mercoledì 8 maggio 2019

Recensione: Bosco Bianco

Bosco Bianco
di Diego Galdino


Editore: Self published
Prezzo Cartaceo: € 12,48
Pagine: 153



Nel suo testamento, la signora Chiara Pizzi lascia in eredità Bosco Bianco, una bellissima e storica tenuta affacciata sulla costiera amalfitana, a suo nipote Samuele Milleri, figlio di sua sorella e alla signorina Maia Antonini, figlia della sua più cara amica d’infanzia. Si racconta che a Bosco Bianco sia nascosto il diario segreto del leggendario scrittore americano Albert Grant. Proprio per questo motivo Andrea Razzi, ricco uomo d’affari, con velleità politiche, vuole entrarne in possesso a qualsiasi costo, tanto da acquistare da Samuele Milleri la sua metà di Bosco Bianco appena ereditata, approfittando dei suoi gravi problemi finanziari, per poi obbligare Giorgio Betti, il suo migliore e fascinoso agente immobiliare, a fingersi il nipote della vecchia proprietaria per cercare di convincere Maia Antonini a vendergli la sua parte della tenuta, anche a costo di farla innamorare di lui. Ma vivere a Bosco Bianco, seppur per pochissimo tempo, può cambiare il destino delle persone. Lo sapeva bene lo scrittore americano Albert Grant, che aveva fatto dell’amore la sua ragione di vita perchè come scritto alla fine del suo libro più famoso… “Per perdersi non serve un posto, basta una persona.




Bosco Bianco è un romanzo d'amore sull'amore stesso. Sulla forze del sentimento, chiunque sia a provarlo, sulla differenza fra amore e Amore con la A maiuscola. I compromessi e le bugie non reggono davanti al vero amore, anche se questo è inaspettato e indescrivibile. 
Il racconto è scorrevole e la scrittura pulita, un ottima descrizione dei personaggi che alla fine conosciamo a fondo. Bosco Bianco sembra un posto magnifico, ne possiamo sentire i profumi e la bellezza in ogni descrizione. Vi regaler
à una sensazione di benessere e pace che rimane anche alla fine della lettura.
Ci sono peró troppe frasi fatte o citazioni di frasi di canzoni o film. Per quanto alle volte risultino adatte, in alcuni momenti risultano ridondanti e in eccessiva quantità.
La parte secondo me più interessante e accattivante, nonostante non capisca come mai il diario sia così fondamentale per diventare sindaco, è proprio il finale, la sorpresa e la dolcezza dell'amore che sorprendono sempre. 
Non ho letto altri romanzi dello stesso autore ma consiglio sicuramente la lettura a chi apprezza le storie d'amore o ha bisogno di leggere qualcosa di un po' zuccherino. 



Durata totale della lettura: 5 giorni
Bevanda consigliata: Succo di pompelmo
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 15 anni 





      "“Ti hanno mai spezzato il cuore papà?” “Sì.” 
“Quando?” “Tutte le volte che ci penso…"

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