di Rossella Calabrò Editore: Sperling & Kupfer Prezzo Cartaceo: € 14,90 Pagine: 180
Che palle, ogni anno è la stessa storia: non si fa in tempo ad archiviare le foto delle vacanze estive e dire mestamente ciao all'abbronzatura, che comincia ad affacciarsi, strisciante e insidioso, il conto alla rovescia per il Natale. Basta distrarsi un attimo, e ci si ritrova invischiati tra luminarie e lieve panico, tra cene aziendali e intolleranze relazionali, tra regali da acquistare e altri da riciclare senza farsi beccare, tra tacchini e capitoni e tutta quella pletora di riti un filino molesti a cui è impossibile sottrarsi. Quest'anno, però, in aiuto della popolazione accorre un team di esimi studiosi - capitanati dall'impavida Rossella Calabrò - per analizzare e sdrammatizzare l'odierno concetto di festività natalizie. I piccoli orrori, le frasi fatte, le famigerate riunioni di famiglia, gli eccessi culinari, la retorica buonista: questo pamphlet non risparmia niente e nessuno. E dispensa una serie di impagabili consigli pratici per gestire il trauma natalizio e uscirne con le palle, sì, incrinate, ma non frantumate del tutto. Perché in fondo il Natale non è cattivo: è solo che lo disegnano così.
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Questo romanzo è spassoso. Da non perdere, a mio giudizio. Ottimo per sopravvivere a questo periodo di feste, banchetti e bagordi natalizi. L’autrice nel corso di un viaggio divertente, e senza freni, vi consentirà di comprendere com’è che a Natale siamo tutti più cattivi e individuare il motivo per cui le palle, durante questo periodo, siano molto cagionevoli e predisposte a rompersi. La colpa non è del Natale, non è cattivo, è solo che lo disegnano così. Nel libro, ci sono alcune freddure certamente incredibili, del tipo, quella esposta dallo scrittore britannico Les Dawson: “ Per il settimo anno di seguito mia suocera è venuta da noi a Natale, quest’anno abbiamo deciso di cambiare, la faremo entrare”. Un’inoppugnabile verità scientifica: i parenti non si possono scegliere. L’autrice, con una schiacciante verità (che a mio parere vi farà ridere di gran cuore), affronterà diversi argomenti, che spaziano dalla cena aziendale a quella con i parenti, alla scelta dei regali (con annessa rincorsa verso la follia), fino allo spinoso capitolo inerente agli auguri. Non manca l’aspetto positivo del tutto, ossia anche chi non sopporta le feste natalizie, devono ammettere che almeno una cosa buona l’ha. Ci fanno tornare bambini. Alla fine, l’obiettivo di questo libro, è una morale ben precisa, vale a dire, quella di cercare di trarre sempre dalle feste, il buono che c’è (anche se può sembrare a volte complesso riuscirci). Tutto dipende da noi: “ La bellezza è negli occhi di chi guarda”. Una guida deliziosa, sarcastica e divertente per questo giorni di feste.
Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Vin Brulè
Formato consigliato: Cartaceo
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