lunedì 30 aprile 2018

Review Party: Il quaderno dei nomi perduti

Buongiorno cari lettori, 
come vanno le cose? Oggi sono qui a parlarvi di un nuovo romanzo che arriva dalla Svezia, un libro che mi ha stregato e conquistato fin dalle prime pagine.
Siete pronti?






Il quaderno dei nomi perduti
di Sofia Lundberg

Editore:  Dea Planeta Libri
Prezzo cartaceo: 17,00 € 
Prezzo ebook: 9,99€
Pagine: 299
Genere: narrativa



Un piccolo quaderno rilegato in pelle rossa, nel quale annotare i nomi di tutte le persone che più contano per lei. Per Doris non esiste oggetto più prezioso. Suo padre glielo regalò quando era bambina e da allora non passa giorno senza che si ritrovi a sfogliarlo, per aggiungere una voce, un indirizzo; per visitare la mappa dei ricordi o per tracciare, con la grafia resa incerta dagli anni e dalla stanchezza, una X accanto a coloro che non ci sono più. Parenti, amici, amanti: ognuno occupa un posto cruciale nel romanzo della sua vita, ognuno ha una storia, e tocca a Doris, adesso, raccoglierle tutte. Perché un domani, tra le pagine del quaderno rosso, l’amata nipote Jenny possa ritrovare tutto il senso di un’esistenza senza sconti e senza rimpianti, tumultuosamente vissuta tra Stoccolma, Parigi e New York.


“Ti auguro abbastanza”, mi sussurrò all’orecchio. “Abbastanza sole da illuminare i tuoi giorni, e pioggia abbastanza da insegnarti ad apprezzare la luce. Abbastanza gioia da nutrire la tua anima e abbastanza dolore da farti godere di ogni frammento di felicità. E poi ti auguro abbastanza incontri da poterti permettere anche gli addii…”





Il quaderno dei nomi perduti è uno di quei rari romanzi che lascia il segno, ti entra sottopelle e ti riempie il cuore di emozioni. Non è possibile restare indifferenti a Doris, la protagonista di questo romanzo. La conosciamo quando ha ormai raggiunto la veneranda età di 96 anni. A me ha fatto un'incredibile tenerezza fin da subito, con i suoi sforzi di mantenere la propria indipendenza nonostante l'età e la presenza di una badante in casa, e mi si è stretto il cuore a leggere di come usava Skype per comunicare con la nipote che abita Oltreoceano.
 Ma dietro quel viso rugoso e quelle articolazioni che non sono più agili come un tempo si nascondono i ricordi di una donna che, in quasi cento anni di vita, ne ha viste tante e ne ha passate molte. E tutto questo è raccolto in un quaderno, piccolo, ormai consumato dal tempo e dall'uso. Eccolo, il quaderno dei nomi perduti, dove sono conservati i nomi ed i ricordi delle persone che hanno incrociato le loro vite con quella di Doris. E di ricordi Doris ne ha tanti, tantissimi.
La sua vita non è stata di certo noiosa - al contrario! Lei la Svezia l'ha lasciata quando era ancora giovanissima, portata a Parigi senza quasi che le venisse detto nulla e lì ingaggiata come indossatrice per diversi stilisti. Era bella Doris, e molto corteggiata. Ma un uomo, in particolare, le ha rubato il cuore, un americano chiamato Allan. E per Allan, sparito misteriosamente da Parigi, Doris attraverserà l'oceano e andrà negli Stati Uniti per cercarlo, solo per scoprire che il tempo passa e non sempre la gente rimane attaccata ai propri ricordi, per quanto piacevoli.
Il quaderno dei nomi perduti, però, non è un romanzo d'amore. È un romanzo sulla vita, sui ricordi, sui momenti belli e sì, anche su quelli brutti, è un romanzo sull'affrontare il tempo che scorre, lento ed inesorabile, lasciando solo ricordi. È un libro scritto magistralmente, con tale realismo che, in alcuni momenti, non avevo problemi a chiudere gli occhi ed immaginarmi le scene descritte sulla carta. I libri così sono davvero rari. Non lasciatevelo sfuggire.






Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata:  The rosso
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Sofia Lundberg











"I ricordi sono la cosa più preziosa che ho."



