sabato 31 agosto 2019

Recensione: Ciak si uccide

Ciak si uccide
di Emilio Martini


Editore: Corbaccio
Prezzo Cartaceo: € 14,90 
Pagine: 240


Qualche giorno prima di Capodanno, in una villa di Lungariva, viene trovato il corpo di una donna con la testa mozzata da un colpo di katana. Appartiene a una regista e sceneggiatrice milanese, impegnata con due collaboratori nella stesura di un film singolare. Potrebbe essere questo il motivo della sua morte cruenta o si tratta di un furto finito male? Gigi Berté, subito richiamato dalla sua breve vacanza a Milano, si trova a indagare in un ambiente per lui insolito, tra produttori e attori dalle esistenze piccanti, proprio quando pensava che la sua vita professionale sarebbe di nuovo cambiata. Indagine complessa anche perché associata alla imprevista sparizione di Irene Graffiani, il PM con cui Berté aveva collaborato negli ultimi casi. Esiste un legame tra i due fatti? In mezzo a intrighi, pettegolezzi e a un passato doloroso da ricostruire, il commissario con la coda, tormentato dai dubbi sulle sue capacità intuitive, cerca di arrivare al cuore del delitto. Ma non può immaginare ciò che questa volta il destino ha scritto per lui...



Attraverso la lettura di questo libro, ho conosciuto il commissario Bertè, e ne sono rimasta davvero colpita e rapita. L’anno appena trascorso per il nostro commissario, si conclude nel peggiore dei modi: il suo bambino non è nato, aveva subito in furto in casa, risolto un omicidio solo il mese prima ed ora uno gliene capitava. Nello specifico, la vittima è nel caso di questa nuova indagine, Paola Olgiati, milanese e residente a Milano, vedova di quarantatrè anni, orribilmente assassinata. Una donna sola, che abita in una villa isolata; viene ritrovata decapitata con un’arma antica ed all’apparenza molto ricercata: una spada. A far da sfondo alle indagini del nostro eccentrico investigatore, il mondo delle fiction con i suoi lustrini e mille luci, spesso fortemente ingannevoli. Difficile sarà per il lettore a mio giudizio, comprendere a fondo (almeno nella parte iniziale del romanzo), chi tra i probabili indagati, possa essere realmente il colpevole di un così efferato omicidio. La vittima, era una di quelle donne che amava i contrasti, quelle che godono a da vere l’ultima parola, o scatenare discussioni su particolari di nessuna importanza. Può la decapitazione della vittima, essere il segnale di qualcosa di più profondo ed oscuro, in questa trama intricata? A voi, il compito di trovare una risposta adeguata. In questa calda estate, un romanzo innovativo ed intrigante, in cui un solo apparente delitto, che inizialmente si presenta di facile soluzione, e compiuto da un folle o da un drogato durante una rapina; in realtà è traducibile come il lavoro di un professionista che ha eseguito degli ordini ben orchestrati e volti a depistare le indagini iniziali, su una semplice rapina finita male. Resta indubbio, come sottolineato dall’autore, che le migliori storie poliziesche, sono quelle ambientate in una pacifica campagna..


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Caffè freddo a granita
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Emilio Martini









      "Un'altra indagine per il commissario Bertè."



                        Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.                            

