giovedì 26 luglio 2018

Recensione: Esequie


Esequie
di Jim Knipfel

Editore: Bompiani
Prezzo cartaceo: € 17,00
Prezzo Ebook: € 9,99
Pagine: 272
Genere: Noir

Leonard Koznowski, sceriffo della Contea di Kausheenah, ha pochi compiti precisi: sedare le risse, multare chi guida in stato di ebbrezza, non multare chi va a caccia fuori stagione e tenere d'occhio Gus, che quando cade la prima neve invece di spargere il sale sulle strade rinsalda l'amicizia di lunga data con il whiskey. A sconvolgere questa pacifica routine è un duplice omicidio: Klaus Unterhumm, impresario delle pompe funebri, e il suo assistente Kirby Mudge vengono trovati morti dal medico legale. Colpo d'arma da fuoco a distanza ravvicinata. Ma l'arma non si trova e gli indizi sono scarsi e confusi. Nel tentativo di indagare Koznowski si renderà conto che i suoi concittadini non sono quello che sembrano: sono molto peggio. Tra società segrete, incombenti ombre del passato e macabri rituali, ''Esequie'' rende omaggio al genere noir senza rinunciare a vividi lampi di ironia.








Nella Contea di Kausheenah non succede quasi nulla: qualche infrazione del codice della strada, qualche richiamo per ubriachezza e schiamazzi ma di sicuro nessun caso di omicidio è passato sotto il naso dello sceriffo Koznowski. Ecco perchè quando in centrale arriva la chiamata del ritrovamento di un corpo alle pompe funebri ucciso con un'arma da fuoco l'intero corpo di polizia viene smobilitato sulla scena. Inizia così un noir fuori da ogni schema che propone una serie di personaggi inaspettati, a partire dallo sceriffo che non solo non ha mai affrontato un caso di omicidio ma non sembra proprio un tipo acuto e capace di cogliere gli indizi. Jim Knipfel, autore di necrologi come quello del compianto Charles Heston, di saggi  per il New York Times e di romanzi innovativi e biografie ha una storia burrascosa alle sue spalle ed è riuscito a creare un noir diverso da tutti gli altri: ironico ed irriverente caratterizzato da un'atmosfera che ricorda Fargo cattura il lettore proprio per le sue stranezze. Partiamo dal luogo, la Contea di Kausheenah avvolta dall'inverno è composta da fattorie, da qualche locale facilmente distinguibile e da una schiera di personaggi peculiari dediti alla caccia ed al whiskey, con la sua "prevedibilità" di facciata nasconde invece una verità molto più scomoda nella quale le persone ricevono minacce di morte e vengono uccise a bruciapelo. In tutto questo si muove lo sceriffo Leonard che fa questa professione da vent'anni ed ogni anno viene eletto dai concittadini non per le sue spiccate doti intuitive ma per il suo essere un uomo semplice, a parte qualche fissazione, e quindi incline al chiudere un occhio sulle infrazioni. In tutto questo c'è un assassino a piede libero, due corpi e tante prove da raccogliere, ma soprattutto un mistero da risolvere. Le indagini procedono lentamente, lo sceriffo non sa che pesci prendere e non riesce a trovare un sospettato degno di questo nome: il lettore in tutto questo cerca di carpire qualche indizio che possa essere sfuggito e lascia che l'autore lo porti da una parte e dell'altra allo sbaraglio. Esequie è un romanzo fuori dal comune, un noir eclettico e particolare che non vuole essere l'ennesima caccia all'assassino ma il ritratto della provincialità americana con i suoi pregi ed i suoi molti difetti, la denuncia di una società addormentata incapace di reagire di fronte al male.



Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: tè al karkadè
Formato consigliato: cartaceo

Età di lettura consigliata: dai 16 anni






"Un groviglio di tre cinghie di pelle grigio polvere pendeva molle dalla catena di un montacarichi agganciato al soffitto. Le rare volte in cui alzava lo sguardo lo colpiva l’ironia, persino intenzionale, che fosse dello stesso colore della carne morta ."

                      
   

                                       

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