Ma non è tutto! Avete anche la possibilità di partecipare ad un meraviglioso giveaway.
Seguite le istruzioni che troverete nel form.
Avete tempo fino al 3 di maggio per partecipare!


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Blogtour "La scrittrice del mistero": Le puntate precedenti


Buongiorno a tutti, oggi vi vogliamo farvi conoscere meglio attraverso questo blogtour il nuovo ed imperdibile  libro di Alice Basso edito Garzanti.





La scrittrice del mistero
di Alice Basso

Editore: Garzanti Libri
Prezzo cartaceo : € 17,90
Prezzo ebook: 9,99€

Pagine: 336


Per Vani Sarca fare la ghostwriter è il lavoro ideale. Non solo perché le permette di restarsene chiusa in casa a scrivere, in compagnia dei suoi libri e lontano dal resto dell’umanità, per la quale non prova grande simpatia. Ma soprattutto perché così può sfruttare al meglio il suo dono di capire al volo le persone, di anticipare i loro pensieri, di ricreare il loro stile di scrittura. Una capacità intuitiva innata che fa molto comodo all’editore per cui Vani lavora. Lui sa che solo la sua ghostwriter d’eccezione è in grado di mettersi nei panni di uno dei più famosi autori di thriller del mondo: perché Vani adora i padri del genere giallo, da Agatha Christie a Ian Fleming passando per Dashiell Hammett, e nessuno meglio di lei sa scrivere di misteri. Persino un commissario di polizia si è accorto delle sue doti e ha chiesto la sua collaborazione. E non uno qualsiasi, bensì Romeo Berganza, la copia vivente di Philip Marlowe: fascino da vendere, impermeabile beige e sigaretta sempre in bocca. Sono mesi ormai che Vani e Berganza investigano a braccetto. Ma tra un’indagine e l’altra qualcosa di più profondo sembra unirli: altrimenti Vani non saprebbe come spiegare i crampi allo stomaco che sente ogni volta che sono insieme. Eppure la vita di una ghostwriter non ha nulla a che fare con un romanzo rosa, l’happy ending va conquistato, agognato, sospirato. E il nuovo caso su cui Vani si trova a lavorare è molto più personale di altri: qualcuno minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Superare l’astio che prova per lui e decidere di aiutarlo è difficile, ma Vani sta per scoprire che la mente umana ha abissi oscuri e che il caso può tessere trame più intricate del più fantasioso degli scrittori.

Le puntate precedenti

Per comprendere meglio questo libro e darvi qualche informazione in più sull'autrice e i suoi libri precedenti mi sembra doveroso fare un passo indietro e ripercorrere le tracce che Alice Basso ci lascia della sua Vani Sarca attraverso la sua scrittura.
 Il mio consiglio è quello di leggerli tutti perché una volta che si inizia a conoscere la protagonista e la sua vita è inevitabile smettere di seguirla. Iniziamo questo viaggio!


L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome



Iniziamo a conoscere Vani Sarca, una ragazza insolita, dall'intelligenza spiccata e una lingua che taglia, di lavoro fa la ghostwriter e ha il dono innato di entrare in sintonia con gli altri e riuscire a mettere su carta quelle storie che non riescono a tirare fuori, non che questo la renda una tipa socievole, Vani non ama stare intorno alla gente, lei scrive, scrive scrive e del resto non le importa nulla.

Tutto cambia quando viene invischiata in un caso misterioso, la trama si infittisce e insieme a lei, l'autrice ci fa conoscere altri personaggi a partire dal commissario Berganza che ritroveremo anche nei libri successivi.

Questo è un libro d'esordio per una serie che non mi ha mai deluso nonostante di solito il primo libro sia sempre il migliore, in questo caso vedrete che anche gli altri sapranno essere all'altezza.




Scrivere è un mestiere pericoloso




Altra avventura per la nostra ghostwriter preferita questa volta alle prese con un libro abbastanza complicato, ovvero un libro di cucina ispirato da Irma, una simpaticissima vecchietta, cuoca di una delle famiglie torinesi più in vista che per tanti anni ha dedicato la sua vita alla cucina. 

