di Paul Verlaine Editore: Il saggiatore Prezzo Cartaceo: € 10,00 Pagine: 200 Titolo originale: Les Poètes maudits
Corbière, Rimbaud, Mallarmé, Desbordes-Valmore unica donna tra i maudits, Villiers de l’Isle-Adam. E infine lui, il capo di quella che fu chiamata la «banda Verlaine». La banda che ha segnato la storia della poesia occidentale. Poeti maledetti – qui è nata la definizione – ma «avremmo dovuto dire Poeti Assoluti per l’immaginazione, assoluti nell’espressione». Così Paul Verlaine presenta questa sua celebre e discussa antologia. Sono le stelle di un firmamento che non si spegne. Ecco coloro che cercarono, per dirla con Rimbaud, la poesia «oggettiva». E che dopo l’incanto di Baudelaire scelsero di gettare intera l’esistenza nella ricerca dell’assoluto. Sono stati i nostri Ulisse, a bordo di battelli ebbri. Il loro viaggio è il nostro.
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Una raccolta di poesie e stesure di cinque grandi poeti, che la casa editrice, ha deciso di far introdurre da un personaggio “alternativo” a mio giudizio: Morgan. Che cosa sono quindi questi maledetti? Abbiamo sempre pensato che il «maledettismo» fosse il rifiuto integrale delle regole di convivenza, che fosse innanzitutto solitudine, distanza, fuga dalle convenzioni sociali ed estetiche, marginalità come scelta consapevole, autodistruttività esibita come vanto, trasgressione. In questo libro, che paradossalmente ha fondato l’idea stessa del poeta maledetto nella sua ritrosia a essere pubblicato Rimbaud, Corbière, Villiers), nella battaglia sdegnosa con la critica (Verlaine, Mallarmé), nella rinuncia alla leziosità facile (Desbordes-Valmore), a volte perfino nell’oscurità formale (Mallarmé), troviamo piuttosto una voce guida che amplifica altre voci che parlano perché sanno ascoltare il mondo. Per gli amanti del genere, da sottolineare, a mio parere il fatto che: Questa edizione riproduce il testo dell’edizione Vanier del 1888 riportato nelle OEeuvres en prose complètes di Paul Verlaine,a cura di J. Borel, nrf, Bibliothèque de la Pléiade, Paris1972. La traduzione e la cura sono di Claudio Rendina. Una prima edizione di I poeti maledetti, preparata da Verlaine sempre per Vanier nel 1884, conteneva Tristan Corbière, Arthur Rimbaud e Stéphane Mallarmé. Solo in quella del 1888 si aggiunsero gli altri tre poeti, tra cui lo stesso Verlaine. Ogni poesia è preceduta dalla sua versione in lingua originale. Scritti d’autore, per palati sopraffini, da gustarsi in una serata di lettura dal sapore autunnale, e di altri tempi.
Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Un caffè lungo
Formato consigliato: Ebook
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