Un libro divertente ed adatto ai più piccoli. All’interno del romanzo, ci sono tanti spunti interessanti, uno di questi il fatto che Isadora Moon una fanciulla del tutto particolare, abbia come madre una fata che adora il contatto con la natura, e che proprio non riesce a capire come agli umani, possa piacere “starsene seduti davanti ad una scatola con le immagini in movimento, tutto il giorno” (il televisore per intenderci). Isadora verrà invitata a casa di Zoe (sua amica e compagna di classe), per un pigiama party (cosa che a quanto pare gli umani adorano), di tutto rispetto: torta fatta in casa, storie di fantasmi, e spunti no segretissimo a mezzanotte. Ovviamente al padre di Isadora (vampiro), l’idea appare del tutto bizzarra. Spassosa a mio giudizio, l’osservazione della mamma di Isadora, in merito al fatto che il padre (durante il suo “volo notturno” potrebbe sovraintendere al party della figlia, dal giardino, comodamente appollaiato su di un albero). Attraverso semplici gesti (usuali nella vita di ogni bimbo), Isadora finirà con l’interrogarsi sul fatto che l’utilizzo di una bacchetta magica, possa davvero essere corretto. Nella vita è giusto barare per vincere una gara? Alla fine, la morale dell’avventura di Isadora ( e che spero i piccoli lettori possano assimilare); è che capita a tutti di sbagliare, ciò che conta davvero, è poi fare la cosa giusta: ossia ammettere di avere omesso un errore. Deliziosa alla fine del romanzetto, l’idea di allegare la ricetta della torta cucinata da Zoe ed Isadora; ed altrettanto il test supplementare per capire “ che tipo di torta sei”.
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