martedì 9 gennaio 2018

Recensione: L'ospite inatteso


L'ospite inatteso
di Patricia Gibney



Editore:  Newton Compton
Prezzo ebook: 2,99 € 
Prezzo cartaceo: 7,50 € (promo)
Pagine: 480
Genere: thriller



La buca non era profonda. Un sacchetto di farina avvolgeva il piccolo corpo. Tre faccine guardavano dalla finestra, gli occhi neri di terrore. Uno dei bambini disse: «Chi sarà il prossimo?» La detective Lottie Parker cerca un collegamento tra la morte di una donna assassinata in una cattedrale e quella di un uomo impiccato a un albero del suo giardino. Le vittime hanno infatti un passato oscuro in comune. Ma nel corso delle indagini Lottie vede man mano riaffiorare antichi dolori che ben conosce, e quello strano caso sembra iniziare a riguardarla personalmente. Solo muovendosi in fretta potrà fermare l’allungarsi della scia di sangue, ma andare fino in fondo potrebbe farle correre un pericolo terribile che la riguarda molto da vicino…




Il primo giallo letto nel 2018 fissa l’asticella decisamente in alto per tutti i romanzi di questo genere che seguiranno. Lo ha scritto Patricia Gibney, una bella signora irlandese che da piccola voleva essere Nancy Drew ma che, alla fine, si è messa a scrivere romanzi gialli.
Si è dedicata alla scrittura come se fosse una sorta di terapia quando è rimasta vedova. Ha frequentato dei corsi e ha autopubblicato un libro per bambini. Poi è arrivata Lottie Parker, la detective protagonista di questa serie di romanzi gialli che ha riscosso un successo straordinario, con mezzo milione di copie vendute in tutto il mondo e finendo nella classifica dei bestseller in Inghilterra, Australia, Canada e Stati Uniti. Mica noccioline!
Credo che le ragioni di questo successo nascano da tre elementi fondamentali: personaggi, ambientazione e trama. Ma andiamo con ordine.
La protagonista di questa serie è Lottie Parker una poliziotta decisamente anticonvenzionale. La Gibney ha messo una grande fetta di se in questo personaggio, vedova con tre figli (esattamente come l’autrice), trasformando Lottie in un personaggio tridimensionale, che sembra uscire dalle pagine del romanzo per quanto è straordinariamente realistica. Realismo che si propaga anche nei confronti degli altri personaggi, dalla famiglia Parker ai sospettati, passando per i colleghi di Lottie – vale la pena menzionare il povero Boyd, che è riuscito a catturare la mia simpatia per la sua infinita pazienza nei confronti di Lottie.
Secondo punto a favore del romanzo: l’ambientazione. Ammettiamolo, dall’Irlanda non è che ci arrivino tanti romanzi gialli, ma se i thriller scritti sull’Isola di Smeraldo sono di norma belli la metà di questo mi sa che ci stiamo perdendo dei veri gioielli. La storia è ambientata a Ragmullin, immaginaria cittadina irlandese non molto distante da Dublino. Quindicimila anime che in genere non commettono troppi crimini ma che possono nascondere tanti, tantissimi segreti, la maggior parte dei quali affonda le proprie origini nei tempi passati. Come per i personaggi, anche l’ambientazione si caratterizza per la sua tridimensionalità: vi dico solo che mentre leggevo dei poliziotti che camminavano alla ricerca di indizi nel freddissimo inverno che aveva colpito la città avevo l’impressione di sentire il rumore della neve ghiacciata che scricchiolava sotto le loro scarpe. Credo che questo sia il talento naturale della Gibney, ma se glielo hanno insegnato in quei corsi di scrittura creativa voglio nome e indirizzo degli insegnanti, che ho una lista di autori che vorrei mandare a ripetizione da loro.
Infine, la trama. Per essere il primo romanzo, posso solo dire “chapeau”. È infatti raro trovare degli autori capaci di narrare così bene delle indagini nel presente legandole, però ad avvenimenti accaduti molti anni prima. Le indagini sulla morte di una funzionaria della contea all’interno di una chiesa sono il punto di partenza per una serie di delitti e di misteri che piano piano porteranno alla luce dei segreti del passato, in una struttura cattolica che ospitava orfani e ragazze madri ormai abbandonata (che se esistesse davvero sarebbe un piccolo paradiso per i patiti di urbex). Un’indagine per nulla semplice né scontata, dove tutti nascondono qualcosa e che metterà a dura prova la carriera di Lottie.
Insomma, siamo di fronte ad un romanzo assolutamente da leggere e ad un’autrice da tenere decisamente d’occhio. E spero davvero che non dovremo aspettare troppo per leggere i prossimi volumi di questa interessantissima serie!

Serie Detective Lottie Parker 

1# L’ospite inatteso – The missing ones 
2# The stolen girls (inedito in Italia) 
3# The lost child (inedito in Italia) 
4# No safe place (previsto per marzo 2018 in Irlanda)





Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata:  Cioccolata calda
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Patricia Gibney










"Benvenuta nel mondo degli incubi, ispettore Parker."



                                            

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