Recensione: La lettera segreta

La lettera segreta di Chloé Duval Editore: Garzanti Prezzo Cartaceo: € 16,90 Prezzo E-Book: € 4,99 Pagine: 224 Genere: Romance Può la lettera di uno sconosciuto cambiarti la vita? È quello che si chiede Flavie quando si vede recapitare una busta misteriosa datata 1971. Una busta arrivata con quarantatré anni di ritardo. Non ha idea di chi possa essere Lili, la destinataria. Eppure la curiosità è così forte che Flavie decide di aprirla. Il contenuto, scritto a mano in una calligrafia elegante, la sorprende: perché quelle righe le ricordano i romanzi che ama scrivere. Quelle righe nascondono una storia d’amore in cui un uomo supplica Lili di raggiungerlo e di sposarlo. Un uomo che si firma solo con E. Flavie non ha altri indizi. Non altre informazioni se non una richiesta fatta con il cuore che forse non è mai stata ascoltata. Forse quelle parole, perse nel vento, hanno modificato il destino di due persone per sempre. Flavie deve trovarle. Deve sapere se sono state divise tutti questi anni da una lettera mai arrivata. Perché ha bisogno di credere anche lei che possa esistere qualcosa più forte di tutto. Più forte del tempo, degli sbagli, delle scelte, degli imprevisti. Qualcosa che Flavie ha trovato solo nei romanzi, mai nella realtà. La ricerca la porta nel Sud della Francia, dove scopre che forse non tutto è perduto. Che forse è ancora possibile riannodare i fili spezzato del passato. Perché ci sono amori che non si possono dimenticare. Ci sono emozioni che cambiano ogni cosa. E Flavie, trascinata da quello che la lettera le ha rivelato, è pronta finalmente a viverle. La lettera segreta è un grandissimo successo del passaparola. Pubblicato inizialmente solo in e-book, è stato amato dai lettori le cui recensioni hanno suscitato l’interesse degli editori di tutto il mondo. Un romanzo sugli imprevisti che solo l’amore più vero può superare. Un romanzo che insegna come anche la cosa più banale, come una lettera nella cassetta della posta, possa cambiare il destino. Basta aver voglia di cercare, di crederci, di sperare.

Flavie è una giovane insegnante in una piccola cittadina, adora la sua casetta e il suo circolo dello sferruzzamento: le sue amiche sono uniche ed è con loro che può condividere i suoi romanzi, perché Flavie scrive storie oltre ad insegnare. Un martedì come tanti le viene recapitata per errore una busta indirizzata ad Amelie, una lettera d'amore che ha aspettato più di quarant'anni per essere recapitata. L'animo romantico di Flavie unito al suo amore per la storia la porterà a cercare i due protagonisti di questa storia per riunirli, o almeno ci proverà. Ho adorato questo romanzo, l'ho divorato pagina dopo pagina perché di solito io non leggo i romance, li evito perché non mi piacciono le storie troppo mielose ma questa invece ha saputo catturare la mia attenzione. Un amore, quello vero è capace di superare il tempo e lo spazio? E' capace di sopravvivere? Secondo la sua autrice direi di sì, Chloé Duval non solo racconta la storia di due giovani ragazzi ma elogia la caparbietà di una ragazza assolutamente estranea che avrebbe potuto semplicemente cestinare la lettera, e che invece cambierà la vita di due anime gemelle. La narrazione è divisa in due parti e personalmente ho amato molto quella dedicata alla ricerca, quando però Flavie incontra Romaric un po' di tensione narrativa si allenta perché la storia verte su un altro piano facendo perdere di vista il punto focale della narrazione. La figura di Flavie è quella di una donna curiosa che decide di dare lei stessa una seconda possibilità ad un amore che ha incontrato sin troppi ostacoli: l'amore per la storia cresciuto insieme a lei grazie ai pomeriggi passati con suo papà la porteranno a scoprire che cosa significa amare realmente una persona. Un  romance davvero bello, con qualche pecca qua e là ma al quale bisogna davvero dare una possibilità.

Durata totale della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: Tè al karkadè

Formato consigliato: Ebook

Età di lettura consigliata: da 16 anni

"Un amore capace di unire due persone anche dopo quarantrè anni."