sabato 20 luglio 2019

Recensione: La donna senza memoria

La donna senza memoria
di Anthony Mosawi


Editore: Longanesi
Prezzo Cartaceo: € 18,60
Pagine: 352



La bambina ha soltanto dieci anni. Quando la trovano, è immersa in una vasca di deprivazione sensoriale: non sente niente, non vede niente ma indossa delle cuffie collegate a un registratore che le trasmette sempre lo stesso messaggio: «Il mio nome è Sara Eden». I suoi ricordi non esistono più, il passato è un enigma. Le resta soltanto il suo nome e qualche indizio frammentario: una vecchia collana e una polaroid che ritrae uno sconosciuto, con un appunto scritto a mano: «Non ti devi fidare di quest’uomo».
La bambina ora è una donna e ha qualche certezza in più. Sa che qualcuno le sta dando la caccia, ma non sa chi. Sa soltanto che non si fermeranno mai. Sa che l’unica possibilità che le resta è trovare l’uomo della polaroid, lo sconosciuto di cui non dovrebbe fidarsi, per tentare di ricomporre i frammenti del suo passato. E sa che c’è qualcosa di oscuro, in quel passato, che la rende pericolosa. Perché Sara Eden potrebbe essere una vittima, ma potrebbe essere anche un’assassina.
L’unica cosa che sa per certo è che non può credere a nessuno. 




Mamma mia che libro avvincente! All'inizio sembra un po' confusionario, tanti personaggi diversi, che non sembrano centrare nulla l'uno con l'altro. Una bambina, un poliziotto, un super capo di chissà quale ente governativo segreto, insomma tutti soggetti che non riuscivo a collegare. La trama si infittisce sempre di più e si evolve da una storia familiare a una piena di arti marziali, tecniche di spionaggio e complessi sistemi informatici criptati. Cominciamo a capire i collegamenti che si formano anche se, così come la protagonista, non sappiamo quale sia il suo passato, da cosa stia scappando e allo stesso tempo cosa stia cercando. Il personaggio di Sara è estremamente affascinante ed elaborato e a differenza del solito, la conosciamo proprio attraverso le cose che non sappiamo di lei. L'ambiguità tra il cercare di capire se è un personaggio buono da salvare o una perfida assassina ci insegue per tutto il romanzo. Mi ha assolutamente affascinata la figura di Caleb, questa specie di genio della lettura delle persone e dei sistemi informatici. 
Consiglio di dare una possibilità al libro anche se non vi affascina da subito perché ne vale assolutamente la pena, sarebbe fantastico vederne una versione cinematografica. 


Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata: Succo di arancia
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni 





      "Ormai non aveva scelta. Se non si fosse mossa subito, l’avrebbero presa."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

2 commenti:

  1. Effettivamente è una storia molto credibile! Credibile il fatto che una bambina di 10 anni salti giù da una finestra che si trova a 3 metri d’altezza e non si faccia male; credibile che, dopo essere fuggita, decida di tornare nel luogo dal quale scappava; credibile, soprattutto, che nel 1993, sempre la solita decenne, riceva codici su un telefono e prelevi soldi da un bancomat! Noto con enorme piacere che le “marchette”, su certi blog, non sono passate di moda: libro ricevuto = voto positivo! Come si giustichi questo 5 viste le 10 righe scarse di recensione, rimane un mistero!
    P.S.: noto sempre con gioia che l’italiano non abita qui!

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  2. Cara libridinosa, se devi sentenziare sul mio italiano, ti prego fai attenzione a non sbagliare nessun verbo nel commento. La recensione è personale e ognuno di noi scrive quanto si sente riguardo a ciò che pensa del libro. Che siano 10 righe o 10 pagine non dà o toglie valore. Non a tutti piace leggere una lunga recensione. Per quanto riguarda il credibile, se controlli bene, nella mia recensione non si è mai parlato di credibilità, si parla anzi di come sarebbe bella una versione cinematografica del tutto. Se vuoi posso inviarti i link di recensioni non positive sempre mie, di libri sempre ricevuti dalla casa editrice. Grazie del tuo commento😊

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