lunedì 22 ottobre 2018

Recensione: Una sconosciuta a Tangeri


Una sconosciuta a Tangeri
di Christine Mangan

Editore: Edizioni Piemme

Prezzo Cartaceo: 19,50
Pagine: 312
Titolo originale: Tangerine



Tangeri, 1956. Mentre la città esplode di colori e voci, e pullula di stranieri, perdigiorno e avventurieri, la calura del primo pomeriggio filtra appena attraverso le persiane semichiuse della casa dove Alice vive con il marito John. La sua vita di americana in Marocco è così: una vita silenziosa, reclusa e schermata da tutto ciò che c'è là fuori.
Per questo quando, completamente inaspettata, compare a Tangeri la sua vecchia compagna di college, Lucy, l'amica vitale e allegra di tanti anni fa, la fragile Alice per un istante è riportata indietro nel tempo. E quasi dimentica tutto ciò che hanno vissuto insieme, e il tragico momento che ha spezzato la loro amicizia. È molto tempo che non si vedono, e Lucy non ha perso il suo fascino trascinante. Ma per Alice, sempre così mansueta e insicura, la sua amica è sempre un'arma a doppio taglio: sa tutto di lei, forse troppo, e non le sfugge nulla. Come, ad esempio, l'infelicità del suo matrimonio con John. E quando quest'ultimo viene trovato morto, il legame tra le due donne ritorna prepotente, e il passato che entrambe tentano di dimenticare si ripresenta, minaccioso, a dividerle e unirle indissolubilmente ancora una volta.
Un'irresistibile altalena di ossessione, amicizia, gelosia, possesso e manipolazione, in un debutto attesissimo anche in Italia, che crea la stessa, insopportabile tensione di capolavori della suspense come Il talento di Mr. Ripley o La donna che visse due volte, ambientato in un Marocco anni Cinquanta che, con le sue luci accecanti e le sue ombre improvvise, è la cornice perfetta per una storia in cui nulla è come sembra. Una lettura indimenticabile.


Alice e Lucy. Compagne di stanza all'università e divise da qualcosa di terribile che hanno vissuto ma che non viene svelato. Almeno non subito.
La storia è ambientata negli anni '50 a Tangeri, in Marocco.
La descrizione dei personaggi e della città, degli ambienti, permette di immergersi in quell'atmosfera, di "visualizzare" ogni momento ed emozione vissuta dai protagonisti.
È molto intrigante, scritto in alternanza dalle due donne che raccontano ciascuna il proprio punto di vista. È un libro che può non essere adatto a tutti ma a me è piaciuto molto. Un thriller psicologico costruito con grande maestria tanto che l'ho letto tutto d'un fiato. 
Alice è una donna problematica, chiusa, tanto che da quando si è trasferita a Tangeri insieme al marito John, non riesce a uscire di casa. Se ne sta rintanata nel suo appartamento soffocante mentre lui, invece, non c'è mai. Improvvisamente, un giorno, trova sulla soglia di casa la sua amica Lucy che non sentiva e non vedeva da molto tempo, dal terribile incidente di cui non sappiamo nulla. Il rapporto tra le due amiche, così diverse e un tempo inseparabili è insondabile. C'è un legame forte che le unisce e al tempo stesso le divide. Molto lentamente le due voci narranti ci guidano attraverso questa storia fatta di ossessioni e fissazioni, dove le due protagoniste affrontano un percorso tortuoso. 
Un libro di debutto molto ben costruito, una narrazione stilistica piacevole, con atmosfere sofisticate e un crescendo di suspence unico.
Altamente raccomandato a chi ama letture coinvolgenti, inusuali.



Durata totale della lettura: 4 giorni
Bevanda consigliata: te alla menta 
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni






      "Prima di lui eravamo inseparabili."
 


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