venerdì 30 agosto 2019

Recensione: Il silenzio dei larici


Il silenzio dei larici
di Lenz Koppelstatter


Editore: Corbaccio
Prezzo Cartaceo: € 19,50
Pagine: 352


Il remoto paesino di Santa Gertrude in val d’Ultimo viene sconvolto, in una bella giornata primaverile, da una scoperta raccapricciante. Proprio vicino ai famosissimi larici millenari, monumento naturale che ha assistito allo sviluppo della civiltà e che attrae da sempre frotte di turisti, viene trovato il cadavere di una ragazza. Reo confesso del delitto è l’architetto Haller, che abita in valle non da molto, anche se tutti credono che il vero colpevole sia il figlio Michl, un ragazzo particolarmente strano. Starà al commissario Grauner e al suo vice Saltapepe condurre le indagini in questo luogo silenzioso quanto i suoi abitanti – come può constatare il napoletano Saltapepe, ancora poco avvezzo alla flora e alla fauna locali – che sono taciturni fino a sembrare reticenti. Soprattutto quando, nei pressi del luogo del delitto, vengono trovate delle pagine appartenenti al diario di un celebre ospite della valle, in cui si rievoca un delitto avvenuto molto tempo prima, quasi un secolo prima, e di cui gli abitanti del paese forse sanno più di quanto non si sia mai detto.



Questo romanzo, è uno di quei gialli da ombrellone, o più semplicemente da estate. Personalmente l’ho amato. Mi è piaciuto molto lo stile dell’autore, ed altresì l’ambientazione: la montagna, con le sue atmosfere spesso cupe che spingono alla riflessione, ed all’introspezione. Una coppia di investigatore, del tutto innovativa, e controcorrente, un omicidio che vedere ancora una donna, come vittima. Gli abitanti di Santa Gertrude, verranno sconvolti dal ritrovamento casuale del corpo martoriato di una donna, sotto ai larici (simbolo naturale di un paesino fortemente caratteristico). Dell’omicidio di Marie, del trascinamento del suo cadavere in questo luogo (diverso da quello in cui è avvenuto l’omicidio), si accolla ogni responsabilità Haller, un architetto del posto, molto stimato. Siamo certi che il colpevole sia davvero lui? Le cose secondo il nostro investigatore Grauner (un vero mastino), non sono affatto così semplici. Chi doveva realmente incontrare la giovane Marie nella notte in cui è a stata assassinata? A voi il compito di risolvere questo intricato delitto. Ho adorato l’ambientazione, un luogo nascosto ed idilliaco immerso nelle Alpi. Alla fine, come me, non potrete non amare l’altro scapestrato investigatore: il napoletano Saltapepe. Un giovane autore da tener d’occhio. Personaggi che vanno dritti al cuore.


Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Caffè brasiliano
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Lenz Koppelstatter







      "Un'indagine del commissario Grauner."


 Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.
                            

giovedì 29 agosto 2019

Recensione: Vecchie noiose

Vecchie noiose
di Gaia De Beaumont


Editore: Marsilio Editori
Prezzo Cartaceo: € 16
Pagine: 160



Che cosa succede se una donna appena pensionata ma ancora in cerca del grande amore decide di trasferirsi in un paesino nel quale improvvisamente si accorge di essere la più giovane, di essere cioè circondata da vecchi? Anzi, da vecchie? C’è chi è sempre di pessimo umore e chi prega; una è in prigione da anni, una fa la spiritosa, un’altra parla alla gatta sovrappeso, e altre ancora – macerate dall’invidia – guardano dall’alto in basso le vicine tracannando litri di caffè e quantità indescrivibili di alcol. I mariti sono morti da anni. Le signore sono molto anziane ma potrebbero vivere ancora uno o due decenni, come pure succede, e allora fanno quel che possono: vanno dal parrucchiere, giocano a Scarabeo, cercano di capire come funzionano i nuovi apparecchi telefonici, commentano gli avvenimenti di cronaca. Stordite dai fantasmagorici colori dei nuovi televisori a schermo piatto, dove sedicenti profeti annunciano «l’imminente fine del mondo», prendono per buono tutto quello che sentono. Inoltre, Maria Gioconda, la scriteriata giovanetta appena giunta in paese, si appresta a sovvertire per sempre la loro vita quotidiana, affiancata da un carosello di personaggi indimenticabili: un prete che non vede l’ora di scappare, un vanaglorioso novantenne in pantaloncini «blu oltremare o blu oltrecielo» che si allena per la maratona di Londra, negozianti che invecchiano insieme alla loro clientela, un cane duro d’orecchi, un becchino depravato a cui piacciono le vecchie signore, e poi mariti defunti che di notte appaiono per rassicurarle, amiche pettegole, nuore cattive, figli depressi e vendicativi. Con ironia, fantasticheria e un’attentissima osservazione del mondo contemporaneo, Gaia de Beaumont racconta l’avventura – quasi western – di come si arriva e si scappa dalla vecchiaia..



