venerdì 27 luglio 2018

Recensione: Quattro madri

Quattro madri
di Shifra Horn

Editore: Fazi Editore
Prezzo Cartaceo: €17,50
Pagine: 370
Titolo originale: Four Mothers



Quattro madri racconta la storia di quattro generazioni di donne durante l’ultimo secolo a Gerusalemme. Amal, appartenente alla quinta generazione, è disperata poiché il marito, dopo la nascita del primo figlio, se n’è andato senza lasciare traccia. Al contrario sua madre, sua nonna e sua bisnonna si rallegrano dell’evento: la nascita di un maschio sano significa, infatti, che la lunga maledizione che pesava sulla loro stirpe è finita e non ci sarà più nessuna figlia femmina a ereditarla. Per consolarla, le donne raccontano ad Amal la storia di questa maledizione e la rassicurano sul suo destino e su quello di tutta la famiglia. Una famiglia di donne straordinarie: Mazal, l’orfana, dal cui matrimonio segnato dalla sciagura prende il via la maledizione; la bellissima Sarah, sua figlia, dai bei capelli dorati simbolo del suo potere taumaturgico; la figlia di Sarah, Pnina Mazal, la cui capacità di conoscere i pensieri degli altri è fonte insieme di gioia e dolore; e infine Gheula, madre di Amal, un’idealista dall’intelligenza penetrante, pronta a impugnare la causa di ogni diseredato. Epico, commovente e appassionante, Quattro madri, che ha per sfondo le tormentate vicende della Palestina e dello Stato di Israele, è un capolavoro narrativo, misterioso e fantastico, ricco di realismo magico da fiaba e di folclore da leggenda.
Quattro madri è il primo e più importante romanzo di Shifra Horn, un’autrice pluripremiata di fama internazionale: una grande voce femminile che racconta il suo Israele.



Una storia tutta femminile, un legame familiare inscindibile di madri e figlie. 
Il romanzo scorre veloce mentre Amal,la nostra protagonista, ci racconta della sua famiglia, delle sue mamme, nonne e bisnonne, donne bellissime ma molto riservate.
Le donne sono molto diverse tra loro, sua mamma Gheula un avvocato forte e severo e sempre molto impegnata nella sua pelliccia di volpe, sua nonna da cui passava la maggior parte del tempo da ragazzina, dolce, sensibile e infine la bisnonna Sara, una figura bellissima molto misteriosa, un profumo di rose che le rimaneva addosso anche giorni dopo che era andata a trovarla.
Nella famiglia manca solo una cosa: i mariti, gli uomini. 

Fin da bambina la nostra protagonista incuriosita, cerca di scoprire la storia di tutti questi mariti non presenti nella loro vita, cerca di indagare tra le donne della famiglia ma niente da fare, nessuno vuole dirle niente. Finché non sarà lei a sposarsi e rimanere incinta e allora si comincia a parlare di una profezia.
Seguiamo la storia di tutte le donne, una per una, iniziando da Mazal, forzata a sposarsi da bambina e abbandonata dal marito subito dopo la nascita della figlia, inizia ad abitare con la sua migliore amica, con la quale inizia una relazione di amore e conoscenza profonda tanto che alla morte di una seguirà subito quella della seconda. La figlia Sarah, una bellezza sconvolgente, uomini di ogni parte del mondo si spostavano pur di vederla, partorisce Yitzhak una bambino con delle difficoltà motorie e di linguaggio, per fortuna la sua seconda figlia, Pnina Mazal, nasce con un potere magico di capire tutte le lingue del mondo e quindi anche suo fratello muto. 


Le storie delle varie generazioni si susseguono capitolo per capitolo, aggiungendo dettagli e chiarimenti alle origini e tradizioni della gerarchia di donne. Il romanzo è l'esempio perfetto del filone di romanzi in cui le donne non hanno bisogno degli uomini, sono forti, inarrestabili e passionali. Quando si innamorano, però, perdono completamente la testa e sono appassionate,  lascive  e farebbero di tutto per i propri compagni. Nel libro le donne si ritrovano in qualunque possibile situazione, carestie, guerre, gravidanze, violenze. Negli innumerevoli dettagli di ogni storia, forse alle volte un po' troppo dettagliate,  si perde però la causa di questa "maledizione" per cui ogni donna partorisce una bambina e perde il proprio uomo.
Le vicende hanno come sfondo la storia di Gerusalemme, la sua gente, i suoi costumi e il suo folklore ma anche le sue lotte politiche e religiose.
Il realismo magico è più forte che mai nel racconto della vita di Sarah, una donna magnifica con doti e poteri magici che ridava la fertilità alle donne e curava i malati, è tra lei e Edward la storia d'amore più lunga e romantica del romanzo.

Un bel romanzo che però va letto con la consapevolezza che si raccontano le storie delle quattro generazioni senza un evento eclatante centrale al romanzo oppure un finale particolare, altrimenti si arriva al finale con la sensazione che manchi qualcosa.


Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Latte e cioccolato
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Website dell'autrice: Shifra Horn








      "Hanno occhi, ma non vedono, sono una vecchia nonna ormai."


   

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