di Michela Tilli Editore: Garzanti libri Prezzo Cartaceo: € 16,90 Pagine: 292
A Milano è un freddo sabato di ottobre. Miriam è appena rientrata a casa. Si sente stranamente turbata, inquieta. Non sa spiegare quella strana sensazione alla bocca dello stomaco. Sa solo che la donna che ha intravisto di sfuggita al supermercato è la sua vecchia amica Elena. Ne è sicura. Anche se è passato tanto, troppo tempo dall’ultima volta che si sono viste. Da quella tragica domenica di quindici anni prima che ha cambiato la loro vita per sempre. Perché da allora niente è stato più come prima. Quella profonda amicizia che legava le due donne e i loro mariti si è spezzata e non c’è stato modo di ricucirla.
Ma adesso Elena ha deciso di tornare. Di rientrare nella vita di Miriam e della sua famiglia. Forse per la nostalgia di quel legame che non esiste più. Forse per riprendersi quello che le è stato ingiustamente tolto. A poco a poco, giorno dopo giorno, si avvicina sempre di più a quell’amica diventata ormai una sconosciuta, e soprattutto a sua figlia Lucia. Questa splendida diciassettenne non ha idea di chi sia Elena. Eppure è inspiegabilmente attratta dal fascino di quella donna venuta dal passato che le promette una libertà insperata, più grande di quella che ha mai conosciuto finora. Più grande di quella che le ha mai concesso la madre, troppo apprensiva. Quando Miriam scopre che Lucia ha cominciato a frequentare la casa di Elena a sua insaputa, fa appello a tutto il suo coraggio di madre premurosa e attenta. Non può permettere che succeda qualcosa a sua figlia. Per niente al mondo. Ed è pronta a difenderla con ogni mezzo. Anche a confessare quella colpa che le grava da anni sul cuore.
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Questo romanzo, è davvero toccante, mi ha rapito il cuore. Ne avevo sentito parlare da parecchio tempo, e così incuriosita, mi sono gettata nella lettura, ne sono rimasta estasiata. E’ un libro che narra la storia di un amore incondizionato: quello di una madre per la figlia. Due famiglie, due figlie, un terribile incidente avvenuto mesi prima, la tragedia che lascia posto al dolore, al risentimento. Il passato che torno improvviso, dopo la bellezza di quindici anni. Nella vita di Miriam, Elena, suo marito e il carico dei ricordi dal passato torneranno preponderanti a investire le loro esistenze. Si è trattato solo di una semplice coincidenza? Miriam, rivede un giorno per caso l’amica, e da quel momento, la sua vita, e quella della sua figlia, saranno stravolte. Nulla sarà più come prima.
“ Si disse che andava tutto bene, e che forse la donna che aveva visto dalla finestra era solo una persona che se ne andava per la sua, strafa. Doveva esserci un equivoco. Ma c’erano quel cappotto rosso e quell’atteggiamento furtivo, quello sbucare dal nulla e allungare il passo dietro a due ragazzi ignari. E c’era il suo cuore, che non voleva saperne di battere in silenzio”.
Impossibile a mio parere, non essere vicina come lettrice, a ciascuna delle protagoniste, ognuna delle due madri, ha il proprio dolore, anche se con conseguenze diverse, l’incidente avvenuto, ha portato con sé ripercussioni dolorose nella vita di due famiglie. Non voglio svelare troppi dettagli in merito ad un fatto che è al centro della trama di questo libro, ma credo sia importante rilevare come una sciagura possa sconvolgere due realtà, alla pari di uno tsunami. Il messaggio chiave di questo libro, è che ogni madre è pronta a fare di tutto, e a lottare ad ogni costo per proteggere il suo bene più prezioso: i suoi figli. Una carezza sul cuore, un libro che merita di essere letto.
Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Caffè d'orzo in tazza grande
Formato consigliato: Cartaceo
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