Oggi abbiamo l'onore di inziare un blogtour speciale, il nuovo romanzo di Monica Hesse edito Piemme, ci fa emozionare con la storia di Haruko e Margot e di conseguenza delle loro famiglie rinchiuse nel campo di Crystal City durante la Seconda Guerra Mondiale.
di Monica Hesse Editore: Edizioni Piemme Prezzo Cartaceo: € 16 Pagine: 304 Titolo originale: The War Outside L'immagine, controsole, è di una ragazzina dai capelli biondi, seduta su un muretto, intenta a scrivere sul suo diario. È la prima volta che Haruko vede Margot: il muretto è quello del campo di internamento di Crystal City, Texas.
È il 1944 e a Crystal City ci sono famiglie giapponesi e tedesche, strappate al loro sogno americano per diventare prigioniere a casa propria, in nome della guerra che si sta combattendo molto lontano. Margot scrive tutto sul suo taccuino, anche quel primo incontro con Haruko.
Non sa che ben presto, tra lei, di famiglia tedesca, e quella ragazzina giapponese appena arrivata, nascerà un'amicizia segreta, profonda e viscerale. Sono l'una l'opposto dell'altra, ma c'è una cosa che hanno in comune: il campo. Quel luogo senza aria che le sta cambiando profondamente. E quando Margot si troverà alle prese con un segreto che non può raccontare neanche ad Haruko, si vedrà costretta a compiere la scelta più difficile. E lo farà solo in nome dell'amicizia: perché il legame tra Margot e Haruko è più forte dell'orrore e dell'odio dei grandi.
Un romanzo che si legge con gli occhi umidi di commozione, che illumina un momento sconosciuto della Seconda guerra mondiale e al tempo stesso racconta di una straordinaria amicizia. Insegnandoci che la libertà ha lo stesso nome, in ogni lingua del mondo.
|
Haruko e Margot
Per tutti quanti è difficile essere capiti e trovare degli amici, soprattutto quando ci si ritiene diversi dagli altri. Per Haruko e Margot succede proprio così.
Nessuno della propria famiglia o delle loro scuole sembra capirle, finché non si incontrano e si notano immediatamente a vicenda. Entrambe vivono la stessa devastante situazione, imprigionate nel campo di Crystal City, certo con cibo, vestiti e scuole ma sempre circondate da un recinto e guardie armate. Chissà cosa spinge Margot a tenere i fiori che cadono dal cappello della signora Tanaka al loro arrivo al campo, per poi restituirli alla figlia quando se la trova seduta di fianco alla scuola federale. Questo scatena un interesse in Haruko, confermato poi quando Margot la aiuta a salvarsi dalla tempesta di sabbia.
Le ragazze non se ne accorgono ma sono molto simili: entrambe hanno difficoltà ad aprirsi fino al punto di sembrare scontrose, entrambe hanno delle difficoltà con la propria famiglia e soprattutto con i loro padri. Entrambe sono estremamente infelici e arrabbiate. Questo le fa legare ancora di più, nessuna delle due riesce a fare amicizia e a parlare di sé ma la voglia di conoscere e farsi conoscere é piú forte di tutto il resto. La loro unione è quasi la più improbabile possibile, una è tedesca-americana figlio di un nazista, o almeno un simpatizzante, l'altra è giappo-americana con un fratello in guerra.
All'inizio del romanzo non avevo fatto troppa attenzione all'età delle ragazze ed ero convinta fossero piccole, ma andando avanti, ascoltando i loro ragionamenti e pensieri e soprattutto la loro dedizione alle loro famiglie, si capisce che sono più grandi.
La descrizione del processo in cui le due ragazze diventano più legate e iniziano ad aprirsi l'una con l'altra e spingono l'altra a superare i propri limiti, è descritto con dolcezza e sensibilità. Il bisogno di vedere l'altra, parlarle e farsi conoscere cresce in noi in contemporanea. Questo affetto nascosto a tutti continua a crescere fino a diventare amore. Ora, il romanzo lascia la decisione a noi, possiamo decidere di vederci una storia d'amore repressa e vincolata oppure un'amicizia fortissima per la quale si farebbe di tutto. Io ho deciso per la prima, perché penso che l'interesse tra le ragazze non sia solo platonico, ma questo non cambia niente. Margot è talmente affezionata o innamorata di Haruko, che compie il gesto più difficile per lei, che non voglio dirvi per non rovinarvi il finale. Vi aggiungo solo che il finale lascia senza parole, che vi farà credere nell'amore e al fatto che alle volte sarebbe meglio vedere le cose da tutti i punti di vista prima di giudicare.
Mi dispiace solo che l'autrice abbia deciso di non andare più a fondo con la loro storia, con i loro incontri giornalieri, mi sarebbe piaciuto sapere di più della vita di ogni giorno nel campo e l'evoluzione della loro relazione. Quindi ora sta a noi immaginare cosa succede dopo!
|
"Ma era anche solo un momento.
Come si può pretendere che io prenda decisioni che riguardano
la mia vita intera, sulla base di un unico momento?
Per una persona che conosco da meno di un mese?
Per un sentimento così rapido e così forte,
che quasi non riesco nemmeno a descrivere?".
Come si può pretendere che io prenda decisioni che riguardano
la mia vita intera, sulla base di un unico momento?
Per una persona che conosco da meno di un mese?
Per un sentimento così rapido e così forte,
che quasi non riesco nemmeno a descrivere?".
Questa è solo la prima tappa di questo blog tour, non dimenticate di seguire le prossime tappe, qui sotto potete trovare il calendario.
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta e condividi con noi la tua opinione!