di Andrew O'Neill Editore: Sperling & Kupfer Prezzo Cartaceo: € 17,90 Pagine: 320 Titolo originale: A History of Heavy Metal
A orecchie inesperte il metal può sembrare sfrontato, primitivo, volgare e persino violento. Ma va bene così. Non vogliamo per forza piacere ai benpensanti. Ci divertiamo troppo perché possa fregarcene qualcosa di quel che pensano loro.» Quella che racconta Andrew O'Neill, metallaro doc, chitarrista e comico inglese, è una storia affascinante del genere musicale più estremo, potente e viscerale di sempre, popolata da personaggi leggendari che conducono una vita di eccessi: dai nomi più celebri come Ozzy Osbourne e Lemmy ai Metallica, fino al famigerato underground del black metal norvegese. È la storia di una comunità mondiale di fan sfegatati, che grazie alla musica escono per un po' dalla routine quotidiana. L'esteso pantheon dei musicisti heavy metal ospita tossicomani, satanisti e assassini, cristiani rinati e astemi, miliardari che suonano negli stadi e dilettanti che si esibiscono in topaie maleodoranti. L'heavy metal ha lasciato il segno in ogni angolo del mondo. Dai capostipiti del suono «pesante», i Black Sabbath, passando per gli Slayer, i Megadeth e gli Anthrax, arrivando agli anni più recenti con i Pantera, i Sepultura, i System of a Down, la voce irriverente di O'Neill racconta la musica e i suoi esagerati protagonisti, fino a oggi. Un viaggio ai limiti dell'eccesso, divertente e terribilmente folle.
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Per gli amanti del metal, questo libro, va a mio modesto giudizio, definito alla pari di un gioiellino, particolarmente prezioso; che merita una posizione di tutto rispetto nel vostro libreria. Si parte da una ricerca attenta e ben tracciata che cerca di spiegare cosa s’intende più specificatamente per metal appunto (utile ovviamente, anche per coloro che non sono amanti di questo genere). Attenzione, perché se non apprezzate questo genere, l’autore (noto comico e chitarrista pluripremiato); ha la ferma convinzione di riuscire a convincerci. La storia dell’heavy metal corre in parallelo a quella della cultura occidentale: è un microcosmo che riproduce in piccolo il resto del mondo. È una storia affascinante, popolata da per¬sonaggi leggendari che conducono una vita di eccessi: dai nomi più celebri come Ozzy Osbourne e Lemmy, fino al famigerato underground del black metal norvegese. È la storia di una co¬munità mondiale di fan sfegatati, che grazie alla musica escono per un po’ dal tran tran quotidiano; e di manager spietati che si arricchiscono truffando quei fan e le band da loro amate. Molto carina, e particolarmente dettagliata, la parte iniziale, dedicata alla storia di questo genere musicale, che va dal 40.000 ac al 1969 d.C. Leggendo questo libro, ho scoperto molti dettagli, in particolare, che: le radici dell’heavy metal affondano nelle percussioni e nelle vocalizzazioni eseguite dai primi esseri umani. I tamburi tribali sono i primi precursori del sound heavy metal. La band metal brasiliana dei Sepultura ha usato i tamburi tribali in due album di metà anni Novanta, con ottimi risultati.). Ho molto apprezzato (vivendo con un metallaro convinto, ormai ho una cultura nel campo anch’io), la cronologia delle diverse categorie di metal (in alcun punto esilarante, a mio parere). L’autore si è persino dedicato a definire quale, secondo lui, sarà il futuro del metal.Vogliamo parlare della previsione del 2081? Anno, in cui, gli “spettralmente preservati” Metallica avviano un tour per il centenario, che durerà quindici anni. Chiedono ai Guns N’ Roses di andare in tour con loro, ma quelli rispondono che sono troppo impegnati con il lavoro sul nuovo album. Grasse risate “metallare”. Per una playlist da ascoltare durante la lettura, vi consiglio il sito dell’autore..
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Caffè macchiato freddo
Formato consigliato: Ebook
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