Buongiorno cari lettori,
come state? Siete pronti ad affrontare una nuova settimana? Domanda retorica, lo so, lo so. Però voglio darvi un motivo in più per affrontare con un sorriso i prossimi giorni: è arrivato da poco nelle nostre librerie un giallo mooolto interessante, che saprà catturare la vostra attenzione.
Siete pronti?
Siete pronti?
di Christi Daugherty Editore: Corbaccio Prezzo cartaceo: 19,90 € Prezzo ebook: 9,99€ Pagine: 480 Genere: thriller Harper McClain ha dodici anni quando, rientrata da scuola, scopre il corpo di sua madre riverso sul pavimento della cucina, nudo e accoltellato a morte. L’omicida non è mai stato scoperto. Anni dopo, ormai adulta, Harper è diventata il miglior cronista di nera della città di Savannah, in Georgia; Smith, il poliziotto che aveva seguito le indagini, l’ha presa sotto la sua ala protettrice ed è una specie di mentore per lei che, però, ha anche sviluppato una pericolosa attrazione per Luke Walker, un investigatore che lavora sotto copertura. Quando Marie Whitney, impiegata al college locale, viene trovata morta in casa sua, Harper è la prima giornalista ad arrivare sulla scena del delitto; e ha un terribile déjà-vu: Marie è stata accoltellata e giace nuda sul pavimento. Non è una coincidenza: è la replica dell’omicidio di sua madre. Harper è convinta che se troverà l’assassino di Mary avrà trovato anche quello di sua madre. Nessuno crede alla sua teoria, il suo capo e la polizia sono certi che si tratti di una coincidenza, ma niente e nessuno riusciranno a distogliere Harper da un’indagine che è diventatala sua ragione di vita. Anche se non sa a che prezzo riuscirà infine a scoprire la verità. |
Piccola premessa numero uno: io ho un po' la passione per quei romanzi che trattano dei "cold cases", quei casi rimasti irrisolti a distanza di anni e anni. C'è qualcosa di affascinante nel cercare di ricostruire il passato cercando indizi nel presente, e vedere al contempo come eventi accaduti anni prima possano ancora essere vividi ed indelebili nella memoria delle persone coinvolte, e di come la loro eco si propaghi ancora a distanza di anni.
Piccola premessa numero due: dei vari autori americani che sono approdati nelle librerie italiane negli ultimi anni, Christi Daugherty si è conquistata un un posticino speciale nel mio cuore di lettrice (i suoi libri sono stati pubblicati sotto il nome di CJ Daugherty). Basta leggere i suoi libri per capire non solo quanta passione lei riversi nella scrittura, ma anche quanta parte di sé lei trasmetta nei suoi libri. Non è un caso, infatti, che la protagonista di questo libro sia una giornalista di cronaca nera a Savannah, in Georgia. La Daugherty, prima di diventare una scrittrice a tempo pieno, ha lavorato come giornalista, e ha iniziato a coprire i fatti di cronaca a 22 anni. E il suo lavoro di giornalista l'ha portata a lavorare per qualche tempo proprio a Savannah, la città in cui la protagonista di questo romanzo, Harper McClain, lavora come giornalista e si occupa di cronaca nera principalmente durante il turno di notte.
Harper è una giornalista che ama il suo lavoro ed è una tipa tosta, parecchio tosta. Non ha l'aggressività maleducata di certi altri suoi colleghi, ma ha fiuto e "coraggio dissennato, undici lettere" (se non siete esperti di enigmistica capirete il mio riferimento quando leggerete il romanzo). Ascolta le frequenze della polizia con uno scanner che le è stato dato dal suo mentore al giornale quando se ne è andato in pensione. E lavora spesso al fianco di Miles, un fotografo che di giorno fa fotografie a matrimoni e cerimonie, e di notte si occupa di scattare foto da prima pagina a scene del crimine e sospettati. E ha una cotta per Luke, un detective che un tempo lavorava alla omicidi mentro ora opera sotto copertura (piccola nota: anch'io mi sono presa una cotta per Luke, leggendo questo libro)
Ma un giorno ecco che un caso come tanti improvvisamente cambia le carte in tavola. Una donna è stata uccisa in uno dei quartieri della Savannah bene. Il cadavere, completamente nudo, è stato ritrovato dalla figlia di dodici anni, che rientrava da scuola. Harper è chiamata a coprire la notizia, ma ben presto si rende conto che ci sono delle incredibili somiglianze con un altro caso, sempre accaduto a Savannah diversi anni prima. Un omicidio rimasto ancora irrisolto, dopo quindici anni dal ritrovamento del cadavere, anche in quel caso avvenuto quando la figlia della donna è rientrata a casa da scuola. Quella bambina era Harper, e lei a distanza di anni si ritrova improvvisamente a rivedere sotto i suoi occhi quello che appare come la copia identica dell'omicidio irrisolto di sua madre.
La polizia nega che i due casi siano collegati, ma questo non basta per fermare davvero Harper. Il suo fiuto da giornalista le fa capire che il passato è tornato a bussare alla sua porta, e decide di portare avanti la sua indagine, ben conscia che questo potrebbe portare tanti, tantissimi guai alla sua carriera e alla sua vita personale.
