Recensione: Il giglio di fuoco

Il giglio di fuoco di Vic Echegoyen Editore: Sonzogno Prezzo Cartaceo: € 19,50 Prezzo E-Book: € 9,99 Pagine: 544 Genere: Storico Una dama fascinosa e maledetta alla corte del re di Francia. Un grande affresco della storia di Francia e un omaggio alla tradizione del romanzo storico, con una protagonista liberamente ispirata alla Milady dei Tre moschettieri«Da allora, ovunque fossi, il giglio marchiato a fuoco sul braccio mi avrebbe sempre smascherato come una criminale, in fuga per il resto della vita.» Francia, durante la Guerra dei trent’anni. Quando il cardinale Richelieu incarica Léon, segretario di stato e capo delle sue spie, di una rischiosa missione segreta in Borgogna, territorio nemico, questi non immagina che dovrà trovare, catturare ed eliminare la donna più pericolosa del regno. Mentre la caccia avanza e la misteriosa preda trova mille stratagemmi per sfuggire ai suoi persecutori, vengono gradualmente alla luce la personalità e il passato dell’eroina braccata: una spregiudicata avventuriera, proveniente dai bassifondi della società, ripudiata fin da piccola dai genitori e marchiata a fuoco dall’Inquisizione, capace però di conquistare le corti di Londra e Parigi grazie al fascino, all’astuzia e a un ingegno senza scrupoli. Aveva saputo entrare anche nelle grazie dell’uomo più potente di Francia, il cardinale; ma ora, al termine di una sequela di raggiri e inganni, inizia tra i due – i cui destini sono intimamente intrecciati – l’ultima sfida, nella quale entrambi metteranno a rischio la propria fortuna, la propria vita, e perfino la pace in Europa. Scrupolosamente documentata e scritta con eleganza e semplicità, l’opera di Vic Echegoyen possiede il dono dei migliori romanzi storici, che riescono a trasportare il lettore in un’epoca lontana grazie alla forza dei loro personaggi e a una trama piena di sorprese.

Non è una notte come le altre, il Cardinale Richelieu ha un incarico importante, dopo anni ha finalmente scoperto dove si nasconde la donna più pericolosa di Francia ed ha incaricato il figlio di una delle sue guardie del corpo di trovarla, il giovane Leon. Inizia così un viaggio meraviglioso alla corte del re Sole tra intrighi, duelli e ricostruzioni storiche capaci di far innamorare. Isabelle du Plessis de Richelieu è una figura capace di conquistare il lettore con poche righe, basterà la sua caparbietà che l'ha portata sì a non piegarsi al volere di nessun uomo ma ad essere nel mirino del Cardinale Richelieu. Vic Echegoyen con questo suo primo romanzo fa subito centro, non è facile presentarsi al grande pubblico e quando si sceglie il filone storico la strada si fa ancora più ardua. Molti scrittori sono dei maestri, altri invece si limitano a citare fonti senza riuscire ad entrare nel vivo del periodo storico, per la Echegoyen non è questo il caso. Il suo stile narrativo è fluido e la storia cattura subito le attenzioni del lettore: il periodo storico è ben conosciuto, quello che lei riesce ad aggiungere è la sottotrama che si celeva dietro il fasto delle corti più famosi, gli intrighi, i matrimoni combinati ed i segreti, così tanti che alcuni lo rimarranno sino alla fine. Ho apprezzato molto la storia ma soprattutto Isabelle insieme ai suoi fratelli mi sono rimasti nel cuore, il suo personaggio è caratterizzato sotto ogni sfumatura: una donna energica che ha deciso di scappare piuttosto che piegarsi al volere degli altri. Dall'altra parte c'è il giovane Leon che braccherà la sua preda, o sarà braccato lui stesso, che alternerà la  narrazione in prima persona dandoci modo di vedere l'altro risvolto della medaglia. La descrizione dello studio di Richelieu narrato da Leon mi ha suscitato un moto di emozioni e si trattava solo delle primissime pagine! Inutile ripertermi, non fatevi scappare questo romanzo!


Durata totale della lettura: cinque giorni e mezzo
Bevanda consigliata: Tè alla pesca

Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: da 16 anni

"Lasciatevi conquistare da Isabelle"