venerdì 27 ottobre 2017

Recensione: Il giardino di Elizabeth



Recensione Libro Il giardino di Elizabeth



Il giardino di Elizabeth
di Elizabeth von Armin

Editore: Fazi
Prezzo cartaceo: € 16,50
Prezzo Ebook: € 7,99
Pagine: 180
Genere: Autobiografico



In fuga dall’opprimente vita di città, l’aristocratica Elizabeth si stabilisce nell’ex convento di proprietà del marito, un luogo isolato e carico di storia in Pomerania. A vivacizzare le giornate della signora ci sono le tre figlie – la bimba di aprile, la bimba di maggio e la bimba di giugno –, le amiche Irais e Minora, ospiti più o meno gradite con le quali intrattiene conversazioni brillanti e conflittuali, sempre in bilico fra solidarietà e rivalità femminile, e poi c’è lui, l’Uomo della collera, «colui che detiene il diritto di manifestarsi quando e come più gli piace». Ma soprattutto c’è il giardino, una vera e propria oasi di cui Elizabeth si innamora perdutamente. Estasiata dalla pace e dalla tranquillità del luogo, trascorre le ore da sola con un libro in mano, immersa nei colori, nei profumi e nei silenzi, cibandosi soltanto di insalata e tè consumati all’ombra dei lillà. Mentre le stagioni si susseguono, Elizabeth ritrova se stessa, i suoi spazi, i suoi ricordi e la sua libertà. Una storia che ha molto di autobiografico narrata da una donna più avanti del suo tempo: una donna di mondo coraggiosa e irriverente che parla a tutte le donne di oggi. Uscito per la prima volta nel 1898 in forma anonima, Il giardino di Elizabeth, primo romanzo di Elizabeth von Arnim, ebbe da subito un successo clamoroso. Presentato qui in una versione integrale fino a ora inedita in Italia, è un romanzo del passato che colpisce per la sua modernità.

«Un libro straordinario, dal fascino inconsueto e dall’energia irrefrenabile».
Elizabeth Jane Howard, autrice de La saga dei Cazalet



Di Un incantevole aprile è stato scritto:
«Che meraviglia. Che felicità. Raramente si esce così rigenerati, deliziati, dalla lettura di un libro».
Susanna Nirenstein, «la Repubblica»


«Se si scopre uno dei tanti romanzi di Elizabeth von Arnim, se ne diventa dipendenti».
Natalia Sspesi, «il Venerdì di Repubblica»


«Elizabeth possiede al cento per cento quella peculiare caratteristica di tante autrici britanniche: un romanticismo spinto ma non sentimentale, un ardore emotivo che si avvolge ben bene in un cinismo pungente ma affettuoso. Sono autrici in bilico tra il sorriso e la stilettata. Come Elizabeth Jane Howard con i suoi Cazalet».
Stefania Bertola, «TTL – La Stampa»


«Un romanzo sulla bellezza bello a sua volta; parla dei sensi ed è sensuale, ma soprattutto, parlando di felicità rende felice il lettore».
Cathleen Schine









Ci si aspetta che una brava donna tedesca dia al marito tanti figli, curi la casa, si dedichi al ricamo e tenga a bada la servitù impartendo ordini, di tanto in tanto organizzi cene per i vicini e gli amici e vada ai ricevimenti in città. Elizabeth ha passato così i suoi primi anni di vita, reclusa in città con persone vuote con le quali parlare solo di cuoche e di figli. Durante una visita alla casa di campagna dell'Uomo Collera Elizabeth si intrattiene nel giardino capisce che la sua vita non potrà mai più continuare lontana dal suono della natura. Un ritratto delizioso e sincero della vita dell'autrice che regala ai lettori uno spiraglio sulla sua anima romantica, un romanzo autobiografico che va dritto al cuore. Pagina dopo pagina ho sentito il profumo delle rose, ho avvertito la pioggia primaverile e l'odore della terra bagnata ma soprattutto ho sognato insieme alla sua autrice. Ho adorato il precedente romanzo di Elizabeth pubblicato da Fazi, il suo stile narrativo mi calzava a pennello, le sue descrizioni vivide mi hanno conquistata e ho voluto fortemente questo romanzo che, come mi aspettava, non ha deluso le mie aspettative. Un ritratto assolutamente veritiero dell'epoca è quello che trapela dai racconti della sua autrice, una vita passata ai margini della società con la quale aveva poco da spartire, alla disperata ricerca di un'anima affine che la aiutasse con il suo meraviglioso giardino. Una passione la sua sviluppata in tenera età passata nel giardino di casa inseguita dalla governata che ha cercato di domarla ma che non c'è mai riuscita, ed oserei dire anche meno male. Elizabeth von Armin emerge dalle pagine come un'anima moderna, decisa ad uscire dagli stereotipi della società tedesca, stanca di essere definita solo in base al suo ruolo di madre e moglie. Ed ecco quindi stupende descrizioni di fiori e racconti di infanzia che fanno tenerezza ed allietano l'anima sin nel suo profondo. Una lettura assolutamente consigliata, un'autrice davvero imperdibile.




Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: Tè alla menta
Formato consigliato: cartaceo

Età di lettura consigliata: da 16 anni






"Rose tea, lilla e tulipani..lasciatevi incantare dal giardino di Elizabeth, un piccolo angolo di paradiso."

                      
   

                                        

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