di Blue Jeans Editore: DeA Planeta Libri Prezzo cartaceo: 18,00 € (in promozione a 15.90€) Prezzo ebook: 1,99 € Pagine: 540 Una mattina di maggio Aurora Ríos viene trovata morta nella palestra della scuola. Qualcuno le ha inflitto un colpo fortissimo sulla testa e ha abbandonato vicino al corpo martoriato uno strano indizio: una bussola. È forse questo il primo momento in cui i compagni si accorgono veramente di Aurora, la “ragazza invisibile”. A diciassette anni, Aurora non ha amici, né una famiglia che voglia occuparsi di lei. La sua morte fa chiasso, forse troppo, finché tutti ammutoliscono. Perché all’improvviso tutti a scuola vengono sospettati per il delitto. Ma chi è il vero responsabile di quello che è successo? Julia Plaza è ossessionata da questa domanda. Compagna di classe di Aurora, Julia ha un’intelligenza straordinaria e una memoria prodigiosa, ed è in grado di realizzare un cubo di Rubik in meno di cinquanta secondi. Così, quasi per gioco, e con l’aiuto del suo migliore amico Emilio, inizia a indagare sul delitto. Ma il gioco si trasforma rapidamente in un vortice da cui Julia non può più uscire: perché niente è come sembra e l’assassino della bussola potrebbe essere proprio accanto a lei. |
La ragazza invisibile è un giallo spagnolo approdato da poco nelle librerie italiane grazie alla DeA Planet Libri. Si tratta del primo volume di una trilogia che l'autore Blue Jeans (tranquilli, è uno pseudonimo! L'autore si è ispirato ad una canzone degli Sqeezer per sceglierlo) ha deciso di dedicare ben tre libri a raccontare le vicende di Julia Plaza.
Ma andiamo con ordine.
La ragazza invisibile di cui parla il titolo è Aurora Rios, una ragazza che frequenta lo stesso liceo di Julia, la protagonista. Julia e Aurora non si conoscono molto, hanno fatto un paio di lavori di gruppo assieme ma poi bon, basta, finita lì. Ad essere sinceri, Aurora non ha molti amici. Un tempo aveva legato con Emilio, un ragazzo dai capelli tinti di blu che ora è il migliore amico di Julia, ma per il resto ha ben pochi contatti con i suoi coetanei. Lei è una ragazza invisibile, di cui tutti hanno sparlato al tempo in cui la sua famiglia era al centro dei pettegolezzi del paese, ma che nessuno conosce davvero. Lei tiene tutti a distanza. E quando scompare nel nulla nessuno sa dove cercarla, perché non ha amici o persone che conosce abbastanza bene da poter pensare che sia andata da loro a passare la notte.
Ma poi Aurora viene ritrovata.
Negli spogliatoi della palestra.
Morta.
Accanto a lei, una bussola
E la tranquillità della cittadina viene scossa da questo delitto. I compagni di scuola la piangono (con una certa dose di ipocrisia, devo aggiungere cinicamente io), le tv si mettono a parlare del delitto - perché fa audience parlare dell'"assassino della bussola", considerato inoltre la giovane età della sua vittima - e tutti in paese si impicciano a modo loro, cercando di sapere di più su chi abbia potuto commettere un tale delitto.
Però Julia Plaza se ne occupa un po' più degli altri. Sarà perché suo padre è poliziotto, sarà che sua madre è anatomopatologa, sarà che avere entrambi i suoi genitori che sono stati incaricati di lavorare sul caso, sarà che trovarsi in giro per casa i fascicoli dedicati al caso non aiuta a smettere di pensarci, ma Julia si immerge fino al collo in questa indagine. Lei è una piccola Sherlock Holmes, decisamente più intelligente della media (sa risolvere il cubo di Rubik in tempi record, giusto per capirci) ed assieme ad Emilio si mette a cercare di risolvere questo mistero. Che però è più complesso di quello che appare inizialmente.
Già, perché una serie di avvenimenti (che ovviamente non vi racconto, altrimenti vi farei troppi spoiler) infittiscono alquanto il mistero, perché se da un lato tutti potrebbero essere colpevoli, dall'altro gli indizi che appaiono sono più complessi di un puzzle della luna da mille mezzi. Ma questo romanzo è più di un bel giallo: si parla anche di temi quali il bullismo, l'orientamento sessuale, il rapporto genitori-figli e sì, c'è anche qualche dramma adolescenziale qua e là (che ci sta, vista l'età dei protagonisti!). Una lettura piacevole ed accattivante, capace di farsi apprezzare anche da un pubblico un po' più adulto rispetto all'età dei protagonisti.
Ma andiamo con ordine.
La ragazza invisibile di cui parla il titolo è Aurora Rios, una ragazza che frequenta lo stesso liceo di Julia, la protagonista. Julia e Aurora non si conoscono molto, hanno fatto un paio di lavori di gruppo assieme ma poi bon, basta, finita lì. Ad essere sinceri, Aurora non ha molti amici. Un tempo aveva legato con Emilio, un ragazzo dai capelli tinti di blu che ora è il migliore amico di Julia, ma per il resto ha ben pochi contatti con i suoi coetanei. Lei è una ragazza invisibile, di cui tutti hanno sparlato al tempo in cui la sua famiglia era al centro dei pettegolezzi del paese, ma che nessuno conosce davvero. Lei tiene tutti a distanza. E quando scompare nel nulla nessuno sa dove cercarla, perché non ha amici o persone che conosce abbastanza bene da poter pensare che sia andata da loro a passare la notte.
Ma poi Aurora viene ritrovata.
Negli spogliatoi della palestra.
Morta.
Accanto a lei, una bussola
E la tranquillità della cittadina viene scossa da questo delitto. I compagni di scuola la piangono (con una certa dose di ipocrisia, devo aggiungere cinicamente io), le tv si mettono a parlare del delitto - perché fa audience parlare dell'"assassino della bussola", considerato inoltre la giovane età della sua vittima - e tutti in paese si impicciano a modo loro, cercando di sapere di più su chi abbia potuto commettere un tale delitto.
Però Julia Plaza se ne occupa un po' più degli altri. Sarà perché suo padre è poliziotto, sarà che sua madre è anatomopatologa, sarà che avere entrambi i suoi genitori che sono stati incaricati di lavorare sul caso, sarà che trovarsi in giro per casa i fascicoli dedicati al caso non aiuta a smettere di pensarci, ma Julia si immerge fino al collo in questa indagine. Lei è una piccola Sherlock Holmes, decisamente più intelligente della media (sa risolvere il cubo di Rubik in tempi record, giusto per capirci) ed assieme ad Emilio si mette a cercare di risolvere questo mistero. Che però è più complesso di quello che appare inizialmente.
Già, perché una serie di avvenimenti (che ovviamente non vi racconto, altrimenti vi farei troppi spoiler) infittiscono alquanto il mistero, perché se da un lato tutti potrebbero essere colpevoli, dall'altro gli indizi che appaiono sono più complessi di un puzzle della luna da mille mezzi. Ma questo romanzo è più di un bel giallo: si parla anche di temi quali il bullismo, l'orientamento sessuale, il rapporto genitori-figli e sì, c'è anche qualche dramma adolescenziale qua e là (che ci sta, vista l'età dei protagonisti!). Una lettura piacevole ed accattivante, capace di farsi apprezzare anche da un pubblico un po' più adulto rispetto all'età dei protagonisti.
Durata totale della lettura: Sei giorni
Bevanda consigliata: Tisana alla melissa
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Blue Jeans
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