Pandora è un paesino vecchio e di vecchi. La copertina sembra bellissima, soleggiato, mai freddo. Guardando bene però, il principale centro ricreativo è l'enorme crematorio che hanno dovuto costruire perché questo è un posto in cui la gente va a morire. Anziane di ogni estrazione sociale, si sono comprate la loro casetta e aspettano solo che arrivi la fine. La maggior parte sono donne tranne uno, il belloccio maratoneta che cerca di mantenersi giovane e approcciarsi a quelle meno decrepite. Il romanzo ci dà un quadro divertente e allo stesso tempo deprimente della vecchiaia. Le vecchiette reagiscono tutte in modo diverso, c'è chi diventa sorda e ormai è solo più arrabbiata, con tutto e tutti e non cerca proprio di nasconderlo. C'è chi non sopporta i figli e le nuore e vede solo cattiveria anche nei gesti più dolci. C'è chi si prepara ancora e si mette in ghingheri anche solo per stare in casa. Qualcuno addirittura si diverte con il giovanotto che lavora nel crematorio. 
La fine sembra più vicina che mai ora che un enorme meteorite si sta avvicinando alla terra e sembra che dovrà distruggere tutto e tutti. 
Il filo conduttore tra tutti i personaggi, a parte la vecchiaia, sembra essere la spocchiosa e cicciona gatta che si fa viziare da tutti ma non è realmente interessata a nessuno.
Nel romanzo vediamo le svariatissisme reazioni delle persone alla vecchiaia, astio, rimpianto, nostalgia, incomprensione, mancanza di accettazione.
La storia che mi ha toccata di più è sicuramente dovuta ai rimpianti di una donna che ha seguito in tutto le scelte del marito, che è poi morto quando ormai per lei era troppo tardi per cercare di avverare qualcuno dei suoi sogni, soprattutto perché ormai aveva perso ogni fiducia in sé stessa.
Un libro leggero e simpatico da leggere, un punto di vista che di solito viene preso poco in considerazione.


Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata: Earl Grey
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni 





      "I sentimenti non hanno età, figuriamoci le illusioni.
Lo dicono anche le sta-tistiche: le donne di settant’anni 
sono più smaniose rispetto a quelle di trenta"



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Recensione: Yotsuba&! 1




Yotsuba&!
di Kiyohiko Azuma

Editore: Star Comics
Prezzo Cartaceo: € 6,90 per volumetto
Pagine: 224
Serie: Serie da 3 volumetti, in corso

Yotsuba è una bambina curiosa, socievole e un po' stramba: si avvicina a ogni cosa nuova con un entusiasmo irresistibile che finisce per travolgere chiunque le stia attorno! La prima novità con cui la vedremo aver a che fare è un cambiamento non da poco: il trasloco in una nuova città! Insieme al suo papà, Yotsuba prende possesso della nuova casa e inizia a farsi conoscere nel vicinato, creando situazioni buffe una dietro l'altra! Eccola dunque alle prese con l'altalena, la televisione, la spesa, un acquazzone, una grande caccia alle cicale... e persino con il surriscaldamento globale!