La cucina diciamo che non è proprio il forte della nostra Vani, ma per fortuna ritroviamo il commissario Berganza che torna ad essere utile in questo caso e se poi la cucina si macchia di giallo con la storia di un vecchio delitto allora ci sono gli ingredienti perfetti per un libro ben riuscito e che ci fa appassionare pagina dopo pagina.





Non ditelo allo scrittore





Nuovo capitolo della serie e più si va avanti più abbiamo voglia di Vani. La sua vita diciamo che si rivela sempre più complicata, con l'amore ancora sta cercando di capisci qualcosa e il lavoro? Anche quello sembra metterci lo zampino.

Un nuovo caso che richiede la sua attenzione e la nostra invece viene dirottata sempre di più su questo personaggio che attraverso i vari libri vediamo evolversi e del quale iniziamo ad imparare il passato e quindi il suo inevitabile presente.

Alice Basso si rivela un'abile scrittrice che riesce a mixare con facilità diversi generi che amalgamati creano storie che fanno sorridere e appassionare allo stesso tempo.







Il blogtour termina il 2 Maggio e di seguito trovate il calendario che indica tutte le tappe del blogtour con i relativi blog che le ospitano. Consiglio vivamente di seguirle tutte per scoprire a fondo questo libro!


Inoltre non finisce qui, avete la possibilità di vincere una copia de "La scrittrice del mistero"! 

Basta compilare il form che troverete di seguito e seguire le altre tappe del blogtour. 

Il vincitore verrà annunciato qui su Reading at Tiffany's il 4 Maggio
Partecipate numerosi per non farvi scappare questa meravigliosa lettura!

a Rafflecopter giveaway



 Un nuovo imperdibile  romanzo in cui dare vita a un libro, risolvere un caso e accettare di essere innamorati sono tre passi complicati ma insolitamente legati tra di loro.

domenica 29 aprile 2018

Autori Italiani: Novità ed anteprime

 Tornano i nostri autori italiani, nuove uscite e novità editoriali davvero da non perdere!


Chance
di Cristina Vanucci

 

Prezzo: € 12,00
Editore: Bookabok
Pagine: 126



Marta ha un marito, una laurea in architettura, un mutuo da pagare e.. un  lavoro? Magari! Vive in un universo di incarichi in scadenza come lo stracchino, società evanescenti, candidature spontanee inviate a tappeto. Una realtà assurda? Risposta esatta! Quella in cui i figli dei fulgidi anni ’80 è costretta a barcamenarsi. Il suo percorso lavorativo non è costellato da rapidi avanzamenti di carriera, ma da licenziamenti a cascata. Anzi a ben pensarci, non è neppure un percorso. È una galleggiante successione di si fa quello che passa al convento. L’amara constatazione che la sua situazione non sia un caso isolato, ma che tutta una generazione – figli di papà compresi perché la cuccagna è finita per tutti -, annaspi nelle sabbie mobili della disoccupazione e del precariato in un orizzonte con zero margini di miglioramento, non la consola per niente, eh no, perché mal comune non fa sempre mezzo gaudio. Chance racconta con uno stile ironico e pungente la ribellione agguerrita e creativa di 
una trentenne di oggi per esercitare al meglio il proprio talento.


Sul sito di bookabook sono disponibili l'anteprima e la sinossi del manoscritto; leggendole, i lettori potranno scegliere se sostenere il progetto editoriale e quindi ordinarne una copia oppure no.

La pubblicazione avverrà solo se riuscirò a mettere insieme 200 pre-ordini in 100 giorni.

Qui trovate il link per sostenere questo libro.






Con te ho trovato la luce parte prima
di Erika Anatolio

Prezzo Cartaceo: € 19,24
Editore: Self
Pagine: 612


Senza un’identità e senza ricordi a causa di un incidente misterioso, Melanie Merez non sa più chi sia. Trasferita a Edimburgo, si sente spaesata e persa. Nella nuova scuola nessuno vuole esserle amico e un ragazzo dagli occhi grigi di un cielo in tempesta non esiterà a farglielo notare. Bellissimo e tenebroso, Melanie non può proprio fare a meno di innamorarsene. Ma non è solo il suo passato a essere avvolto dal mistero, perché anche i suoi compagni di scuola nascondono qualche segreto: una ragazza svanita nel nulla e un tesoro nascosto nel cuore del parco nazionale di Trossachs. Melanie farà di tutto per svelare questi misteri e non mancheranno altri ad aggiungersi, come di qualcuno che ogni notte, in sella a una moto, le lascia dei boccioli di rosa bianca. Ma chi è? E perché nessuno vuole parlare del suo passato? Chi era la ragazza scomparsa? Ha a che fare con il tesoro che non doveva conoscere?

