Dolci piccole bugie di Caz Frears Editore: Newton Compton Prezzo Cartaceo: € 12,90 Pagine: 384 Titolo originale: Sweet little lies
Cat ha ventisei anni ed è diventata una detective della polizia. Per riuscirci ha dovuto fare i conti con il suo passato, anche se non ha sconfitto tutti i fantasmi che la tormentano. Quando viene incaricata di raggiungere una scena del crimine non troppo distante dal pub di suo padre, non ha idea di quello che la aspetta. Il corpo è quello di Alice Lapaine, una giovane casalinga, e presenta segni di strangolamento. I sospetti si concentrano subito sul marito di Alice, fino a che Cat non riceve una strana telefonata che collega la vittima a Maryanne Doyle, un’adolescente scomparsa diciotto anni prima. La chiamata riapre antiche ferite per Cat: lei e la sua famiglia incontrarono Maryanne durante una vacanza, poco prima che sparisse. Anche se Cat era ancora una bambina, ricorda perfettamente che suo padre mentì durante gli interrogatori, quando negò di aver avuto a che fare con la ragazza. Potrebbe essere coinvolto nell’omicidio? Determinata a scoprire la verità, Cat si lancia in un’indagine che potrebbe riportare a galla antiche ferite.
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Questo è uno dei primi romanzo polizieschi procedurali che ho avuto il piacere di leggere.
Molto interessanti gli incontri tra i poliziotti, il ruolo che ognuno di loro gioca sia nell'indagine che nel rapporto tra colleghi. La trama è intrigante e da subito siamo dalla parte di Cat e cerchiamo nelle pagine la risposta ai suoi dubbi che sono diventati anche i nostri. Se pensate di aver capito tutto ad un certo punto del libro, beh vi aspettano parecchie sorprese davvero incredibili!
Seguiamo tutta la vicenda dagli occhi della 26enne londinese Cat, detective della omicidi con enormi scheletri nel suo passato. Questi scheletri sono al centro del romanzo, alle volte si trasformano in soli dubbi e altre in vere e proprie accuse. Cat e i suoi colleghi stanno brancolando nel buio nelle indagini sulla morte di Alice, ma i colpi di scena non mancano, soprattutto verso il finale. Pare che Alice sia in realtà Maryanne Doyle con la quale sia cat che la sua famiglia hanno avuto qualhe collegamento in passato.
Cat ne esce come un detective forse poco esperto ma soprattutto estremamente combattuto tra la cosa giusta da fare e il coprire il proprio passato.
Il suo senso di colpa è uno dei fili conduttori della direzione delle sue ricerche e di tutt il romanzo, assieme alla difficoltà di capire di chi fidarsi. I colleghi sono completamente all'oscuro dei suoi collegamenti tra Cat e gli incriminati.
Il romanzo è scorrevole anche se mi è sembrato ci volesse più del normale per finirlo, non è il tipo di poliziesco che lascia senza fiato e che fa girare una pagina dopo l'altra ma non per questo l'ho trovato meno avvincente. Il personaggio principale è elaborato e ne conosciamo ogni aspetto dell'inconscio e dell'animo nero, le difficoltà con la famiglia e i piú sordidi pensieri. Molto interessanti gli incontri tra i poliziotti, il ruolo che ognuno di loro gioca sia nell'indagine che nel rapporto tra colleghi. La trama è intrigante e da subito siamo dalla parte di Cat e cerchiamo nelle pagine la risposta ai suoi dubbi che sono diventati anche i nostri. Se pensate di aver capito tutto ad un certo punto del libro, beh vi aspettano parecchie sorprese davvero incredibili!
Bevanda consigliata: Caffè alla nocciola
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
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