Quanta energia che sprigiona questo fumetto! Yotsuba è una bimba di cinque anni che cambia casa insieme al suo babbo. Il nuovo vicinato sembra molto amichevole e aperto e questo volumetto ci regala tanti piccoli momenti diversi della quotidianità di questa bambina vivace e davvero bizzarra che a modo suo inizia ad ambientarsi in questo nuovo vicinato. Yotsuba non ci mette molto a fare amicizia, è divertente e spontanea, ha tutta la dolcezza delle bimbe della sua età ma anche una curiosità innata che la porta ad essere molto diretta, anzi troppo, innescando fraintendimenti divertenti. Il manga è molto semplice e davvero l'ho trovato rinvigorente, fermarsi dal tran tran di sempre per un attimo e immergersi nella realtà serena di Yotsuba vale davvero la pena. Osserviamo con i suoi occhi ingenui ciò che la circonda, occhi inesperti ma sempre alla ricerca di risposte e ha una spensieratezza che contagia subito il lettore. I disegni sono semplici e puliti, d'altronde la realtà di Yotsuba è una realtà fondamentalmente casalinga. Questo volume si è rivelato decisamente una bella ventata di freschezza, sembra una di quelle serie che potrebbe continuare all'infinito, mi ha ricordato Doraemon, oppure Hello Spank, ci si stanca difficilmente di questi due da quel che mi ricordo. Sono curiosa di leggere i prossimi numeri, ma soprattutto ho tanta voglia di sbirciare ancora in altre giornate di questa gioiosa ed irresistibile bambina.


Durata totale della lettura: Un giorno
Bevanda consigliata:  Un bicchiere di latte
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni






      "Yotsuba è una bambina dolcissima e divertente che porta allegria nelle giornate di tutti."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

mercoledì 28 agosto 2019

Recensione: Ninfa Dormiente


Ninfa dormiente
di Ilaria Tuti

Editore:  Longanesi
Prezzo ebook: 8,99 € 
Prezzo cartaceo: 16,90 € 
Pagine: 480
Genere: thriller


Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi, ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d’improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno. Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l’inferno, ogni giorno l’inferno mi abita e mi divora. Perché c’è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa.
Dopo Fiori sopra l’inferno – l’esordio italiano del 2018 più amato dai lettori – torna la straordinaria Teresa Battaglia: un carattere fiero e indomito, a tratti brusco, sempre compassionevole. Torna l’ambientazione piena di suggestioni, una natura fatta di boschi e cime montuose, di valli isolate e di bellezze insospettabili. Tornano soprattutto il talento, l’immaginazione e la scrittura piena di grazia di una grande autrice.






Ninfa Dormiente è il secondo romanzo scritto da Ilaria Tuti, con protagonista il commissario di polizia Teresa Battaglia. Se avete letto il primo romanzo, Fiori sopra l'inferno, sono pronta a scommettere che vi ricordiate perfettamente di chi sto parlando. Teresa Battaglia è uno di quei personaggi che non si dimenticano facilmente, soprattutto se si considera quanto lei si discosti rispetto ai soliti personaggi che incrociamo nelle letture poliziesche: non più giovanissima, un po' burbera, in lotta con una malattia che potrebbe mettere in pericolo il suo lavoro. Insomma, la Tuti deve avere tantissima creatività per riuscire ad immaginare e poi descrivere una protagonista così.
E questo pensiero mi ha tenuto compagnia anche quando ho iniziato la lettura di questo secondo romanzo. Sono bastati i primi capitoli per farmi capire che, anche in questo caso, non mi sarei ritrovata ad una delle inchieste "classiche". Certo, il fatto che i presupposti siano quelli di un "cold case", uno di quei delitti irrisolti che tanto affascinano per il mistero che li circonda (e per cui ho un po' un debole), faceva capire che non si sarebbe trattato di un'inchiesta semplice. Ma in questo caso il caso è decisamente più complesso del solito e, passatemi l'espressione, macabramente interessante.
Interessante perché ciò che fa scattare l'inchiesta è il ritrovamento di un'opera d'arte ritenuta perduta dal 1945 - la Ninfa Dormiente da cui il romanzo prende il nome. Macabro perché questo dipinto non è stato fatto usando i soliti colori ad olio, a tempera, acquarello eccetera, ma è stato fatto con del sangue, sangue umano. Il pittore che ha realizzato l'opera è ancora vivo, ma non si può interrogare: è dal 1945 che non dice una parola, che si è chiuso nel mutismo più completo, che non reagisce agli stimoli esterni pur essendo consapevole del mondo che lo circonda. Trattandosi di un giallo non posso svelarvi molto altro senza rovinarvi il piacere della lettura, ma come potete immaginare Teresa Battaglia farà tutto ciò che può affinché questo mistero resti tale ancora per molto. Ma già da queste premesse potete capire come mai questo romanzo sia di quelli che sanno come catturare l'attenzione del lettore.

Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata:  Infuso lime, zenzero e miele
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Ilaria Tuti




"Il suo segreto è venuto alla luce."

                                            




Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

martedì 27 agosto 2019

Recensione: Italiana. Cucina naturale senza glutine






Italiana. Cucina naturale senza glutine
di Clarissa Burt e Rita Romano 

Editore: Eifis Editore
Prezzo Cartaceo: € 25,00
Pagine: 137

Oltre 50 ricette, tutte italiane, dall'antipasto al dolce, semplici e alla portata di tutti, per portare in tavola tutta la bontà della gastronomia italiana ma con la leggerezza del senza glutine. Ricette adatte alle famiglie: bruschette, pasta, zuppe, risotti, focacce e deliziosi dessert. Un'attenta selezione di ricette senza glutine che non precludano il gusto, la texture e l'aspetto. Tante ricette anche vegetariane e vegane per poter accontentare ogni richiesta.



Ammetto fin da subito che questo ricettario non mi ha esaltato nonostante qualche ricettina mi piacerebbe provarla. Non conoscevo lo chef Rita Romano che in questa versione si unisce a Clarissa Burt per la creazione di piatti senza glutine approvati dalla famosa modella che da sempre ha questa intolleranza. Ogni ricetta ha la propria foto, particolare che apprezzo sempre in libri di questo tipo e la ricette non sono suddivise per categorie ma vengono intervallate da estratti di entrambe le creatrici. Sono rimasta un pochino delusa dalla mancanza di fantasia, mi aspettavo di trovare idee e suggerimenti più originali. Sicuramente ogni piatto è ben ragionato e semplice nella realizzazione con spiegazioni chiari e lineari, riprodurre le ricette si capisce da subito che non richiede fatica, questo rende il libro adatto a chiunque anche a coloro che in cucina non sono esperti. Si vede che questo volume è frutto di un'amicizia e di una passione per gli ingredienti italiani naturali e il buon cibo e forse proprio per questo mi sono ritrovata desiderosa di trovare più innovazione e personalità nell'elenco delle varie pietanze. Il ricettario è pratico e offre comunque molti spunti, mi fa sempre piacere cambiare in cucina quando posso e spesso mi dimentico della varietà che offre la cucina italiana che alla fine si rivela sempre quella più buona e soprattutto quella che sa di casa.

Durata totale della lettura: Da consultazione
Bevanda consigliata: Latte di mandorla
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 20 anni




      "Direttamente da Hollywood una cucina sana, leggera e 100% Made in Italy."

lunedì 26 agosto 2019

Recensione: La divisa scolastica di Akebi





La divisa scolastica di Akebi
di Hiro

Editore: J-Pop Manga
Prezzo cartaceo : € 6,50
Pagine: 192


Una quieta commedia scolastica, con un'adorabile protagonista!
Komichi Akebi ha sempre sognato di poter indossare la divisa alla marinaretta dell'istituto privato Robai... e ora la vita in uniforme da lei tanto agognata sta finalmente per cominciare! Il tempo della giovinezza scorre lento, ma... la campanella sta per suonare!




