lunedì 18 dicembre 2017

Recensione: Io sono l'impostore




Io sono l'impostore
di Alessandro Proto 
con Andrea Sceresini 

Editore: il Saggiatore
Prezzo Cartaceo: € 16,00
Pagine: 194



Regola numero uno: per avere successo non occorre fare i fatti, basta inventarli e poi convincere gli altri che siano veri. È stata questa la folgorazione che ha portato alla ribalta l’impostore più visionario della storia italiana. Nato nei quartieri di Milano dove imperversavano Renato Vallanzasca e le Brigate rosse, a diciassette anni fugge dalle combriccole criminali di via Padova e dai primi bucomani del Parco Lambro per vendere enciclopedie porta a porta nella provincia bergamasca. Venti anni più tardi il suo nome spicca per la prima volta sul Corriere, accanto a quelli di due insospettabili clienti: George Clooney e David Beckham. È l’inizio di una scalata inarrestabile. Il suo nome è Alessandro Proto e, anche se non ce ne siamo accorti, ci ha fregati tutti.

Da Milano a Lugano, da Parigi a Londra e a New York, l’impostore ha fatto affari con Donald Trump e i padroni della Terra, ha scalato aziende dal fatturato milionario, risollevato le sorti della stampa nazionale, terrorizzato i politici con le sue ambizioni presidenziali e ha ispirato il protagonista di Cinquanta sfumature di grigio. Ha sedotto, con grazia e superbia, alcune delle donne più belle del pianeta, mentre un elegante manipolo di adepti incravattati ne seguiva pedissequamente le gesta. Ma il suo più grande successo rimarrà un altro: non aver fatto assolutamente niente di tutto questo. Alessandro Proto non è mai stato il finanziere, l’imprenditore, il politico, il dongiovanni che ha sempre dichiarato di essere. Ha fatto tremare l’Italia nascosto dai vetri del suo ufficio milanese, dal quale notte e giorno rilasciava interviste e comunicati stampa su imprese leggendarie ma totalmente inventate. Dal Corriere al Sole 24 Ore, dal Daily News al Mundo, i giornali hanno fatto a gara nel raccontarle, senza mai verificare le fonti. E tutti ci abbiamo creduto.

Io sono l’impostore è la storia vera di Alessandro Proto, l’uomo che ha incarnato l’epica della menzogna, l’apologia del sogno e l’archetipo della postverità, e che ora ha deciso di svelare in questo libro tutti i suoi inganni. Una storia tanto riprovevole quanto straordinaria che ci espone a due reazioni pericolose e inconciliabili: la condanna inflessibile della falsità, oppure l’illuminazione impudente che ognuno di noi possa diventare, seguendo queste regole, l’uomo o la donna che ha sempre sognato.



Classe 1974, licenza di scuola media, un'intraprendenza invidiabile, una morale a dir poco discutibile e una faccia di bronzo quasi incomparabile. Questo, in parole povere, l'identikit dell'uomo che si è servito per anni della mancanza di professionalità del giornalismo italiano per costruire un vero e proprio impero. Il tutto ha inizio con la diffusione presso la redazione dei maggiori giornali italiani di alcuni comunicati stampa riguardanti fantomatiche trattative immobiliari con le star di Hollywood fino alla notizie riguardanti lanciatissime scalate dei colossi di Piazza Affari. Il tutto, inutile dirlo, non ha un briciolo di verità alla base, ma nessuno è mai andato ad indagare, nessuno ha mai avuto la pazienza di controllare le fonti e tutto quello che veniva fuori dalla tastiera del computer di Alessandro Proto è finito per diventare realtà, o meglio, è stato spacciato per tale.
Una volta terminata questa lettura ho fatto una ricerca online su di lui e non è difficile rendersi conto di quanto internet sia invaso dalle tracce lasciate dalla sua incredibile scalata, come segno indelebile di quello che rimarrà per sempre un motivo di vergogna per il giornalismo italiano. L'aspetto incredibile di quando si termina questa lettura, è che non si prova del rancore per Proto, per quanto possa essere molto lontano dai nostri ideali, sia ben chiaro, ma la domanda che occupa tutta la nostra mente è: come sia possibile che un uomo solo possa aver preso in giro un'intera nazione?
Questo libro, quindi, non è altro che la testimonianza diretta da parte di Alessandro Proto di come sia riuscito a prendere in giro tutti.
Un uomo, quindi, che partendo dal nulla arriva a mettere i piedi in testa agli uomini più ricchi e potenti e poi finisce in prigione: Proto, infatti, viene incarcerato e multato per aver  inviato informazioni false ai giornali ma quello che sa di paradossale è che non c'è stata alcuna conseguenza per chi ha pubblicato quelle false informazioni, senza mai effettuare nemmeno un minimo di verifica. E allora come non dar ragione a Proto, quando come ultima beffa lascia i suoi lettori così:
E ancora: è veramente così facile ingannare i giornali, le televisioni, i politici? Veramente basta una confusa spolverata di fuffa, infiocchettata con cravatte, Rolex e pochette, per spazzare via per sempre ogni rimasuglio di sostanza? Sono domande alle quali non so dare delle risposte, pur avendo la certezza che esse, in buona parte, hanno a che fare con tutti noi, col funzionamento della nostra società e con le mille pecche del nostro sistema. Insomma io sono arrivato a pensarla così: Alessandro Proto non è il guasto; Alessandro Proto è la spia che lampeggia sul cruscotto. 

Un libro che porta inevitabilmente a riflettere sul mondo in cui viviamo e su come lo viviamo.



Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Succo di barbabietola, mela e zenzero
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: Dai 16 anni






      "Riconoscetelo: vi siete fatti fregare."


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