Un paradiso da morire di Anthony Bourdain Editore: Rizzoli Prezzo edizione cartacea: € 19,00 Pagine: 320 Titolo originale: Gone bamboo Finalmente, dopo anni di duro lavoro, il sicario di professione Henry Denard pianta baracca e burattini e, assieme alla seducente moglie Frances, decide di abbracciare uno stile di vita rilassato e gaudente. E proprio nel bel mezzo del mar dei Caraibi, sull’isoletta di Saint-Martin, trova una vita pigra, fatta di sole e spiagge bianche, tanti cocktail e buon sesso. Purtroppo per Henry e Frances, però, il buen retiro termina quando sull’isola sbarca l’ultima persona che vorrebbero rivedere: il boss mafioso Charles “Charlie Wagons” Iannello, ultimo incarico di Henry nonché macchia enorme nel suo curriculum altrimenti impeccabile. Con il mandante dell’omicidio infuriato per il fallimento del piano, e la vittima designata a pochi passi dal loro bungalow, guardata a vista dagli agenti dell’FBI, la vita annaffiata di rum e sole della coppia comincia a complicarsi. Possibile che, per evitare l’imminente vendetta del mandante e continuare a godersi in pace i loro cocktail sotto le foglie di palma, i due debbano farsi amico proprio l’uomo che Henry ha provato a freddare?Un paradiso da morire ci concede una breve fuga ai tropici colma di pigrizia, vizi e venalità, ma con tutta l’emozione e la suspense di una black comedy. Cultore del cibo in tutte le sue declinazioni e divulgatore di fama mondiale, con questo crime dissacrante Anthony Bourdain si è dimostrato capace di soddisfare anche i palati più esigenti. |
Lo confesso, sono una fan di Anthony
Bourdain. Ho letto tutti i suoi libri. Da “Kitchen confidential”, che lo ha
reso famoso (e a ragione, consiglio a tutti quanti di leggerlo), passando per “Il viaggio di un cuoco”, un libro che mi
ha tenuta incollata alle pagine e mi ha fatto scoprire le cucine del mondo, quelle
vere. Arrivando a “Un osso in gola”, i cui personaggi Tommy Pagano e la
compagna Tracy hanno una parte in questo libro, anche se in secondo piano, nella storia.
Una storia un po’ insolita per
Bourdain, infatti non è incentrata sulla cucina e non parla (solo) di cibo.
I protagonisti sono
Henry e la moglie Frances, “ritirati” su un’isola ai Caraibi,
lasciandosi alle spalle un passato da sicari e una vita sempre sul filo del
rasoio.
Un paradiso, appunto, fatto di sole, spiagge, cocktail e sesso.
Ma proprio quando questo fantastico
sogno si è realizzato arriva un amaro risveglio. Infatti, sull’isola
paradisiaca, viene mandato sotto protezione un boss mafioso (tra l’altro in
lingua originale la parola “boss” diventa “capo” in italiano), Charlie
“Wagons”. E, guarda caso, Charlie è stato l’unico insuccesso nella carriera di
sicario di Henry. Forse l’ultima persona al mondo che avrebbe voluto trovarsi
tra i piedi nel suo paradiso caraibico.
Ma la cosa assurda è che proprio
Henry e Frances vengono coinvolti per
proteggerlo! Una black commedy molto divertente da leggere, nella quale i
personaggi diventano dei compagni di viaggio in un’avventura alla James Bond dove,
però, di Bond ce ne sono 2, anche se non hanno tutti quei gadget che di solito
lo 007 tira fuori dal cappello per salvarsi.
È molto divertente da leggere,
magari spaparanzati su un divano o, se ne avete l’opportunità, su una bella
spiaggia, così, per immedesimarvi nel paradiso caraibico dove si svolge la
storia. Del resto lo dichiara anche lo stesso Bourdain nella sua introduzione: “(…) Volevo
scrivere un libro da spiaggia con un che di sociopatico; (…) Non so se ci sia
riuscito o meno, però, non lo so.”
A me è piaciuto molto, mi sono divertita e
ve lo consiglio caldamente.
Durata totale della lettura: 5 giorni
Formato consigliato: cartacea
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
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