Komichi è una ragazzina energica e piena di entusiasmo. Nella sua vecchia scuola giocava da sola e aveva pochissimi compagni con cui giocare. Adesso è cresciuta e la prospettiva di cambiare scuola e soprattutto di poter indossare finalmente la stessa divisa che a suo tempo ha indossato sua madre, la rende entusiasta. Quello che la spaventa della nuova scuola però, è la possibilità di non riuscire a fare amicizia con le ragazze del suo anno. Arriva il primo giorno di scuola e con ansia ed entusiasmo, si reca alla sua nuova scuola. Sarà tutto come l’ha immaginato? Riuscirà a fare amicizia, o verrà isolata dal resto delle sue compagne di classe?
Questo manga è sicuramente adatto per quelle ragazze che proprio come Komichi, si trovano ad affrontare per la prima volta l’esperienza di trovarsi in una nuova scuola e in una nuova realtà. È un libricino carino in cui nutrire però poche aspettative; la storia è semplice e fine a sé stessa. La mia considerazione fa riferimento solamente al primo volume di questa serie, potrebbe darsi che la lettura del secondo potrebbe capovolgere il giudizio del primo.

Durata totale della lettura: Un'ora
Bevanda consigliata: Coca Cola con ghiaccio
Formato consigliato: Cartaceo 
Età di lettura consigliata: dai 13 anni




 "Il ritratto di una quieta vita scolastica, dipinto dal tratto gentile del maestro Hiro... "


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

venerdì 23 agosto 2019

Review Party: L'Ombra



Ben arrivati cari lettori e buon Venerdì! Oggi ho il piacere di partecipare ad un bellissimo evento dedicato ad un romanzo davvero mozzafiato! Non dimenticatevi però di leggere anche le recensioni delle mie colleghe !

L'immagine può contenere: testo






L'ombraL'Ombra
di Melanie Raabe

Editore: Corbaccio
Prezzo cartaceo: € 18,60
Prezzo Ebook: € 9,99
Pagine: 312
Genere: Thriller

«L’11 febbraio ucciderai al Prater un uomo di nome Arthur Grimm. Di tua spontanea volontà. E con ottime ragioni.» Con questo oscuro messaggio sibilato in una strada di Vienna da una vecchia mendicante, la giovane giornalista Norah si ritrova catapultata indietro nel tempo. Perché proprio un 11 febbraio di tanti anni prima, quando ancora viveva a Berlino, era successa una cosa orribile che aveva segnato per sempre la sua vita e che l’aveva spinta a cambiare città. Detto questo, le parole della mendicante sono solo un macabro scherzo che non ha a che fare con lei, visto che fra l’altro non conosce nessun Arthur Grimm.
Ma improvvisamente a Nora sorge un sospetto atroce: davvero non conosce nessun Grimm? Cosa è successo veramente nella notte peggiore di tutta la sua vita? E perché, adesso, Norah arriva perfino a temere per la sua incolumità?
L’ombra è il terzo psicothriller di un’autrice in costante ascesa, da mesi in classifica in Germania e venduto in tutto il mondo. Melanie Raabe costruisce con eccezionale maestria una trappola mortale che pagina dopo pagina imprigiona la protagonista e inchioda il lettore al libro fino alla fine.




Che cosa rappresenta per Norah l'11 febbraio? Come può una semplice mendicante conoscere questa data? Sembra impossibile che il messaggio sia davvero riferito a lei, scavando forsennatamente nella memoria non riesce a ricordare nessuno che si chiami Arthur Grimm. Quindi cosa voleva da lei quella mendicante? Davvero ucciderà qualcuno quel giorno? Impossibile rimanere impassibili di fronte a questo romanzo, impossibile non farsi coinvolgere dalla brillante narrazione di Melanie Raabe, al suo terzo psico-thriller. Non conoscevo questa autrice tedesca, non ho mai letto nessuno dei suoi precedenti romanzi quando ho accettato di partecipare a questo review party: mi sono lasciata coinvolgere dalla trama che sembrava intrigante e misteriosa. Posso assolutamente dire di aver fatto centro scegliendo di leggere L'Ombra, nel mio carrello Amazon ho messo tutti i romanzi della Raabe. Il genere psicologico non è facile, così come non è facile mescolarlo al thriller combinando una miscela equilibrata che riesca a mantenere sino alla fine un livello alto di pathos. Melanie Raabe ci è riuscita, la trama scorre fluida e Norah è una protagonista assolutamente perfetta, dettagliata a 360° risulta credibile ed è facile per il lettore provare empatia per lei. Ho apprezzato moltissimo questo romanzo ed il suo imprevedibile epilogo.

