di Penelope Douglas Editore: Newton & Compton Prezzo cartaceo: € 7,43 Prezzo ebook: € 0,99 Pagine: 384 Titolo originale: Punk 57 Genere: romance |
Per chi lo stesse aspettando, sì, questo è il famoso Punk 57 di cui avete tanto sentito parlare.
Devo dire che la brillante idea dei genitori di dare dei nomi strani (o poco frequenti) ai propri figli, non sempre paga (lo so per esperienza personale, credetemi!!)… se poi avete dei professori “approssimativi” ecco il risultato: un ragazzo e una ragazza diventano amici di penna per negligenza altrui (anche se, onestamente, non vedo dove stia il problema!).
Fin qui nulla di troppo originale, l’incipit non ha chissà quali elementi veramente di spicco, eppure ha quel “qualcosa” che lo rende molto piacevole, tanto che ci si dimentica facilmente del fatto che, l’idea di partenza, non fosse così originale. Dopo quasi 7 anni di corrispondenza (in cui il patto è sempre stato non incontrarsi, non cercarsi sui social e non mandare fotografie), Misha - un ragazzo che scrive canzoni per la sua band - incontra, in una delle serate del suo gruppo, una ragazza che si chiama come la sua Ryen. Troppo strano per essere casuale!
Da qui inizierà la storia e il rapporto tra i 2 (che su carta sono di un certo tipo, mentre di persona tutt’altro!) si farà interessante...
Per chi ha già letto qualcosa della Douglas, non farà fatica ad immedesimarsi nella sua scrittura semplice ma efficace che riesce pienamente a far trasparire le emozioni dei personaggi e a creare atmosfera nel suo racconto.
Misha e Ryen sono, a parer mio, i punti forti di questo romanzo perché sono realistici nonostante qualche piccolo “cliché”.
Non si fa fatica ad entrare in sintonia con loro ed a “scoprirli” lentamente durante la lettura.
Non ho sempre apprezzato le scene (palesemente esplicite) hot tra i due protagonisti, ma, questo, penso sia molto soggettivo e, se amate la Douglas, non penso che vi dispiaceranno!
Un romanzo che non mi ha conquistato, ma che ho trovato comunque molto interessante per i temi che affronta: le difficoltà del farsi accettare al liceo e in una comunità, il bullismo, i soprusi, l’immagine che uno dà di sé (che non sempre è quella reale!), la difficoltà dell’essere sé stessi e la paura del giudizio degli altri. Una lettura a tratti crudele, ma anche piena di speranza.
Devo dire che la brillante idea dei genitori di dare dei nomi strani (o poco frequenti) ai propri figli, non sempre paga (lo so per esperienza personale, credetemi!!)… se poi avete dei professori “approssimativi” ecco il risultato: un ragazzo e una ragazza diventano amici di penna per negligenza altrui (anche se, onestamente, non vedo dove stia il problema!).
Fin qui nulla di troppo originale, l’incipit non ha chissà quali elementi veramente di spicco, eppure ha quel “qualcosa” che lo rende molto piacevole, tanto che ci si dimentica facilmente del fatto che, l’idea di partenza, non fosse così originale. Dopo quasi 7 anni di corrispondenza (in cui il patto è sempre stato non incontrarsi, non cercarsi sui social e non mandare fotografie), Misha - un ragazzo che scrive canzoni per la sua band - incontra, in una delle serate del suo gruppo, una ragazza che si chiama come la sua Ryen. Troppo strano per essere casuale!
Da qui inizierà la storia e il rapporto tra i 2 (che su carta sono di un certo tipo, mentre di persona tutt’altro!) si farà interessante...
Per chi ha già letto qualcosa della Douglas, non farà fatica ad immedesimarsi nella sua scrittura semplice ma efficace che riesce pienamente a far trasparire le emozioni dei personaggi e a creare atmosfera nel suo racconto.
Misha e Ryen sono, a parer mio, i punti forti di questo romanzo perché sono realistici nonostante qualche piccolo “cliché”.
Non si fa fatica ad entrare in sintonia con loro ed a “scoprirli” lentamente durante la lettura.
Non ho sempre apprezzato le scene (palesemente esplicite) hot tra i due protagonisti, ma, questo, penso sia molto soggettivo e, se amate la Douglas, non penso che vi dispiaceranno!
Un romanzo che non mi ha conquistato, ma che ho trovato comunque molto interessante per i temi che affronta: le difficoltà del farsi accettare al liceo e in una comunità, il bullismo, i soprusi, l’immagine che uno dà di sé (che non sempre è quella reale!), la difficoltà dell’essere sé stessi e la paura del giudizio degli altri. Una lettura a tratti crudele, ma anche piena di speranza.
Bevanda consigliata: The ai frutti rossi
Formato consigliato: ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
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