La vittima silenziosadi Caroline MitchellEditore: Newton Compton Prezzo Cartaceo: € 9,00 Pagine: 352 Titolo originale: Silent Victim |
La chiave di questo romanzo è il controllo psicologico.
Emma, la protagonista quindicenne, vittima delle circostanze e di un’infanzia difficile, cade soggiogata dal suo professore di arte, Luke, un uomo meschino che, con diversi stratagemmi, la corteggia e la lusinga fino a “possederla” (citando le sue parole) in senso fisico, ma soprattutto psicologico: Emma è completamente piegata al suo volere e farebbe di tutto pur di non perdere il suo amore.
A distanza di anni, La nostra protagonista crede di avere seppellito il suo passato insieme al corpo di Luke, ucciso da lei per autodifesa, ma il meccanismo distorto di dipendenza dal mostro/amato si innesca nuovamente non appena il passato torna a galla.
Il libro descrive in maniera chiara come dinamiche di questo genere giocano in maniera decisa e allo stesso tempo subdola nei confronti delle persone che ne sono vittime, creando situazioni dalle quali spesso non riescono a venir fuori per anni.
Nonostante la sua vita sia apparentemente normale e felice, Emma riporta anche i segni delle violenze psicologiche subite anni prima: problemi di alimentazione ansia e paura di non riuscire a proteggere le persone che ama guidano le sue azioni quotidianamente.
La punta di forte di questo romanzo rimane nel fatto che per buona parte del racconto, il lettore è convinto che Emma sia realmente pazza e che si sia inventata tutto: il lettore altro non è che parte della stessa società che giudica i più deboli li emargina e li reputa i soli colpevoli di fronte a situazioni di sfruttamento e violenza.
Dal punto di vista della narrazione, avrei preferito che alcune vicende fossero narrate più ampiamente: sembra quasi che l’autore abbia fretta di concludere la vicenda svelando a tutto il mondo il vero mostro cattivo.
Durata totale della lettura: Cinque giorni
Emma, la protagonista quindicenne, vittima delle circostanze e di un’infanzia difficile, cade soggiogata dal suo professore di arte, Luke, un uomo meschino che, con diversi stratagemmi, la corteggia e la lusinga fino a “possederla” (citando le sue parole) in senso fisico, ma soprattutto psicologico: Emma è completamente piegata al suo volere e farebbe di tutto pur di non perdere il suo amore.
A distanza di anni, La nostra protagonista crede di avere seppellito il suo passato insieme al corpo di Luke, ucciso da lei per autodifesa, ma il meccanismo distorto di dipendenza dal mostro/amato si innesca nuovamente non appena il passato torna a galla.
Il libro descrive in maniera chiara come dinamiche di questo genere giocano in maniera decisa e allo stesso tempo subdola nei confronti delle persone che ne sono vittime, creando situazioni dalle quali spesso non riescono a venir fuori per anni.
Nonostante la sua vita sia apparentemente normale e felice, Emma riporta anche i segni delle violenze psicologiche subite anni prima: problemi di alimentazione ansia e paura di non riuscire a proteggere le persone che ama guidano le sue azioni quotidianamente.
La punta di forte di questo romanzo rimane nel fatto che per buona parte del racconto, il lettore è convinto che Emma sia realmente pazza e che si sia inventata tutto: il lettore altro non è che parte della stessa società che giudica i più deboli li emargina e li reputa i soli colpevoli di fronte a situazioni di sfruttamento e violenza.
Dal punto di vista della narrazione, avrei preferito che alcune vicende fossero narrate più ampiamente: sembra quasi che l’autore abbia fretta di concludere la vicenda svelando a tutto il mondo il vero mostro cattivo.
Durata totale della lettura: Cinque giorni
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sono sempre molto incuriosita dai thriller e questa storia sembra davvero niente male! L'aspetto psicologico credo giochi un grande ruolo in romanzi come questo. Lo terrò senza dubbio in considerazione :)
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