martedì 12 settembre 2017

Recensione: Il Maestro

Il maestro
di Francesco Carofiglio


Editore: Piemme
Prezzo ebook: € 16,50
Prezzo cartaceo: € 9,99
Pagine:  156
Genere:  Narrativa

Corrado Lazzari è stato il più grande attore del Novecento. Il volto della tragedia shakespeariana, l'interprete sofisticato e potente, acclamato dalle platee di tutto il mondo, è oggi un uomo solo. La fama, il successo, gli amici, tutto perduto. Le giornate si inseguono, uguali, in un appartamento di un palazzo abbandonato nel centro di Roma. Corrado riordina l'archivio di una vita intera, giornali, fotografie, copioni, mescolando la fragilità del presente ai ricordi del passato: gli anni all'Accademia di Arte Drammatica, le tournée in giro per il mondo e il grande amore perduto per Francesca. Sembra che tutto debba continuare così, identico a se stesso, fino alla fine. Poi un giorno arriva lei, e tutto cambia. Alessandra è giovane, poco più di vent'anni, e studia lettere con indirizzo teatrale, così dice al Maestro presentandosi. Timida e impacciata, cerca di entrare nella vita di Lazzari. L'iniziale ritrosia dell'uomo viene spazzata via dall'ansia di sapere della giovinezza. E attraverso le parole del teatro, quelle che hanno riempito la sua essenza, Corrado forse scoprirà, insieme con quella ragazza, il modo di accettare la propria caduta e di rendersi immortale nello stesso, perfetto istante. Francesco Carofiglio ancora una volta dischiude una realtà intima e universale, in cui l'esistenza assume un significato autentico solo nella condivisione dell'attimo, e nel legame con l'altro. Anche il più impensabile.  





Corrado Lazzari, anziano attore, forse il più grande del Novecento, dopo una vita colma di successi, di viaggi, di incontri, vive solo è malato in un palazzo abbandonato di Roma.
Mentre la malattia si fa strada sempre più inesorabilmente, si affacciano i ricordi, insieme al rimpianto per scelte non fatte (un amore lasciato sfuggire) e si fa urgente l'esigenza di stendere un bilancio della sua intera vita.
Lazzari vive solo e isolato, esce ormai raramente, non ho la tv in casa. I suoi rapporti umani si limitano alla donna delle pulizie e ad Alessandra, la ragazza che gli porta i pasti dalla vicina Trattoria. Il dialogo con quest'ultima (affascinata di teatro e di Shakespeare, studentessa universitaria), dapprima difficoltoso e freddo, diventa via via intenso e stimolante per entrambi.
Di fronte al copione dell'Amleto recitato da Lazzari nel lontano '62, il vecchio attore e la ragazza condividono la passione per il teatro. Alessandra trova in Lazzari una figura paterna che le manca (suo padre é morto da tempo) e Corrado trova finalmente qualcuno a cui affidare la sua testimonianza artistica e trasmettere la passione per l'arte.
Un libro che ho voluto leggere perché Carofiglio piace molto a mio papà, con il quale, spesso, discutiamo del fatto che dovrei leggere meno fantasy e più narrativa... questo libro mi ha toccato e affascinato, forse papà ha ragione... ma non diteglielo!!! ;-)


Tempo di lettura: Due giorni
Bevanda consigliata: Succo al Mirtillo
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 16 anni
 




Un libro che parla di vita, di teatro, di passioni e di rapporti che mai uno penserebbe di poter coltivare. 



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