di Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Prezzo cartaceo: 18,60 €
Pagine: 304
Alice Allevi, finalmente specialista in Medicina legale, ha dovuto affrontare scelte difficili sia sul piano professionale che su quello sentimentale. Dopo un lungo e burrascoso corteggiamento, sembrava che tra lei e Claudio Conforti, l'affascinante e imprevedibile medico legale con il quale ha condiviso ogni disavventura dai tempi della specializzazione, fosse nato qualcosa. Per un attimo, Alice ha creduto finalmente di aver raggiunto un periodo di serenità, almeno al di fuori dell'Istituto di Medicina legale. Ma in un momento di smarrimento sentimentale chiede un trasferimento. E lo ottiene: a Domodossola. Per sua fortuna, o suo malgrado, Alice non avrà molto tempo per indugiare sul proprio destino, perché subito un nuovo caso la travolge. Durante quella che credeva essere un'autopsia di routine, Alice ritrova un diamante nello stomaco del cadavere. Una pietra di notevole caratura e valore, ma anche una prova materiale importante per il caso. Per questo, Alice si premura di convocare un ufficiale giudiziario a cui consegnarlo in custodia. L'ufficiale che si presenta da lei è un uomo distinto ed elegante, dai modi cortesi ed impeccabili, e Alice non esita ad affidargli il diamante. Ed è a quel punto che il fantomatico ufficiale sparisce nel nulla e i guai per Alice iniziano a farsi enormi... |
Alice, cara Alice... ma quanto ci sei mancata?
Di personaggi come te, nel panorama letterario italiano, ce ne sono ben pochi. Tu sei goffa, Alice, sei una pasticciona, mentre in genere chi si guadagna il ruolo di protagonista di un romanzo è tipo Ambra Negri della Valle - oppure ha sufficienti complessi da far tornare in vita Freud per scrivere un nuovo saggio enciclopedico in 18 volumi più gli allegati.
Invece tu sei così, spontanea, diretta e sì, lasciamelo ripetere: pasticciona. Certo che essere riuscita a farti spedire a Domodossola da Roma è una di quelle cose che solo tu potevi fare. Così come solo tu potevi perderti un'importante prova nel tuo primo caso nella tua nuova città. Eh sì, cara Alice, solo tu ci potevi combinare qualcosa del genere. Certo, poi sei anche riuscita a incasinare la tua vita privata - e mi dispiace per te, perché quello che hai passato nelle pagine di questo romanzo non te lo meritavi. Però, ecco, ogni tanto rispondigli a CC - fallo per noi, tue affezionate lettrici, che pure noi abbiamo bisogno della nostra dose di vitamina CC!
Roma un po' mi è mancata, lo sai? Con le solite facce, i personaggi a cui ormai mi ero affezionata, perfino la Wally mi è mancata - il che dice la dice lunga. Certo, è stato bello vederti muovere a Domodossola e nel suo Istituto in Regione Siberia, però vuoi mettere quando c'erano Alice e Calligaris praticamente sempre con te? Ecco, non mi ero mai accorta di quanto quei due personaggi mi fossero simpatici, ti ci è voluto partire per Diperazione-land per farmelo capire.
Che posso dirti, cara Alice? Le tue avventure mi hanno tenuto compagnia nel corso degli anni, a modo mio pure io sono cresciuta assieme a te. Ho letto tutte le tue avventure, e ne leggerò altre, se mai Alessia ce le vorrà raccontare. Fino ad allora, penserò a te nelle mie giornate no, quelle in cui mi sento la tua anima affine nella "pasticcioneria" che ci accomuna, e ripenso al tuo modo sempre sorridente di affrontare le difficoltà - nel lavoro e nella vita. Non siamo tutti dei medici legali, ma c'è un po' di te, Alice, in tutte noi.
Di personaggi come te, nel panorama letterario italiano, ce ne sono ben pochi. Tu sei goffa, Alice, sei una pasticciona, mentre in genere chi si guadagna il ruolo di protagonista di un romanzo è tipo Ambra Negri della Valle - oppure ha sufficienti complessi da far tornare in vita Freud per scrivere un nuovo saggio enciclopedico in 18 volumi più gli allegati.
Invece tu sei così, spontanea, diretta e sì, lasciamelo ripetere: pasticciona. Certo che essere riuscita a farti spedire a Domodossola da Roma è una di quelle cose che solo tu potevi fare. Così come solo tu potevi perderti un'importante prova nel tuo primo caso nella tua nuova città. Eh sì, cara Alice, solo tu ci potevi combinare qualcosa del genere. Certo, poi sei anche riuscita a incasinare la tua vita privata - e mi dispiace per te, perché quello che hai passato nelle pagine di questo romanzo non te lo meritavi. Però, ecco, ogni tanto rispondigli a CC - fallo per noi, tue affezionate lettrici, che pure noi abbiamo bisogno della nostra dose di vitamina CC!
Roma un po' mi è mancata, lo sai? Con le solite facce, i personaggi a cui ormai mi ero affezionata, perfino la Wally mi è mancata - il che dice la dice lunga. Certo, è stato bello vederti muovere a Domodossola e nel suo Istituto in Regione Siberia, però vuoi mettere quando c'erano Alice e Calligaris praticamente sempre con te? Ecco, non mi ero mai accorta di quanto quei due personaggi mi fossero simpatici, ti ci è voluto partire per Diperazione-land per farmelo capire.
Che posso dirti, cara Alice? Le tue avventure mi hanno tenuto compagnia nel corso degli anni, a modo mio pure io sono cresciuta assieme a te. Ho letto tutte le tue avventure, e ne leggerò altre, se mai Alessia ce le vorrà raccontare. Fino ad allora, penserò a te nelle mie giornate no, quelle in cui mi sento la tua anima affine nella "pasticcioneria" che ci accomuna, e ripenso al tuo modo sempre sorridente di affrontare le difficoltà - nel lavoro e nella vita. Non siamo tutti dei medici legali, ma c'è un po' di te, Alice, in tutte noi.
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Cappuccino
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
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