Recensione: Mattinata d'inverno con cadavere

Mattinata d'inverno con cadavere
di László Darvasi

Titolo originale: Isten. Haza. Csal
Editore: Il Saggiatore
Prezzo Cartaceo: € 22
Pagine: 328



Mattina d’inverno con cadavere è l’opera con cui László Darvasi si presenta in Italia: una raccolta di racconti legati da fili invisibili eppure tenacissimi, in cui il realismo magico di Kafka e la melancolia di Krasznahorkai rinascono sotto l’infausta e sempiterna stella polare della putredine quotidiana. Darvasi fa sua la lezione dei maestri mitteleuropei e pone il lettore di fronte a un male che non ha forma né volto né contorno, a un orrore che non può essere separato dalla banalità di una giornata qualsiasi, a un ingranaggio di noia e odio dell’umanità verso se stessa che nessuno strumento può disinnescare.
Un ragazzo uccide il fratellino spingendolo giù dal letto a castello. Un figlio vende il padre paralitico al mercato. Una signora uccide la donna delle pulizie perché porta lo stesso nome di sua madre. La donna delle pulizie di una chiesa la fa crollare sopra le teste dei compaesani riuniti per la messa. Una donna si impicca all’albero che il marito non ha voluto tagliare. Un uomo porta a spasso un cane impagliato che gli ricorda la moglie morta. Un uomo cerca per tutta la vita il suo colbacco; muore senza sapere che glielo nascondeva suo figlio. Nel cosmo di László Darvasi tutti sono inservibili, tutto è inutile, come un pomeriggio vuoto quando sei adolescente, hai la vita davanti e non sai proprio che fartene. Nel cosmo di László Darvasi ognuno è violento, vuole uccidere l’altro, e quanto più l’altro è simile a sé tanto più lo si vuole uccidere. Nel cosmo di László Darvasi si vede al massimo fino all’alba del giorno dopo, è superfluo elaborare progetti grandiosi. Di questo cosmo Darvasi ci guida alla scoperta, illuminando con luce cruda e radente l’indifferenza della volta celeste, la vacuità delle aspirazioni; dimostrando, con giudizio impietoso, inappellabile, eppure così semplicemente vero, che la vita umana non è altro che una faccenda di sopportazione e sopravvivenza.



Una lunga collezione di storie non collegate fra loro, brevi, fredde e taglienti. Il linguaggio è glaciale, diretto e senza fronzoli. Un libro molto soggettivo, le storie ci vengono riportate cosi come sono, senza un vero e proprio finale, senza una morale. 
Sta tutto a quello che vogliamo provare e capire noi, il minimalismo dei racconti a volte ci lascia di sasso.
Le storie sono divise in tre argomenti: Dio, Patria e Famiglia, ognuna di esse richiama l'argomento più o meno direttamente. 
La colpa, la vendetta, la morte sono i temi ricorrenti anche se a volte velati. L'omicidio sembra essere l'unica soluzione e anche il solo tipo di finale di ogni racconto.

Se avete una passione per la malinconia e il pessimismo, questo è il libro per voi. Il mondo ma soprattutto le persone rappresentate sono senza speranza, dilaniate dalla sofferenza o dall'invidia, frustrate e pessimiste. 
Una raccolta che si ama o si odia ma che sicuramente non lascia indifferenti. L'agghiacciante e grottesco realismo di alcune storie vi lascerà con un grosso punto interrogativo e una forte preoccupazione che possano succedere davvero.


Durata totale della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata: Coca cola
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 18 anni






      "Il rumore dello schianto arrivò da lontano. Fu seguito da un silenzio strano, piacevole, mentre dal polmone squarciato, sanguinante del cielo sembrava iniziassero a cadere fiocchi di neve".


