Eccoci tornati ad una nuova puntata di questa bellissima rubrica ideata sempre dal blog Twins Book Lovers!
In questa rubrica i temi affrontati saranno molto vari, riguarderanno sempre il mondo dei libri, ma anche film, attori, serie tv…insomma…tutte cose che, da amanti dei libri, non potrete che approvare! Quindi, senza timore e senza indugio, vi presento il tema di oggi: 5 libri che mi sono entrati nel cuore
1. Mo Yan, Sorgo Rosso (红高粱家族), ediz italiana 1994
Trama:
Nella zona a nordest di Gaomi, distretto rurale della provincia cinese dello Shandong, il sorgo regna incontrastato sulla vita di contadini ed artigiani, l'odore dolce ed intenso del vino che ne viene distillato nel periodo della maturazione, così simile a quello del sangue, raggiunge ogni casa ed ansa del fiume Moshui. In mezzo agli alti fusti del sorgo scorre la storia di Yu Zhan'ao e della sua singolare famiglia, narrata da un nipote, grazie alle testimonianze ed ai ricordi raccolti dai pochi sopravvissuti ad una serie di episodi oscuri e violenti, come i tempi in cui hanno vissuto. Tra continui flashback, si dispiega la storia di un ragazzo orfano di padre che la vita ha costretto a crescere in fretta, il suo incontro fatale con la bella Dai Fengliang, obbligata ad un matrimonio disgraziato con il figlio malato di un ricco distillatore locale, e la loro tenace e disperata lotta contro l'invasore giapponese. E come tutto questo abbia spinto Yu Zhan'ao a diventare assassino ed eroe, brigante e guerriero coraggioso, sempre in lotta contro tutto e tutti. Si troverà in tempi diversi a dover fronteggiare le insidie dell'autorità costituita, nelle vesti dell'astuto capo distretto Cao Mengjiu, a combattere la crudeltà degli spietati stranieri venuti da una terra lontana per portare violenza ed oppressione, ed a destreggiarsi in mezzo alle non meno insidiose formazioni di combattenti comunisti e nazionalisti, in lotta perenne tra loro non meno che contro il comune invasore. E tra storie di amore e di morte violenta, rituali magici e spiriti vendicativi, tra bande di cani feroci e uomini ridotti ad una vita spesso altrettanto misera e disperata, la storia giunge fino ai tempi recenti, quando il sorgo ha dovuto lasciar posto a varietà di culture ibride, segno di una vita che si è contaminata, allontanandosi dalle miserie ma anche dalla grandezza di un passato divenuto mito, ormai solo ricordo per vecchi dagli occhi troppo simili a quelli dei conigli. |
2. Stendhal, Il Rosso e il Nero , 1830
Trama:
Julien Sorel è un giovane ambizioso, figlio del proprietario di una segheria. Dotato per le lettere latine e la teologia, studia sotto la tutela del curato Chélan della parrocchia di Verrières, piccola cittadina della Franca Contea (che l'autore dichiara di avere inventato appositamente). È un fervente ammiratore di Napoleone Bonaparte. Grazie ad un atteggiamento amorale riesce a soddisfare la sua sete di ascesa sociale.
Diventa precettore in casa di Monsieur Rênal, sindaco conservatore della cittadina. La sua ambizione lo spinge a conquistare la moglie di questo, Madame de Rênal, di cui però si innamora. Iniziano a spargersi delle voci nel paese e Rênal riceve una lettera anonima che lo informa dell'infedeltà della moglie. Julien decide allora di partire per Besançon e di entrare in seminario.
In seminario Julien riesce a farsi potenti amicizie. Alla fine viene assunto come segretario in casa del marchese de la Mole di cui attira ben presto le simpatie. In casa, a Parigi, conduce una vita mondana. La figlia del marchese, Mathilde, s'innamora di Julien. È però combattuta tra l'amore e il conservare una posizione sociale. Anche Julien si innamora e, grazie ad un astuto piano, riesce a farla capitolare.
Mathilde informa suo padre della sua intenzione di sposare Julien perché sa che aspetta un figlio. Il marchese sospetta che Julien sia un cacciatore di dote; ciò nonostante gli conferisce un titolo e una rendita. Quando il matrimonio sta per essere celebrato arriva però una lettera di Madame de Rênal la quale informa il marchese che Julien l'ha ingannata e che è in realtà un truffatore. La lettera è stata dettata dal nuovo curato di Verrières, ma il marchese de la Mole ci crede.
Julien, che vede tutti i suoi sogni e le sue speranze distrutte, va a Verrières, raggiunge Madame de Rênal in chiesa e la ferisce con un colpo di pistola. Viene imprigionato e condannato alla ghigliottina nonostante tutti gli intrighi architettati da Mathilde e l'affetto di Madame de Rênal che è sopravvissuta e che, colta dai rimorsi, lo perdona. Alla sua morte Mathilde recupera la sua testa e, prima di seppellirla, la bacia, emulando la vicenda eroica e romantica del suo avo Bonifazio De La Mole e della sua amante, da lei idolatrati. Madame de Rênal muore invece di disperazione tre giorni dopo.
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3. Paulo Cohelo, Undici minuti, 2003
Trama:
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4. Primo Levi, Se questo é un uomo, 1947
Trama:
Se questo è un uomo racconta la storia di Primo Levi, prigioniero per circa un anno a Auschwitz, prima della liberazione; in queste pagine l’autore ci racconta la disumana e disumanizzante vita nel campo: umiliazioni, offese, distruzione fisica e psicologica.
Fulcro del libro non è tanto l’orrore della deportazione, delle baracche e delle camere a gas, quanto l’abbrutimento dell’uomo, la sua identità limitata a un numero, la sua riduzione ad animale, per cui esiste solo l’istinto alla sopravvivenza e, quando anche questo viene meno, si riduce ad un’ombra consumata.
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Trama:
XVII, in una Boston puritana dalla mentalità poco disposta al perdono; qui vive Hester, che all’inizio della vicenda ci viene mostrata su un patibolo, davanti all’intera città, con una A scarlatta, la A di adultera, cucita sul petto. Hester è infatti una donna che ha preceduto il marito nel Massachusetts e che qui ha avuto una figlia, Pearl, da una relazione illegittima.Hester si rifiuta di rivelare il nome del padre della bambina, che si tratta del reverendo Dimmesdale, un uomo molto rispettato in città, che però si tormenta per quello che ha fatto, considerandosi un ipocrita in quanto predica contro il peccato ma è stato lui il primo a peccare.
Una ricerca che dura sette anni e che porta a una tragica conclusione. |
Su "Se questo è un uomo" non potrei essere più d'accordo.
RispondiEliminaIl Rosso e il Nero vorrei leggerlo, così come tanti altri classici
Se questo è un uomo, Undici minuti sono letture bellissime
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