di Madeline Miller Editore: Sonzogno Prezzo Cartaceo: € 19,00 Pagine: 411 Titolo originale: Circe
Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull’isola di Eea, non si perde d’animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l’ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l’astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell’Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov’è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare. Poggiando su una solida conoscenza delle fonti e su una profonda comprensione dello spirito greco, Madeline Miller fa rivivere una delle figure più conturbanti del mito e ci regala uno sguardo originale sulle grandi storie dell’antichità.
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Chi è davvero Circe? Io l'ho iniziata a conoscere a scuola, studiando l'Odissea e un po' come tutti i personaggi femminili che ne fanno parte, anche Circe ha conquistato da subito la mia attenzione e rileggere la storia che Madeline Miller ha scritto per noi, mi ha reso Circe ancora più reale. Seguiamo la sua vita dalla nascita e approfondiamo la conoscenza di tutti gli dei e creature mitologiche che la circondano. Con i suoi occhi li vediamo svestiti di quell'aura divina che tutti inneggiano e adorano, sono personaggi reali, spietati, così potenti da spaventare, da bruciare, come Elios, il padre di Circe. Fin da subito notiamo che Circe non è come la maggioranza delle divinità, lei sembra non avere poteri unici, non spicca per doti indescrivibili e ha sempre occupato il suo solito spazio ai piedi del padre diventando quasi invisibile. Ma la personalità di questo personaggio non è fatta per essere contenuta. Presto la vera Circe esce fuori e nonostante la solenne punizione dell'esilio nell'isola di Eea, lontano da casa, non demorde e riesce a costruirsi un suo equilibrio che però è destinato ad essere interrotto dall'entrata in scena di diversi imprevisti. Creature, dei, umani, scelte difficili, la sua vita è costellata di incontri e di emozioni forti diverse, Circe è una donna di passioni e sensibile ed entrare in empatia con lei ci costa davvero poco, nel suo mondo antico e variegato mi ci sono trovata proprio bene e difficilmente me ne sono allontanata. Questo libro non annoia mai, è una rivisitazione attentamente studiata e decisamente ben elaborata e mi sento di consigliarlo vivamente. Mi piacerebbe davvero leggere tante altre storie simili e recupererò "La canzone di Achille" sempre della stessa autrice.
Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Tè alla ciliegia
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
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