   

sabato 28 aprile 2018

Recensione: Quello che mangi fa la differenza



Quello che mangi fa la differenza
di Massimo Bonucci

Editore: Newton Compton
Prezzo Cartaceo: € 10,00 
Pagine: 256


I cibi consigliati e quelli da evitare per prevenire e curare il male

La nuova frontiera della medicina


La nostra vita biologica è il risultato di una continua interazione tra le diverse parti dell’organismo che si relazionano e si scambiano informazioni, sia in condizioni di salute che di malattia. Pensare di prevenire la malattia o curarla come fossimo divisi in compartimenti è un errore da evitare, la salute è il frutto di equilibrio tra diversi fattori, e l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale in questa partita. Non è corretto affermare che un paziente oncologico possa mangiare di tutto o assumere di tutto: nella fattispecie non deve adottare una dieta iperproteica e tenersi lontano da alimenti come i carboidrati raffinati, carne, pesce di grossa taglia e latticini. Di cose da sapere ce ne sono molte: ad esempio l’aloe vera, la curcumina e il tè verde rappresentano un valido aiuto in associazione ad alcuni farmaci chemioterapici mentre sono sconsigliati l’iperico e il ginkgo biloba, il pepe o la soia. La terapia oncologica integrata, nuova frontiera nel trattamento dei tumori, non esclude nessun tipo di intervento: ritiene utile la terapia farmacologica e la chirurgia, ma le integra con agopuntura, fitoterapia, omeopatia e alimentazione. Tutto questo per ridurre gli effetti collaterali delle terapie e potenziare l’efficacia dei farmaci, migliorare la qualità della vita del paziente e aumentare le possibilità di guarigione. Il libro, organizzato in capitoli che accompagnano il lettore dalla diagnosi alla cura con spiegazioni semplici ma dettagliate, contiene anche un’intera sezione dedicata alle ricette consigliate durante il percorso di cura e per la prevenzione.



Devo fare una premessa: sono appassionata di cibo.
Nel senso che mi piace mangiare ma, soprattutto, cucinare. La scelta attenta degli ingredienti, le fasi di preparazione, la cottura ideale, il look della tavola imbandita e di quello che servi nel piatto. Ogni fase è importante.
Ho iniziato a leggere questo libro con trepidazione. Perché è importante sapere cosa mangi, sia a casa quando sai cosa e come hai preparato i tuoi pasti, ma anche quando mangi fuori. E non sono rimasta delusa, anzi! L'argomento su cui si concentra l'autore è il cancro. Questo terribile male che ci perseguita. Credo che ognuno di noi abbia avuto la sfortuna di imbattersi in amici, parenti, che si sono ammalati. Naturalmente occorre curarsi con la medicina, dando ascolto ai propri medici ma anche noi possiamo fare molto. Questo libro affronta ogni fase: da cosa è realimente questa malattia, dalle cause, alla predisposizione genetica, da come può essere curata, all'approccio che si consiglia nell'affrontarla. Ma ancora prima dell'insorgere della malattia, attraverso l'alimentazione si può prevenire! Una frase che mi ha colpita è proprio questa: "“Sapete quando si dovrebbero fare indagini sulla salute? La risposta è ovvia: quando si pensa di stare bene, in condizioni di apparente benessere.” E mi ha fatto riflettere. Allora sono andata avanti spedita perché volevo arrivare a scoprire quali sono gli alimenti che fanno bene e quelli che invece possono contribuire all'insorgere della malattia. E anche se molti di questi alimenti sono già noti per le loro proprietà, si scoprono molte cose: per esempio lo sapevate che il pepe nero è un rimedio molto efficace per favorire la digestione? Io no! E che le erbe aromatiche come il rosmarino, il prezzemolo e il timo aumentano il potere antitumorale delle verdure? Quello che mi è piaciuto in questo libro è che nessun alimento viene demonizzato. Di ognuno si evidenziano le proprietà e, con il buon senso, se si prediligono gli alimenti che fanno bene e si diminuisce invece il consumo di quelli così, così, mangiando un po' di tutto, si trova il giusto equilibrio che ci aiuta a stare meglio. E per chiudere non potevano mancare le ricette. Fondamentali. Scoprire di potersi preparare un ciambellone o pasta, zuppe, ma anche secondi con pesce o verdure e cereali, per cui mangiare bene, con gusto senza rinunciare al piacere e stare meglio, è un bel modo di pensare alla propria salute e al proprio benessere. E ora, tutti in dispensa!




