di Sophie Hannah Editore: Garzanti Prezzo Cartaceo: € 19,60 Pagine: 416
Abbarbicata sulle colline del Devon, Speedwell House si staglia
imponente contro il cielo terso. È impossibile non notarla, circondata
com’è da rampicanti verdissimi e dalla calma del fiume che la lambisce.
Appena la vede, Justine capisce che è la casa perfetta per lei. Qui
potrà ricominciare da capo, lontano dal caos londinese, e dedicare più
tempo alla figlia Ellen. Ma a soli quattro mesi dal suo trasferimento,
quella promessa di tranquillità viene spezzata. Ellen diventa introversa
e sfuggente. Un comportamento insolito, a cui Justine non riesce a
trovare spiegazione. Finché, tra i compiti di letteratura della figlia,
non si imbatte in un tema, una breve storia di omicidi seriali commessi
in passato proprio a Speedwell House. Justine non può crederci. Ellen
deve essersi immaginata tutto. A questa scoperta fa seguito una serie di
telefonate anonime: dall’altro capo del ricevitore la voce di una donna
si rivolge a Justine chiamandola «Sandie» e minaccia di ucciderla se
non lascia al più presto il Devon. Quando questa voce le parla degli
omicidi di cui ha scritto anche Ellen, Justine inizia ad avere paura e a
chiedersi chi sia quella donna e che cosa voglia veramente da lei.
Forse c’è un fondo di verità nella storia raccontata dalla figlia che
all’inizio le era sembrata tanto irreale. Per Justine è arrivato il
momento di vincere la paura e andare a fondo della questione prima che
sia troppo tardi. Perché non può permettere che qualcuno distrugga tutto
il suo mondo. Non un’altra volta.
Nessuna casa è un luogo sicuro. Tutte nascondono una storia. Ma a volte è meglio non conoscerla. |
È
un libro molto diverso rispetto a quelli che ho letto della stessa autrice.
Sono
più storie che vengono raccontate, che si intrecciano nella trama, con stili
diversi perché in effetti è come se fossero scritte da persone differenti.
Davvero inaspettato.
Incontriamo
Justine, la protagonista, mentre con la famiglia si sta trasferendo in una grande casa di
campagna, lasciandosi alle spalle Londra e una carriera nel mondo delle
produzioni televisive. Intuiamo che sia successo qualcosa che l’ha spinta a
mollare tutto e a cambiare drasticamente la sua vita, per il meglio
apparentemente, con un unico desiderio: non fare Niente, con la N maiuscola. E,
fin qui tutto bene, in auto, in coda, l’atmosfera è allegra e i tre, Justine,
sua figlia Ellen e suo marito Alex, sono eccitati dall’idea di questo grande
cambiamento.
Ma già durante il
viaggio succede qualcosa. E dopo qualche mese nella nuova casa di campagna
inizia a ricevere telefonate anonime che minacciano lei e la sua famiglia. La
figlia Ellen si comporta in modo strano e Justine inizia ad essere preoccupata
e a indagare per scoprire cosa stia succedendo.
Come dicevo
all’inizio è come se ci fossero più trame all’interno dello stesso racconto, da
un lato la storia di Justine, dall’altro la storia che sta scrivendo la figlia
per la scuola e che parla di omicidi inquietanti.
E non è possibile
indovinare cosa stia succedendo e perché le trame si intreccino. Supposizioni,
pensieri, ma nulla da fare. Ogni volta che pensavo di avere finalmente capito
cosa c’era dietro le due storie dovevo poi ricredermi e non avevo altra scelta
se non quella di continuare a leggere! Scritto con garbo e con humour, non è un
libro inquietante, si legge con piacere e velocemente. Sophie Hannah ci racconta una storia,
anzi più storie, con intrecci incredibili come solo lei è in grado di fare e, alla fine…..
Eh non posso dire di
più, se vi ho incuriosito, come spero, non vi resta altro che leggerlo!
Durata totale della lettura: 5 giorni
Bevanda consigliata: Del buon caffè
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autrice: Sophie Hannah
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