mercoledì 7 novembre 2018

Recensione: C'è sempre un lieto fine

C'è sempre un lieto fine
di Charlotte Lucas 

Editore: Garzanti 
Prezzo cartaceo: € 18,60
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 416

Se c’è una cosa di cui Ella è fermamente convinta è che tutte le storie abbiano un lieto fine. E non potrebbe essere altrimenti per lei che da sempre crede nelle favole e tiene un blog in cui si diverte a riscrivere i finali di film e romanzi famosi, riscuotendo grandissimo successo. Fino al giorno in cui scopre che il fidanzato la tradisce. E all’improvviso è costretta ad aprire gli occhi: forse, nella realtà, il finale da favola non esiste? Così, in preda all’agitazione, inforca la bicicletta e si scontra con uno sconosciuto. Si chiama Oscar, ma Ella non fa nemmeno in tempo ad aiutarlo che è già sparito nel nulla. Per fortuna lascia dietro di sé il portafogli, l’unica cosa che può aiutarla a rintracciarlo per chiedergli scusa. È il minimo dopo quello che è successo. Appena lo apre, ne fuoriesce una pioggia di bigliettini scarabocchiati con enigmatiche annotazioni e strani indirizzi. Sembrano indizi messi lì proprio perché lei li trovi. Un invito a capire cosa si nasconda dietro quegli appunti in apparenza incomprensibili. Bigliettino dopo bigliettino, Ella capisce che quell’uomo ha avuto un passato difficile e che ora ha bisogno del suo aiuto. Piano piano entra nella vita di Oscar e lo incoraggia a rimettere insieme i pezzi della sua esistenza. Ma il suo compito non è ancora finito: ha in serbo una grande sorpresa per Oscar, un gesto semplice e naturale che racchiude in sé tutta la forza della gentilezza e dell’amore. Solo se riuscirà a portare a termine il suo proposito, potrà dire di aver regalato a quello sconosciuto il lieto fine che gli ha cambiato la vita. Un lieto fine che forse ci sarà anche per lei.



«…e vissero felici e contenti.» è il classico finale perfetto delle fiabe e dei più bei film d’amore, ed è proprio a questo lieto fine che Ella crede con tutta sé stessa, e a cui aspira per ciò che riguarda la sua vita e in particolare la sua storia d’amore con Philip. Quando però scopre di essere stata tradita dal suo fidanzato fuggendo via alla ricerca di una soluzione, e inciampa nella vita di un perfetto sconosciuto che ha avuto la sfortuna di perdere momentaneamente la memoria, capisce che rendere migliore la vita di quest’uomo regalandogli un po’ di felicità, è la sua buona azione perché il karma la ripaghi col suo meritato lieto fine con Philip.
Tutto ciò che ho pensato conoscendo il personaggio di Ella è stato “Ma questa è pazza da legare!”; l’ho trovata irritante fino all’inverosimile, una persona che sogna ad occhi aperti di trovarsi in una realtà in cui tutto ha un lieto fine e per questo motivo s’intromette nella vita di un estraneo con lo scopo di renderla migliore dal suo punto di vista, a me non sembra avere tutte le rotelle al posto giusto! Continuando la lettura però sono riuscita a scoprire altri aspetti di Ella che a primo impatto non sono venuti fuori, e così ho scoperto quanto sotto la sua facciata da buona fata madrina che vuole aggiustare tutto, c’è tanto dolore e cosa si nasconde nel suo passato e dietro la sua continua ricerca del lieto fine. Con questo secondo romanzo ho capito che i libri della Lucas hanno bisogno di essere letti fino alla fine per capirne il vero senso, e che seppure ci si impiega del tempo per entrare in sintonia con i personaggi e la lettura fatica a ingranare, bisogna insistere perché ne varrà la pena.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Tè alla pesca
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni




“Lei aveva voluto creare un luogo in cui poter condividere con persone affini la sua più grande passione: fin dalla prima infanzia aveva avuto l’abitudine – molti l’avrebbero definita «mania» – di appioppare un lieto fine a racconti, libri, film o serie che finivano male.”





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