venerdì 28 giugno 2019

Recensione: La Villa delle Rose

La Villa delle Rose

di Teresa Simon


Editore: Newton Compton
Prezzo Cartaceo: € 9,90
Pagine: 352
Titolo originale: Die Frauen der Rosenvilla



Anna è una maestra cioccolataia che ha ereditato la professione dalla sua famiglia, proprietaria da generazioni di una villa nel cuore di Dresda, famosa come la Villa delle Rose. La tenuta deve il suo nome a uno splendido roseto che Anna intende riportare al suo antico splendore. È proprio durante i lavori che viene disseppellito uno scrigno che contiene oggetti provenienti da epoche diverse. Anna si immerge immediatamente nella lettura di un vecchio diario, appartenuto a una donna di nome Emma vissuta cento anni prima proprio nella villa. È possibile che non l’abbia mai sentita nominare? Decisa a scoprire chi fosse quella misteriosa donna, Anna si tuffa in una ricerca che potrebbe portare alla luce segreti rimasti a lungo sepolti… Una volta riallacciato il legame con il passato, a emergere potrebbero essere intrighi, antichi tradimenti, passioni e persino crimini…



Questo romanzo narra le vicende di 4 donne. Helen, vissuta a cavallo del 1900; Emma vissuta tra le due guerre mondiali; Charlotte, vissuta in epoca nazista; e infine Anna, la protagonista di questa storia, nonché narratrice. Oltre ad essere legate in qualche modo da diversi gradi di parentale, queste tre donne hanno in comune il fatto di aver abitato, per un certo periodo della loro vita, la famosa “Villa delle Rose”.
Il libro è narrato in prima persona da Anna, la quale, appassionata di cioccolato in tutte le sue forme e sostanze, ritrova sepolto in giardino un cofanetto con degli oggetti e delle lettere. È attraverso la lettura di questi manoscritti che risaliamo alla storia di tre donne, il cui destini si incrociano inevitabilmente con quelli di Anna. Fa da sfondo alla narrazione, il panorama culturale di una Dresda industriale, dilaniata da due conflitti mondiali.

In questo romanzo vengono descritti in maniera molto efficace i particolari di tre diverse generazioni e di come il ruolo della donna nella società sia cambiato nel corso del tempo.
L’autrice fornisce degli spaccati interessanti sul cioccolato, le sue origini e le varie sfaccettature tanto da rendere questo particolare un gustoso e affascinante contorno alla storia principale.
La narrazione è molto scorrevole e, alla fine, possiamo trovare le ricette di alcune delle prelibatezze che Anna descrive all’interno del romanzo.


Consiglio vivamente questa lettura in quanto non troppo impegnativa, ma ricca di storia e cultura (i differenti incipit sulla società tedesca - durante e nell’intermezzo delle due guerre mondiali - risultano molto interessanti), colpi di scena e parentesi golose.


Durata totale della lettura: Quattro Giorni
Bevanda consigliata: Cioccolata calda - Struben Terra Esotico Madagascar
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni






      "Questo cioccolato Madagascar è un sogno. Mi sta venendo voglia di passare da lei tutti i giorni."


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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