Durata totale della lettura: 3 giorni
Bevanda consigliata dall'autrice: un estratto di verdure e frutta.
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni






      "Il nostro corpo è una macchina perfetta e con questi consigli possiamo mantenerla in condizioni ottime o aiutarla  a ritornare sana!"




venerdì 27 aprile 2018

5 cose che...

Eccoci ancora con la rubrica lanciata dal blog Twins Book Lovers, ovvero:


In questa rubrica i temi affrontati saranno molto vari, riguarderanno sempre il mondo dei libri, ma anche film, attori, serie tv…insomma…tutte cose che, da amanti dei libri, non potrete che approvare!

5 scrittrici che ammiro come donne







1. Oriana Fallaci

Non è solo stata una scrittrice di 20 romanzi, ma anche giornalista e soprattutto un'attivista. E' stata la prima donna italiana ad andare al fronte come inviata speciale, e con estremo coraggio, ha raccontato di un argomento scomodo come quello del rapporto tra Islam e Occidente.











2. Virginia Woolf


Lei è un personaggio noto sicuramente per la sua vita tormentata, oltre che per le sue opere conosciute in tutto il mondo. Virginia Woolf, però, fu anche un'attivista nei movimenti femministi per le lotte per ottenere la parità dei diritti tra i due sessi, un tema che si è riflesso in alcune delle sue opere sulla condizione femminile del tempo.








3. Alda Merini

Nonostante le sue difficoltà psichiche (è stata più volte ricoverata in diverse cliniche), è riuscita a scrivere poesie toccanti che ancora oggi colpiscono l'animo dei suoi lettori.







4. Harper Lee

E' una donna che ammiro per la sua tenacia e per il coraggio che ha dimostrato nel lasciare gli studi di legge, per inseguire il suo sogno di scrittrice, che poi è riuscita a realizzare con il suo primo libro "Il buio oltre la siepe". 








5. J. K. Rowling

La vita di J. K. Rowling non è stata sempre rosea, e in un particolare momento buio della sua vita, non si è persa d'animo, ma al contrario si è rimboccata le maniche e si è impegnata a portare avanti il suo romanzo iniziato tempo prima, che oggi rappresenta il libro fantasy per antonomasia.






Quali sono invece i nomi delle scrittrici che ammirate come donne? Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti!



Recensione: Incanto - 1. Il segreto delle principesse


Incanto - 1. Il segreto delle principesse
di Tea Stilton


Editore: Piemme
Prezzo cartaceo: € 13,50
Prezzo ebook: € 4,99
Pagine: 128
Genere: fantasy, magia, prime letture

Cinque Principesse, cinque animali magici, una missione: salvare Incanto! Una tormenta di neve e ghiaccio si abbatte su Incanto: il malvagio Egor ha sferrato un nuovo attacco e solo le principesse possono fermarlo e riportare la primavera nel Regno!   





Tra atmosfere alla Harry Potter e destini che richiamano le eroine dei cartoni giapponesi (come Sailor Moon, ecc), prendono avvio le avventure di cinque sorelle di nobile lignaggio la cui missione consiste nel mantenere il regno di Incanto al sicuro dalle oscure trame del potente mago cattivo Egor.
Dotate ciascuna di una personalità propria (nonché di poteri ed aiutanti magici assortiti), le ragazze dividono il loro tempo tra imprese eroiche (di cui nessuno sa nulla tranne il preside dell’Accademia reale Alden!) e la vita alla reale Accademia d’Incanto. Qui vivono insieme ad altri rampolli di nobili origini, tra studio, balli, svago e primi amori.
Le belle illustrazioni di Silvia Bigolin (disegno) e Christian Aliprandi (colore) e la tipica impaginazione che caratterizza le pubblicazioni “Stilton”, unite ad un kit di orientamento (mappe dei luoghi, elenco dei poteri magici, informazioni varie), rendono molto scorrevole la lettura di un testo che sicuramente piacerà molto al pubblico cui si rivolge (bambine dai 6 ai 10 anni!).
A breve leggerò anche il secondo volume e vi farò sapere se sarà altrettanto carino!


