di Rossella Calabrò Editore: Sperling & Kupfer Prezzo : € 16,90 Pagine: 252
Nel cuore di Milano c'è un delizioso bistrò, con grandi librerie di legno da cui si affacciano centinaia di volumi e l'aria che profuma di torte. Il posto ideale per rilassarsi sorseggiando del tè o magari, con un calice di vino bianco in mano, chiacchierare, lavorare, e intanto lasciarsi consigliare romanzi, saggi, fumetti da Petra, la proprietaria: quarant'anni da un po' e una disordinata massa di capelli che porta con orgoglio. Ogni giovedì sera, nella luce soffusa del suo Bistrò dei Libri e dei Sogni, Petra ospita un corso di Scrittura Creativa. Con lei, Armando, medico in pensione novantenne, dall'animo frivolo e lo sguardo da bambino, appassionato di tip-tap; Blanche, boccoli in stile Shirley Temple, architetto mancato, di mestiere imbianchina e ideatrice di fiabe; Linda, domestica e babysitter dal sorriso cauto e lo sguardo saggio da divinità inca; e poi lui, Dylan Altieri, l'eccentrico e affascinante insegnante. Alto, dinoccolato, occhi azzurri, viso scarno e capelli folti, appena brizzolati, e l'aria di chi ha sempre occupato posti di comando e che ora ha scoperto la meraviglia di perdersi in un sorso di cioccolata calda, accoccolato in una poltroncina anni Venti di un bistrò. Cinque bizzarri quanto speciali protagonisti, ognuno alla ricerca del proprio sogno tra le pagine di un libro. Perché i libri, si sa, sono degli incredibili, splendidi, stupefacenti contenitori di sogni: i sogni di chi li scrive, e i sogni di chi li legge.
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Ciao Rossella, grazie mille per aver accettato di rispondere alle nostre domande e grazie soprattutto per questo bistrò davvero particolare.
1- Il bistrò possiamo definirlo una sorta di rifugio, da dove nasce la tua idea? Quale è il tuo rifugio?
Ti confesserò un segreto: il bistrò esisteva davvero, qualche anno fa. Non uguale-uguale, ovvio, ma quasi. Ed era il mio rifugio, il mio ufficio, la mia tavola sempre apparecchiata, il salottino dove chiacchierare con vecchie e nuove conoscenze. Mi sono ispirata quindi a quel bistrò, anche se l'ho arredato in modo diverso, ho tolto qualche anno e ho aggiunto qualche amore alla sua proprietaria (che, se mi legge, mi uccide :) ) e ho spolverato un un po' di magia qua e là.
2 - Nel tuo libro sei riuscita a tratteggiare finemente dei protagonisti particolari ed ognuno con la sua storia, quale di questi è quello a cui sei più affezionata?
Armando, l'ex chirurgo novantenne che avrebbe voluto fare il ballerino in un musical, è il mio preferito. Anche se, in realtà, voglio bene a tutti i personaggi di questo romanzo, soprattutto perché si sono raccontati da soli: io volevo scrivere una cosa, e loro mi contraddicevano e me ne facevano scrivere un'altra. È stato divertente ascoltarli, e quell'indisciplina, quella loro vitalità mi hanno fatto affezionare a ciascuno di loro, compresi quelli che non si sono comportati benissimo.
3 - La Petra della tua storia è una vera maestra nel consigliare libri ai visitatori del bistrò. Se dovessi darci tu un consiglio, che libro ci faresti leggere?
Consiglierei di alternare i libri di Erri de Luca con quelli di Alessandro Baricco: sono talmente diversi nello stile, che si impara a conoscere cosa ci piace e cosa non ci piace, o magari a scoprire che ci piacciono anche cose opposte tra loro. Del resto, anche la vita è fatta di opposti: il buio e la luce, il sole e la luna, la taglia 38 e la 48. :)
4 - Di sogni ne abbiamo tutti e tanti, quale è il sogno più bello che hai realizzato e quale secondo te sarà il prossimo che potrebbe concretizzarsi?
Io ho una tecnica particolare: quando un sogno è abbastanza vicino a me, me ne innamoro, e lui, tutto contento, si realizza. I sogni che non mi degnano di uno sguardo, li trovo sono antipatici e li lascio dove sono.
Il sogno più bello sono due. Uno, ovviamente, fare della scrittura la mia professione. L'altro, andare d'accordo con me stessa, accettare i miei lati bislacchi, e volermi finalmente bene.
5 -La scrittura che è la tua passione, ti ha portato fortuna con il successo dei tuoi libri, se dovessi dare un consiglio a chi si affaccia in questo mondo per la prima volta, quale sarebbe?
Io da un po' di anni insegno Scrittura Creativa, quindi di consigli da dare ne ho tanti. Ma, se devo dirne uno solo, be', è questo: mentre scrivete, divertitevi come matti, provate gioia, entusiasmo. Con ogni probabilità, se vi divertite voi, si diverte anche chi vi legge.
6 - Prossimi progetti. Hai già un nuovo libro in cantiere?
Sì. Dovrebbe uscire tra non molto. In parte ha a che fare col Bistrò dei libri e dei sogni, anche se in realtà è una specie di manuale molto particolare.
7 - Di solito noi di Reading at Tiffany's consigliamo, a chi sceglie di seguirci, una bevanda per ogni libro proposto. Per il tuo libro che bevanda consiglieresti?
Una cioccolata calda con molta, molta panna. Osservando con piacere il cucchiaino che, per la densità della bevanda, sta quasi in piedi. Secondo me il colesterolo, davanti a uno spettacolo così, dice: Okay, per questa volta me ne sto a cuccia. :)
Grazie mille a Rossella per questa bellissima intervista e speriamo presto di leggere altre sue meraviglie!
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