di Carme Chaparro Editore: SEM Prezzo edizione cartacea: € 18,00 Pagine: 450 Titolo originale: La química del odio
Carme Chaparro, alternando i punti di vista e la narrazione in prima, seconda e terza persona, costruisce una storia formidabile; un’indagine che avanza grazie agli ultimi gadget digitali. Un thriller ‘moderno’, che trasuda passione.
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Questa volta vorrei partire dal titolo: La chimica dell'odio, che è stato, insieme alla copertina, quello che mi ha fatto allungare la mano per prendere questo libro.
Dice molto su cosa troveremo in questo poliziesco. Perché cosa c'è alla base di ogni cattiva azione, fino ad arrivare all'omicidio? L'odio.
E Carme Chaparro scrive dell'odio nella sua forma più vera, di come ogni persona lo viva, lo dimostri o lo celi.
La protagonista del romanzo è Ana Arén, ispettrice capo di polizia che è tornata a lavorare proprio il giorno della vigilia di Natale. Ne avvertiamo la tensione, il disagio. Rientra dopo un lungo periodo di assenza causato da qualcosa di traumatico che le è capitato ma che non riusciamo a comprendere, se non molto più avanti nel libro. È umana, reale, potente. E molto intuitiva e abile nel gestire sia i rapporti con i suoi colleghi, sia con il suo capo (che la odia) con il quale ha dei duelli dialettici notevoli.
Ma veniamo alla storia. Proprio nel giorno del suo rientro al lavoro Ana si imbatte in un omicidio ad alti livelli. La duchessa Monica Spinoza viene trovata assassinata nella sua casa e le persone coinvolte ricoprono cariche importanti, o sono comunque famose, e pertanto difficili da indagare senza scatenarne le ire. Come se non bastasse, poco dopo Natale accade la tragedia del montacarichi, dove quattro persone perdono la vita. Apparentemente i due casi, che vengono affidati al team di Ana, non sono legati tra loro, ma... attenzione, perché ogni dettaglio, anche quello che può sembrare meno importante, è fondamentale per l'evolversi della storia e ogni colpo di scena, senza alcun ricorso a trucchi o artifici, alla fine ci fa capire che era tutto lì, fin dall'inizio.
Come avrete immaginato è un libro dalla trama molto complessa che si sviluppa su diversi livelli temporali, è scritta in prima, seconda e terza persona, ma la scrittrice è stata molto brava a tenerne le fila. Difficile da gestire ma risolta egregiamente e con uno stile che non viene mai meno, non ha mai cedimenti. Ad un certo punto ho pensato che il tutto fosse troppo "caricato" e mi è venuto da chiedermi come avrebbe fatto l'autrice ad arrivare alla conclusione senza perdere di vista la storia nel suo insieme. Ma, naturalmente, ci è riuscita e lo ha fatto grazie una svolta narrativa decisamente spettacolare. Sicuramente, andrò subito a procurarmi anche il suo libro precedente, Non sono un mostro, che vede sempre come protagonista Ana Arén. Altamente consigliato.
Durata totale della lettura: 5 giorni
Bevanda consigliata: limonata frescaFormato consigliato: edizione cartacea
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
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