sabato 31 marzo 2018

Recensione: Per sempre mia


Per sempre mia
di Jennifer L. Armentrout



Editore:  Editrice Nord
Prezzo cartaceo: 18,00 € 
Prezzo ebook: 6,99€
Pagine: 360
Genere: thriller, rosa



Dieci anni prima. 
Sasha sta per morire. Ha visto che cosa è successo alle altre vittime dello Sposo e ormai sono giorni che lui la tiene prigioniera. Ben presto, il killer ucciderà anche lei. Ma ecco che accade il miracolo… 

Oggi. 
Sasha era scappata il più lontano possibile dalla sua città natale, dove tutto le ricordava lo Sposo e le torture che aveva subito. Eppure adesso è stanca di nascondersi: il suo sogno è sempre stato quello di portare avanti il bed & breakfast di famiglia e lei ha intenzione di realizzarlo. Non appena rivede Cole, però, si rende conto che aveva anche un altro motivo per tornare… 
Cole non si è mai perdonato per quanto accaduto quella notte. Avrebbe dovuto accompagnare Sasha, invece l'ha lasciata andare a casa da sola. E lo Sposo l'ha rapita. Tuttavia, ora che il destino gli sta dando una seconda occasione, Cole è determinato a sfruttarla al massimo. E non si lascia scoraggiare nemmeno quando Sasha inizia a ricevere strane minacce e in quietanti telefonate anonime. Ma questa volta Cole riuscirà a proteggere la donna che ama o lo Sposo finirà ciò che aveva iniziato?




Di libri dedicati ai serial killer ne ho letti parecchi, ma è anche vero che, in genere, ci troviamo principalmente ad avere a che fare con romanzi che terminano con la cattura del serial killer, e la loro ultima vittima viene miracolosamente salvata e può tornare ad avere una vita normale. Ma è davvero così? La risposta è no: il trauma dell’essere arrivato (o arrivata) ad un passo dalla morte perché una persona che non ha tutte le rotelle a posto ti ha rapito, fatto cose indicibili e progettava di ucciderti non si supera tanto facilmente. Credo non bastino anni ed anni di terapia psicologica per tornare alla normalità. Queste sono delle cose che ti segnano, ti restano dentro, e difficilmente si riescono a superare, anche dopo tanto tempo. Ma sono in pochi a parlarne. Non potete perciò immaginare quanto abbia apprezzato la scelta di Jennifer Armentrout di scrivere una storia in cui la protagonista, Sasha, è una ragazza che, dopo anni, torna nella sua città natale – città da cui si era allontanata dopo essere riuscita a scappare all’ultimo secondo da un serial killer chiamato “lo Sposo”. La Armentrout, per chi non la conoscesse, è una scrittrice con i controfiocchi: ha uno stile meravigliosamente ipnotico, capace di catturare il lettore e non mollarlo più, facendogli fare una maratona fino alle prime ore del giorno per poter sapere come va a finire il racconto. Lei è un’autrice molto eclettica, spazia in generi letterari molto diversi tra di loro, anche se bene o male la componente romantica è sempre presente nei suoi romanzi, e questo libro non fa eccezione. E vogliamo parlare di Cole, il ragazzo con cui Sasha stava uscendo all’epoca in cui era stata rapita dallo Sposo? Lei aveva tagliato tutti i ponti con lui, e quando lei se l’è ritrovato davanti – ormai diventato un agente dell’FBI – è stata una scena da brividi (e non è uno spoiler, succede nei primi capitoli!). Cole è un personaggio che ho apprezzato molto, soprattutto per il modo in cui si è relazionato con Sasha. E quando ricominceranno ad avvenire degli strani delitti – che ricordano proprio il modus operandi dello Sposo, spaventando la comunità e, soprattutto, Sasha, - ho trovato tenerissimo il modo in cui Cole è riuscito a starle vicino, proteggendola senza mai diminuire la grande forza d’animo di questa ragazza che è riuscita a sfuggire ad un mostro.






Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata:  Infuso mango e ortica
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Sito dell'autore: Jennifer L. Armentrout












"Ti amo da sempre. Ti ho atteso per anni."



                                            

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