lunedì 24 giugno 2019

Recensione: Il silenzio dei miei passi

Il silenzio dei miei passi
di Claudio Pelizzeni


Editore: Sperling&Kupfer
Prezzo Cartaceo: € 16,90
Pagine: 272




«Sono un pellegrino sul Cammino di Santiago di Compostela. Ho scelto di percorrerlo facendo voto di silenzio: pertanto tu parlami, ma io potrò comunicare con te solo scrivendo.»
Con questo biglietto, scritto in cinque lingue, Claudio Pelizzeni ha percorso a piedi gli oltre duemila chilometri che separano Bobbio, nell'Appennino piacentino, da Santiago di Compostela.
Tantissime sono le persone che ogni anno intraprendono «il Cammino», il viaggio per eccellenza: c'è chi lo fa come pellegrinaggio della fede e chi lo affronta in chiave laica, come tappa simbolica di un percorso personale o, più semplicemente, come esperienza immancabile nel curriculum di un viaggiatore che si rispetti. Per Claudio, che dopo aver attraversato il mondo senza aerei è diventato uno dei più famosi travel blogger italiani, il Cammino di Santiago ha rappresentato un ritorno alla purezza del viaggio: «gli incontri, le persone, la vita, quella vera. Camminare lento, secondo le stagioni e il ritmo del sole». È stato un disconnettersi dal mondo virtuale che ormai segna le sue - e le nostre - giornate, per tornare ad ascoltare se stesso, il suo corpo e i suoi pensieri. Senza parlare, per aprirsi totalmente agli altri: pronto ad accogliere le storie di chi avrebbe incontrato lungo la strada.

Se è vero che il viaggio è metafora della vita, nel Cammino la vita ritrova la sua essenza: affrontare la solitudine ma anche condividere col prossimo; accettare la sofferenza del corpo ma anche emozionarti per le cose più semplici; metterti in dubbio e credere in te stesso, cadere e rialzarti mille volte, pur di raggiungere quella meta, quel sogno che ti guida come un faro. «Perché la forza non è nei tuoi passi, ma dentro di te.»




Claudio Pelizzeni per chi non lo conoscesse è uno dei più famosi travel blogger italiani, sula sua pagina instagram potete davvero visitare tutto il mondo, foto, selfie,  video, stories. Finché non ha avuto bisogno di una pausa, dal consumismo, dalle parole e dai suoni. Come lui stesso dice nel libro quando spiega il motivo della decisione di percorrere il Cammino di Santiago:"Dopo aver girato il mondo, attraversato decine di Paesi, confrontandomi con diverse culture, non potevo che farlo a modo mio, alzando in qualche modo l’asticella, elevando il coefficiente di rischio e di incognite: dall’Italia con voto di silenzio."
Percorriamo con lui chilometro dopo chilometro, vescica dopo vescica e un incontro silenzioso dopo l'altro. L'atteggiamento del nostro pellegrino si evolve durante il viaggio, l'accettazione del silenzio, difficile all'inizio, viene poi abbracciata con piacere. La causa della scelta di questo tipo di traversata e soprattutto in totale silenzio, diventa più chiara allo stesso autore mentre macina chilometri tra boschi, città, lungomare. La ricerca di sé stessi, la consapevolezza dell'essere prima dell'apparire, la riscoperta dell'essenziale rispetto al superfluo.
La traversata, in caso non fosse già abbastanza difficile, è peggiorata dal diabete e dalla decisione di smettere di fumare in contemporanea.
Un lotta giornaliera contro sé stessi e quelli che si considerano i propri limiti.
Un libro emozionante che rivela anche tante piccole tradizioni del Cammino che non conoscevo, così come il leggere nel trovare insegnamenti in tutto ciò che ci circonda.
Il voto del silenzio è forse la parte che mi ha più emozionata, quante volte il pellegrino si trova a non poter rispondere a tono o anzi a rendersi conto di fraintendere una persona perché pensa di aver capito cosa vogliano dire i suoi atteggiamenti. Con lo scambio di informazioni ridotto al minimo, solo le cose importanti possono venire recepite.
Un romanzo toccante e sensibile, se avevate pensato di percorrere il cammino, questo romanzo vi convincerà più che mai e devo essere sincera vi invoglierà anche se è mai stato nei vostri piani. Buen camino, peregrino, ¡ultreya!

Durata totale della lettura: 5 giorni
Bevanda consigliata: Caffè al ginseng
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni 





      "Il Cammino è anche sofferenza: senza, non si passerebbe 
attraverso un processo di rinascita sulla strada.
È funzionale, in un certo senso.".


Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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