La ricerca della verità intrapresa da Harper ha un potere ipnotico sul lettore, e di questo non possiamo che ringraziare la Daugherty, che è riuscita a trasmettere nel romanzo la sua esperienza come cronista di nera. Basta chiudere gli occhi per un attimo per riuscire ad immaginarsi lì, tra le strade di Savannah, respirando l'atmosfera tea e carica di eccitazione di chi deve raccontare sulle pagine del giornale ciò che di brutto accade nella città.
Anche il personaggio di Harper è ben costruito: si fa conoscere piano piano dal lettore, pagina dopo pagina, ed è impossibile non affezionarsi a lei. Non solo a lei, però: i suoi amici, i colleghi, i poliziotti con cui interagisce, si ha l'impressione di conoscerli - e li si ama o si odia esattamente come fa Harper.
Insomma, siamo di fronte ad un giallo ben costruito, che si scosta dai soliti schemi investigativi, che si lascia leggere tutto d'un fiato e che conquista il lettore, grazie all'immensa passione con cui è stato scritto.
Piccola premessa numero due: dei vari autori americani che sono approdati nelle librerie italiane negli ultimi anni, Christi Daugherty si è conquistata un un posticino speciale nel mio cuore di lettrice (i suoi libri sono stati pubblicati sotto il nome di CJ Daugherty). Basta leggere i suoi libri per capire non solo quanta passione lei riversi nella scrittura, ma anche quanta parte di sé lei trasmetta nei suoi libri. Non è un caso, infatti, che la protagonista di questo libro sia una giornalista di cronaca nera a Savannah, in Georgia. La Daugherty, prima di diventare una scrittrice a tempo pieno, ha lavorato come giornalista, e ha iniziato a coprire i fatti di cronaca a 22 anni. E il suo lavoro di giornalista l'ha portata a lavorare per qualche tempo proprio a Savannah, la città in cui la protagonista di questo romanzo, Harper McClain, lavora come giornalista e si occupa di cronaca nera principalmente durante il turno di notte.
Harper è una giornalista che ama il suo lavoro ed è una tipa tosta, parecchio tosta. Non ha l'aggressività maleducata di certi altri suoi colleghi, ma ha fiuto e "coraggio dissennato, undici lettere" (se non siete esperti di enigmistica capirete il mio riferimento quando leggerete il romanzo). Ascolta le frequenze della polizia con uno scanner che le è stato dato dal suo mentore al giornale quando se ne è andato in pensione. E lavora spesso al fianco di Miles, un fotografo che di giorno fa fotografie a matrimoni e cerimonie, e di notte si occupa di scattare foto da prima pagina a scene del crimine e sospettati. E ha una cotta per Luke, un detective che un tempo lavorava alla omicidi mentro ora opera sotto copertura (piccola nota: anch'io mi sono presa una cotta per Luke, leggendo questo libro)
Ma un giorno ecco che un caso come tanti improvvisamente cambia le carte in tavola. Una donna è stata uccisa in uno dei quartieri della Savannah bene. Il cadavere, completamente nudo, è stato ritrovato dalla figlia di dodici anni, che rientrava da scuola. Harper è chiamata a coprire la notizia, ma ben presto si rende conto che ci sono delle incredibili somiglianze con un altro caso, sempre accaduto a Savannah diversi anni prima. Un omicidio rimasto ancora irrisolto, dopo quindici anni dal ritrovamento del cadavere, anche in quel caso avvenuto quando la figlia della donna è rientrata a casa da scuola. Quella bambina era Harper, e lei a distanza di anni si ritrova improvvisamente a rivedere sotto i suoi occhi quello che appare come la copia identica dell'omicidio irrisolto di sua madre.
La polizia nega che i due casi siano collegati, ma questo non basta per fermare davvero Harper. Il suo fiuto da giornalista le fa capire che il passato è tornato a bussare alla sua porta, e decide di portare avanti la sua indagine, ben conscia che questo potrebbe portare tanti, tantissimi guai alla sua carriera e alla sua vita personale.
La ricerca della verità intrapresa da Harper ha un potere ipnotico sul lettore, e di questo non possiamo che ringraziare la Daugherty, che è riuscita a trasmettere nel romanzo la sua esperienza come cronista di nera. Basta chiudere gli occhi per un attimo per riuscire ad immaginarsi lì, tra le strade di Savannah, respirando l'atmosfera tea e carica di eccitazione di chi deve raccontare sulle pagine del giornale ciò che di brutto accade nella città.
Anche il personaggio di Harper è ben costruito: si fa conoscere piano piano dal lettore, pagina dopo pagina, ed è impossibile non affezionarsi a lei. Non solo a lei, però: i suoi amici, i colleghi, i poliziotti con cui interagisce, si ha l'impressione di conoscerli - e li si ama o si odia esattamente come fa Harper.
Insomma, siamo di fronte ad un giallo ben costruito, che si scosta dai soliti schemi investigativi, che si lascia leggere tutto d'un fiato e che conquista il lettore, grazie all'immensa passione con cui è stato scritto.
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Infuso alla verbena
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Christi Daugherty
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