Editore:Fazi Editore
Prezzo cartaceo : € 19,00
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 262
Genere: Romanzo
In una prospera cittadina inglese a inizio Novecento, un grande istituto femminile è diretto da Josephine Napier, un generale ingioiellato: alta e austera, un viso regale, «vestita e pettinata in modo da esibire i suoi anni, anziché nasconderli». Impeccabile in ogni gesto e in ogni parola, è il punto di riferimento imprescindibile per tutti, le studentesse, il corpo docente e i suoi familiari: il marito Simon, oscurato dalla personalità della moglie, il figliastro Gabriel, il fratello Jonathan, vedovo calato nel ruolo dell’anziano zio e amante segreto ma non troppo di Felix Bacon, giovane sfaccendato. Al gruppo si unisce presto Elizabeth, una vecchia conoscenza di Josephine che viene assunta come governante e porta con sé la figlia Ruth. Le giornate sono scandite da una serie di rituali obbligati e da dialoghi in cui si dice tutto e niente, botta e risposta infiocchettati che in realtà nascondono universi interi. Finché un tragico evento inaspettato fa precipitare ogni cosa, dando vita a una reazione a catena che sconvolgerà le vite di tutti e porterà a galla il lato oscuro di ognuno. Nessuno è chi dice di essere, e dietro alla spessa patina del codice vittoriano si nascondono segreti celati per intere esistenze. Verranno fuori tutti, uno dopo l’altro.
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Josephine Napier è la direttrice di un istituto femminile che ha tirato personalmente su con le sue mani investendoci soldi e tempo. L'intero corpo docenti è stato scelto personalmente da lei, capace a suo dire di cogliere le sfumature dell'animo di ogni persona, ed unisce sia donne che uomini. In questo microcosmo, spaccato di un'Inghilterra di inizio Novecento, ruotano le vite di molti personaggio variopinti: il marito di Josephine, Simon, un uomo bidimensionale totalmente oscurato dal carattere predominante della moglie, il figlio adottivo Gabriel, un ragazzo acerbo che si lagna della sua nullafacenza senza aver l'ardire di osare a cambiare, la sua amica/nemica Elizabeth ed ex rivale in amore insieme alla figlia Ruth. Il libro è quasi un'opera teatrale: sono pochi gli spazi dedicati alla narrazione in prosa, Ivy Compton-Burrett ricopre il lettore di dialoghi fatti per lo più di parole di circostanza e di egoismo mascherato da perbenismo, partendo proprio dalla direttrice e fulcro dell'intera vicenda. Nulla passa inosservato, tutto deve essere vagliato ed approvato anche solo con un cenno della testa da Josephine, che magnanima concede sempre. Ho trovato interessante la lettura di questo romanzo assolutamente originale, una denuncia della società vittoriana e della sue
falsità che alla fine riescono comunque a venire a galla. La scelta dell'autrice di lasciare tutto in mano ai dialoghi mette il lettore nella posizione di ricreare nella propria mente lo scenario delle discussioni e di sentirsi parte di quel mondo in maniera attiva. La Fazi editore ormai da qualche anno ha puntato molto sulla riscoperta di autrici ed autori dei primi del Novecento dando modo ai lettori di apprezzarne i romanzi che li hanno resi grandi, anche questa volta hanno centrato il loro obiettivo Ivy Compton-Burrett entra di diritto nella mia lista preferiti insieme ad Elizabeth von Arnim. Assolutamente consigliato.
Durata totale della lettura: tre giorni e mezzo
Bevanda consigliata: Tè al melone
Età di lettura consigliata: da 16 anni
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