di Saverio Tommasi Editore: Sperling & Kupfer Prezzo Cartaceo: € 16,90 Pagine: 220
Capita di rado di rendersi conto dell'ultima volta in cui si fa qualcosa. L'ultimo gelato dell'estate, l'ultimo abbraccio a un amico che poi muore o parte, l'ultima canzone che poi la serata finisce. Quando ancora vedeva le rondini volare in cielo a primavera, Filadelfia non sapeva che sarebbero state le ultime. Poi più niente. E neanche libellule, lumache, pesci nel fiume. Perché il mondo si era fatto grigio e sporco.
Filadelfia ha sedici anni. Altissima, magra, cento soprannomi che le hanno rifilato i bulli della scuola, si è appena trasferita in una nuova città, in cerca di altri colori e di giorni meno difficili.
Perché, nonostante tutto, ci prova a sognare più forte. È così che le ha insegnato suo nonno, che sa tante cose e sembra venuto, più che da un'altra epoca, da un altro pianeta. Lui, questo mondo in cui non ci si saluta più per risparmiare sulle parole e si ringhia davanti a una tastiera, non lo riconosce più. E non si dà pace per quegli alberi spogli e quel fiume logoro per gli scarichi della fabbrica di Ilvo, il principale imprenditore della zona.
Il giorno in cui il nonno sparisce, tocca a Filadelfia mettersi alla sua ricerca. E si troverà a fare molto più di questo. Si batterà per salvare tutto ciò in cui crede, senza sapere se ce la farà, ma non avendo altra scelta che provarci.
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Questo romanzo mi è piaciuto moltissimo, è il racconto di Filadelfia una ragazza altissima, con un cuore grande; ma spesso sottoposta a bullismo, peraltro del tutto ingiusto. Ho adorato il rapporto che la ragazza ha con il nonno, in particolar modo i consigli che lo stesso le rilascia ogni volta, ad esempio contro lo stesso ingiusto bullismo: quando si viene presi in giro, meglio sognare più forte ancora. Alla base di tutto, l’importanza del rispetto, è un dono prezioso, non può essere elargito a chiunque. Divertente il fatto che Filadelfia, viene definita all’interno del romanzo, come una delle più grandi pensatrici di parolacce del mondo. Non le diceva per un misto di educazione e timidezza, ma ne pensava tantissime. Filadelfia, nonno Esterino (che aveva sempre una risposta pronta, e pareva essere venuto da un altro pianeta), assieme alla mamma ed ad una gatta Diva di nome e di fatto; si trasferiranno in una cittadina ove la principale azienda produttrice provoca tanti soldi, quanti danni di salute ai cittadini della località ove è situata. Uno dei messaggi chiave di questo libro, che a parer mio è adatto sia ai più grandi, che ai più piccoli; è senza ombra di dubbio, quello che le cose più belle della nostra vita sono quasi sempre nate prima di noi, e dureranno più di noi (come l’ambiente naturale che ci circonda). Se non le curi, possono scomparire, o cambiare così tanto da non riconoscerle più, come un buon odore a cui non cambi mai l’aria. Un’avventura straordinaria, che porterà la piccola, grande Filadelfia, a scontrarsi con i “potenti” della nuova cittadina, per ritrovare il nonno, e salvare il villaggio. Bellissima lettura, autore di tutto rispetto.
Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Caffè e ginseng.
Formato consigliato: Ebook
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