipinto non è stato fatto usando i soliti colori ad olio, a tempera, acquarello eccetera, ma è stato fatto con del sangue, sangue umano. Il pittore che ha realizzato l'opera è ancora vivo, ma non si può interrogare: è dal 1945 che non dice una parola, che si è chiuso nel mutismo più completo, che non reagisce agli stimoli esterni pur essendo consapevole del mondo che lo circonda. Trattandosi di un giallo non posso svelarvi molto altro senza rovinarvi il piacere della lettura, ma come potete immaginare Teresa Battaglia farà tutto ciò che può affinché questo mistero resti tale ancora per molto. Ma già da queste premesse potete capire come mai questo romanzo sia di quelli che sanno come catturare l'attenzione del lettore.
E questo pensiero mi ha tenuto compagnia anche quando ho iniziato la lettura di questo secondo romanzo. Sono bastati i primi capitoli per farmi capire che, anche in questo caso, non mi sarei ritrovata ad una delle inchieste "classiche". Certo, il fatto che i presupposti siano quelli di un "cold case", uno di quei delitti irrisolti che tanto affascinano per il mistero che li circonda (e per cui ho un po' un debole), faceva capire che non si sarebbe trattato di un'inchiesta semplice. Ma in questo caso il caso è decisamente più complesso del solito e, passatemi l'espressione, macabramente interessante.
Interessante perché ciò che fa scattare l'inchiesta è il ritrovamento di un'opera d'arte ritenuta perduta dal 1945 - la Ninfa Dormiente da cui il romanzo prende il nome. Macabro perché questo dipinto non è stato fatto usando i soliti colori ad olio, a tempera, acquarello eccetera, ma è stato fatto con del sangue, sangue umano. Il pittore che ha realizzato l'opera è ancora vivo, ma non si può interrogare: è dal 1945 che non dice una parola, che si è chiuso nel mutismo più completo, che non reagisce agli stimoli esterni pur essendo consapevole del mondo che lo circonda. Trattandosi di un giallo non posso svelarvi molto altro senza rovinarvi il piacere della lettura, ma come potete immaginare Teresa Battaglia farà tutto ciò che può affinché questo mistero resti tale ancora per molto. Ma già da queste premesse potete capire come mai questo romanzo sia di quelli che sanno come catturare l'attenzione del lettore.
Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Infuso lime, zenzero e miele
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Ilaria Tuti
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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