Durata totale della lettura: tre giorni 
Bevanda consigliata: Tè alla menta
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 17 anni




"Una corsa contro il tempo."


   
                                

                                         Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

giovedì 22 agosto 2019

Recensione: Perfect World 2




Perfect World 2
di  Rie Aruga

Editore: Star Comics
Prezzo Cartaceo: € 4,90 per volumetto
Pagine: 176
Serie: Serie da 4 volumetti, in corso

Tsugumi Kawana ha ventisei anni e lavora in un’azienda che si occupa di interior design. Durante una serata insieme allo staff di uno studio di architettura con cui collabora, incontra Itsuki Ayukawa, un suo ex compagno delle superiori, nonché suo primo amore. Nel rivederlo il cuore le batte all’impazzata, ma scopre anche che ora Itsuki non può più camminare. In un primo momento Tsugumi pensa che sarebbe impossibile avere una relazione con lui, ma poi…

Tsugumi e Itsuki hanno cominciato a uscire insieme, e con l’approfondirsi del rapporto lo scontro con la dura realtà diventa inevitabile. Inoltre, la comparsa di Nagasawa, assistente di Itsuki che prova qualcosa per lui, e di Koreeda, ex compagno di scuola di Tsugumi invaghito di lei, ha iniziato a incrinare il rapporto tra i due giovani, provocando qualcosa d’inaspettato... 


Ho letto questo volumetto in viaggio verso l'Irlanda del Sud, una zona chiamata West Cork. Ero proprio curiosa di leggere il secondo numero di questa nuova serie. L'inizio mi aveva molto colpito e potete trovare la recensione qui. Ritroviamo i nostri protagonisti Tsugumi e Itsuki all'inizio della loro storia d'amore, nata dopo tanto tempo e che ai tempi della scuola nessuno dei due si sarebbe immaginato...o quasi, Tsugumi ha sempre avuto un debole per lui. In questo numero entra in scena un nuovo personaggio che sicuramente aggiunge attrito in una storia giovane e che già si ritrova quotidianamente ad affrontare le difficoltà della condizione di Itsuki. Quell'incidente, il non poter più camminare, sono dolori che per lui sono ancora difficili da dimenticare, anche se per fortuna Tsugumi porta una ventata di positività e felicità speciale. Tsugumi sicuramente risulta il personaggio più semplice da comprendere, il ragazzo che ha sempre sognato ora è accanto a lei, ma non è facile affrontare la sua disabilità. Lei è determinata, mi piace che non si arrende, anche se a volte si dimostra più infantile di quanto sembri, soprattutto quando rimugina troppo sulle cose. Ho apprezzato che in questo manga conosciamo la sua famiglia e mi ha sorpreso scoprire dei genitori diversi da come me li sarei aspettati. Le ostilità che oppongono sono sicuramente valide e dettate dall'amore ma forse me li sarei aspettati più comprensivi. Questa storia ci lascia il sapore dolce dell'amore romantico, ma anche un'impronta sulla pelle per i sentimenti che vengono risvegliati. Sono forti, difficili da comprendere a fondo ma resi leggeri dai disegni e dai colori pastello della copertina. Quello dei due protagonisti è un amore speciale, non è perfetto e richiede più impegno del solito, le difficoltà non mancano e a volte l'equilibrio sembra sempre per spezzarsi, ma la speranza che non si spezzi ci porta a voler continuare la lettura. Secondo numero consigliato.


Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata:  Estathè
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni







      "Come posso liberarlo dalla sofferenza che percepisco attraverso il calore del suo corpo?"



Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio