mercoledì 13 dicembre 2017

Recensione e ricetta: Senza dolce non è vita



Senza dolce non è vita
di Luigi Biasetto



Editore: Piemme
Prezzo cartaceo: € 17,50
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine:  176
Titolo Originale: Library Cat
Genere: cucina, ricette

Segreti, consigli e ricette da uno dei più grandi pasticceri del mondo. Per trasformare ogni momento in una festa. In ogni festa che si rispetti, che sia un compleanno o un matrimonio, un anniversario o una promozione, il momento clou, quello che sublima il senso dello stare insieme, è l'apparizione del dolce. Per tutti il dolce è sinonimo di gioia, convivialità, celebrazione, coccola, rimedio piacevole ai momenti no. Una festa senza torta è solo un incontro, ha detto qualcuno. La pasticceria richiede tante qualità, precisione, attenzione, una certa capacità di rischiare. Poi ci vogliono buone materie prime, manualità e un po' di esperienza. Ma i veri ingredienti segreti sono passione e dedizione. Offrire un dolce preparato con le proprie mani è veramente un gesto d'amore, come dire: ti voglio bene, ti ho pensato, ho trovato il tempo per fare qualcosa per te. Forse è il dolce il vero apostrofo tra le parole t'amo. Un pasticcere innamorato della sua arte, uno che ha fatto del dolce la sua magnifica missione diventando uno dei più apprezzati e famosi al mondo, in un insolito mix di ricette, trucchi, aneddoti e perle di saggezza, insegna come realizzare i suoi dolci del cuore, dal semplice tiramisù o dalla panna cotta, ma con accorgimenti da professionista, a quelli più complessi come la sacher o il profiterole. Mese per mese, in base alla stagionalità degli ingredienti, alle ricorrenze o semplicemente all'estro dell'autore, tante ricette imperdibili, corredate da consigli e curiosità, per celebrare il più effimero, ma il più indispensabile, dei sapori.





Un libro di ricette diverso dal solito, con un sacco di aneddoti interessanti sulla vita e l’esperienza lavorativa del grande pasticcere Luigi Biasetto.
Mi è piaciuto percorrere con lui questo viaggio nel mondo della pasticceria, attraverso ricette, racconti e suggerimenti divisi per mese.
Questo è uno degli aspetti che mi è piaciuto di più perché. non so voi, ma (Natale a parte) ogni tanto mi ritrovo a dire “Che dolce faccio?” e mi vengono in mente un sacco di ricette, ma sicuramente poco adatte alla stagione sia per reperibilità degli ingredienti, sia per “apporto calorico”.
Luigi Biasetto, invece, ci dà una mano e suddivide alcune delle ricette più classiche (ed altre che, ammetto, non conoscevo!) nei vari mesi. E, devo dire, sono ricette per tutti i gusti, per tutti i pasticcieri (esperti o non) e per tutte le tempistiche.
E’ stato piacevole scoprire anche un po’ della vita di questo grande chef, di come sin da bambino veniva affascinato dal mondo del “mischiare gli ingredienti fra loro” ed essere responsabile di essi.
La pasticceria è un mondo fatto di disciplina, ferrei dosaggi, passaggi da eseguire alla lettera e tanta passione… per questo sono d’accordo con il grande pasticciere e il suo libro: Senza dolce non è vita!

In quale ricetta mi sono cimentata? La crème brûlée.
1. perché adoro questo dolce e quando vedo una nuova ricetta, voglio sempre provarla (questa di Luigi è più speedy rispetto a quella a cui ero abituata e questo è un punto a suo favore!)
2. perché ho sempre degli ospiti che arrivano all’ultimo minuto ed è un dolce che riesco a fare in pochi minuti, con ingredienti che solitamente ho nel frigo e che fa sempre scena (quando tiri fuori il cannello per caramellare, Grisù levati che qui giocano i grandi!!)

Ecco la ricetta:

In una terrina a fondo stondato mettere 3 tuorli d’uovo, 30 g di zucchero, 1/4 di baccello di vaniglia grattato, 210 g di panna bollente.
Mescolare delicatamente (anche con un mixer) ponendo la massima attenzione a non montare l’impasto.
Versare in due terrine di ceramica di 15 cm di diametro, passando al setaccio fine in modo da eliminare il più possibile le bolle d’aria.



Mettere le terrine su una teglia a bordo alto, riempirla con acqua bollente fino quasi al bordo delle terrine e infornare in forno preriscaldato a 140°C, cuocendo per circa 20-30 minuti (dipende molto dal forno) e comunque finché, scuotendo leggermente la terrina, la crema risulti solida.
Estrarre le terrine dall’acqua, lasciare raffreddare e conservare in frigorifero. Prima di servire cospargere di zucchero di canna e caramellare con una fiamma ossidrica oppure sotto il grill.



Suggerimenti:  Caramellare in due volte per avere una crosta ancora più croccante e un gioco di temperature, caldo in alto e freddo in basso, che renderà la crème brûlée ancora più piacevole.

La mia unica modifica è stata farle in 4 terrine perché non avevo le terrine da 15cm, per il resto, tutto regolare!
Risultato: molto buona e golosa, leggermente più cremosa rispetto a quelle che facevo prima, gusto ottimo!!




Cosa fare degli albumi avanzati? Io ho preso la mia ricetta di Lingue di Gatto e così ho, oltre ad uno splendido dessert, degli ottimi biscottini per il tè e la colazione!




Tempo di lettura:da Consultazione
Bevanda consigliata: Succo di Ananas
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 14 anni
Sito dell'Autore: Luigi Biasetto
 




"Una disciplina che spazia tra la chimica, l’arte e l’ingegneria, tra la testa e le emozioni, ed è caratterizzata da una assoluta incertezza, perché quando una materia prima è viva si comporta ogni volta in modo diverso, non perdonando la più piccola distrazione. " 



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