Recensione: Notte al Casablanca

Notte al Casablanca di Daniela Grandi Editore: Sonzogno  Prezzo cartaceo: € 16,00 Prezzo ebook: € 9,99 Pagine: 270 Nina Mastrantonio, maresciallo dei carabinieri a Parma, deve faticare il doppio per farsi rispettare: è donna, è bella, e ha la pelle nera. Per di più ha un carattere indipendente, è ostinatamente single e, con scandalo dei colleghi, preferisce il sesso senza legami a una relazione stabile. D’altra parte, sono proprio gli affetti il punto sensibile di questa giovane donna in cerca d’identità: italiana di origini somale, è fiera delle proprie tradizioni, ma al tempo stesso decisa ad affermarsi nel paese in cui è nata, l’Italia, dove il nonno – reclutato dai carabinieri al tempo del colonialismo – emigrò al termine della Seconda guerra mondiale. Un lunedì di pioggia, nell’appartamento di un anonimo condominio viene ritrovato il cadavere di Marco Cagli, piacente pilota d’aviazione. La vittima giace nuda sul letto, con un sacchetto di plastica intorno alla testa. C’è chi vorrebbe archiviare il caso come un gioco autoerotico finito male, ma Nina è di un altro avviso: conosceva bene quell’uomo, comprese le sue abitudini sessuali. Appoggiata dal fido Paolini e dall’avvenente brigadiere Navarra, sfidando le convinzioni dei superiori, Nina si decide così ad avviare un’indagine per sospetto omicidio. Tanto più che qualcuno ha iniziato a inviarle bigliettini anonimi con strane citazioni letterarie: stanno tentando di dirle qualcosa, ma cosa? E perché una giovane prostituta cerca di mettersi in contatto con lei? E come si spiegano tanta omertà e imbarazzo tra i notabili della città? Molte piste conducono al Casablanca, un club per scambisti frequentato dalla buona società di provincia. Tra giochi di potere, sesso e ricatti, Nina dovrà grattare via lo smalto delle apparenze e immergersi, sola contro tutti, in un’inchiesta ricca di colpi di scena, per venire a capo di un caso inquietante e delicato.

Nina Mastrantonio è il primo maresciallo donna della città, boccoli nerissimi e pelle scura, un dettaglio che non passa inosservato, proprio come la sua indiscutibile bellezza. Sul lavoro è circondata da uomini, ed è stata dura emergere per Nina, non solo perché donna ma soprattutto per il colore della sua pelle, caratteristiche che le hanno dato qualche problema per essere presa sul serio sul lavoro e per far sì che risaltassero le sue brillanti capacità sul campo. Nina però è una tipa “tosta” che non si lascia di certo buttare giù da stupidi pregiudizi, e va avanti con i suoi casi lasciandosi guidare dal suo infallibile istinto, che non l’abbandona anche nell’ultimo caso del pilota Marco Cagli, giudicato per lei troppo frettolosamente come un suicidio causato da un gioco autoerotico finito male, ma Nina è convinta di trovarsi di fronte ad un caso di omicidio più complesso di ciò che appare all’apparenza, ed è pronta ad andare contro i giudizi di tutti gli altri per seguire le sue sensazioni e arrivare ad una svolta. Inizia così un’indagine con mille pezzi da dover incastrare nel posto giusto, tasselli che non coincidono, improvvise sparizioni, e misteriosi indizi che arrivano da qualcuno che preferisce nascondersi dietro a citazioni contenute nei libri, ma tutto questo porteranno alla soluzione degli enigmi o sarà solo un metodo per mettere alla prova Nina e portare così le indagini fuori pista?
Si tratta di una lettura piacevolissima scritts in modo scorrevole e indubbiamente coinvolgente, tanto che non si può non divorarlo in pochissimo tempo per arrivare a capo dell’enigma nell’immediato. Inoltre, ho adorato così tanto il personaggio di Nina che non volevo proprio abbandonarla! Proprio perché questo libro mi è piaciuto così tanto e non mi è bastato, faccio un appello alla bravissima Daniela Grandi di scrivere ancora delle indagini della tostissima marescialla Mastrantonio…please! Le aspetto con ansia.


Durata totale della lettura: Due giorni

Bevanda consigliata: Caffè aromatizzato allo zenzero
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni

 "La prima indagine del maresciallo Nina Mastrantonio."