Tempo di lettura: Un giorno
Bevanda consigliata: Succo di Pera
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 6 anni
 




"La regola tra sorelle principesse è… NON LITIGARE!




giovedì 26 aprile 2018

Recensione: Metal o niente


Metal o niente
di Andrew O'Neill


Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo Cartaceo: € 17,90 
Pagine: 320
Titolo originale: A History of Heavy Metal

A orecchie inesperte il metal può sembrare sfrontato, primitivo, volgare e persino violento. Ma va bene così. Non vogliamo per forza piacere ai benpensanti. Ci divertiamo troppo perché possa fregarcene qualcosa di quel che pensano loro.» Quella che racconta Andrew O'Neill, metallaro doc, chitarrista e comico inglese, è una storia affascinante del genere musicale più estremo, potente e viscerale di sempre, popolata da personaggi leggendari che conducono una vita di eccessi: dai nomi più celebri come Ozzy Osbourne e Lemmy ai Metallica, fino al famigerato underground del black metal norvegese. È la storia di una comunità mondiale di fan sfegatati, che grazie alla musica escono per un po' dalla routine quotidiana. L'esteso pantheon dei musicisti heavy metal ospita tossicomani, satanisti e assassini, cristiani rinati e astemi, miliardari che suonano negli stadi e dilettanti che si esibiscono in topaie maleodoranti. L'heavy metal ha lasciato il segno in ogni angolo del mondo. Dai capostipiti del suono «pesante», i Black Sabbath, passando per gli Slayer, i Megadeth e gli Anthrax, arrivando agli anni più recenti con i Pantera, i Sepultura, i System of a Down, la voce irriverente di O'Neill racconta la musica e i suoi esagerati protagonisti, fino a oggi. Un viaggio ai limiti dell'eccesso, divertente e terribilmente folle.



Per gli amanti del metal, questo libro, va a mio modesto giudizio, definito alla pari di un gioiellino, particolarmente prezioso; che merita una posizione di tutto rispetto nel vostro libreria. Si parte da una ricerca attenta e ben tracciata che cerca di spiegare cosa s’intende più specificatamente per metal appunto (utile ovviamente, anche per coloro che non sono amanti di questo genere). Attenzione, perché se non apprezzate questo genere, l’autore (noto comico e chitarrista pluripremiato); ha la ferma convinzione di riuscire a convincerci. La storia dell’heavy metal corre in parallelo a quella della cultura occidentale: è un microcosmo che riproduce in piccolo il resto del mondo. È una storia affascinante, popolata da per¬sonaggi leggendari che conducono una vita di eccessi: dai nomi più celebri come Ozzy Osbourne e Lemmy, fino al famigerato underground del black metal norvegese. È la storia di una co¬munità mondiale di fan sfegatati, che grazie alla musica escono per un po’ dal tran tran quotidiano; e di manager spietati che si arricchiscono truffando quei fan e le band da loro amate. Molto carina, e particolarmente dettagliata, la parte iniziale, dedicata alla storia di questo genere musicale, che va dal 40.000 ac al 1969 d.C. Leggendo questo libro, ho scoperto molti dettagli, in particolare, che: le radici dell’heavy metal affondano nelle percussioni e nelle vocalizzazioni eseguite dai primi esseri umani. I tamburi tribali sono i primi precursori del sound heavy metal. La band metal brasiliana dei Sepultura ha usato i tamburi tribali in due album di metà anni Novanta, con ottimi risultati.). Ho molto apprezzato (vivendo con un metallaro convinto, ormai ho una cultura nel campo anch’io), la cronologia delle diverse categorie di metal (in alcun punto esilarante, a mio parere). L’autore si è persino dedicato a definire quale, secondo lui, sarà il futuro del metal.Vogliamo parlare della previsione del 2081? Anno, in cui, gli “spettralmente preservati” Metallica avviano un tour per il centenario, che durerà quindici anni. Chiedono ai Guns N’ Roses di andare in tour con loro, ma quelli rispondono che sono troppo impegnati con il lavoro sul nuovo album. Grasse risate “metallare”. Per una playlist da ascoltare durante la lettura, vi consiglio il sito dell’autore..


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Caffè macchiato freddo
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'autore: Andrew O' Neill







      "Se non spacca, non suona."





                            
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