sabato 13 luglio 2019

Recensione: Il Dono

Il dono

di Carlo F. De Filippis

Editore: DeA Planeta Libri
Prezzo Cartaceo: € 13,60
Pagine: 432
Titolo originale: Il Dono


Dove finisce la vendetta e inizia la giustizia?

Da quando ha perso la memoria, il commissario Zaccaria Argenti, una leggenda nella questura e per le strade di Torino, è quasi diventato un ex poliziotto. Al termine di una concitata irruzione in un covo di sequestratori, infatti, per schivare un proiettile è caduto dalle scale. O almeno questo è quello che ricorda lui, la sua versione dei fatti dopo che si è risvegliato dal coma. Il racconto però non quadra, e dato che nell’operazione ci è scappato il morto, i suoi superiori vogliono capire. Qualcuno teme che Zac, come lo chiamano, abbia una rotella fuori posto; altri sospettano che stia prendendo in giro tutti, chissà perché. Nel dubbio, la leggenda viene rimossa dal servizio attivo e messa sotto il poco tenero controllo dell’ispettrice Maya Bolla, che al primo giorno gli fa un occhio nero. L’occasione per rimettersi in piedi gli sarà donata da una scia di omicidi avvenuti secondo modalità molto difficili da spiegare, proprio come l’amnesia di Zac e i sogni che tormentano le sue notti. La verità sul caso e quella sul vuoto che gli ha ingoiato la memoria arriveranno quando il commissario imparerà a fare qualcosa di totalmente nuovo: ascoltare il proprio cuore. Anche se il cuore, a volte, dice cose terribili, commoventi, disastrose. Alternando la naturale ironia e il tormento che agitano il suo nuovo protagonista, De Filippis ha costruito un romanzo che è riduttivo definire giallo, poliziesco o thriller, e che piuttosto ricorda il maestro Stephen King. Un’indagine travolgente negli angoli oscuri di “un’umanità troppo arrabbiata per conviverci senza difese”.



Il tema centrale di questo romanzo è la vendetta e in particolare il fatto di come sia facile oltrepassare la linea secondo cui ogni azione, anche la più spietata, sia giustificata se commessa al grido di fare giustizia. 
Così questo “dono”, un’energia invisibile e dai tratti divini, si impossessa di alcuni prescelti costringendoli a compiere atti atroci contro i responsabili di efferati delitti.

Il commissario Zaccaria Argenti, che sta faticosamente tentando di riprendersi dopo grave incidente, è coinvolto in una vicenda ai limiti della realtà e della ragione. Insieme all’ ispettrice Bolla, cerca di trovare una spiegazione a questa strana vicenda; seguendo l’indagine di alcuni efferati omicidi che, pur sembrando non avere nulla in comune, l'autore porta i due protagonisti a spingersi al di là dei propri limiti fino a scoprire sulla propria pelle gli effetti devastanti che il dono ha sulle persone che lo posseggono.

Durante tutta questa vicenda l’autore spinge il lettore a porsi domande come “fino dove è giusto spingersi? Anche se responsabili di delitti atroci, è corretto punire i colpevoli togliendo loro la vita?”
Tutti i personaggi subiscono una graduale trasformazione fino a rendersi conto di come la strada della vendetta personale non sia affatto diversa dal male che cerca di estirpare.

L’autore ci fornisce l’immagine di un commissario di polizia fragile, convalescente e radicato nei ricordi di un passato che non riesce a dimenticare. Saranno proprio queste caratteristiche a fornire ad Argenti ciò che servirà per risolvere questo intricato puzzle, in una Torino magica che fa da sfondo a tutta la vicenda.


Durata totale della lettura: 7 giorni
Bevanda consigliata: Mocha Latte
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni





      "Per come parli, anche tu hai una fede, è solo diversa dalla mia; comunque non mi freghi, so distinguere il bene dal male."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
   

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