domenica 14 maggio 2017

Recensione: Tutta colpa della mia impazienza (e di un fiore appena sbocciato)


Tutta colpa della mia impazienza 
(e di un fiore appena sbocciato)
di Virginia Bramati


Editore: Giunti Editori
Prezzo E-Book: € 8,99 
Prezzo cartaceo: € 14,90
Pagine: 240



“Tutta colpa della mia impazienza (e di un fiore appena sbocciato)”, il romanzo di Virginia Bramati, racconta la storia di Agnese, una cittadina esuberante e frenetica, costretta alla vita di campagna e ai suoi tempi morti...ma scoprirà che la felicità è a portata di mano, se solo riusciamo a rallentare e a guardarla negli occhi.
Improvvisamente, la sua vita prende una piega terribilmente dolorosa e la scaraventa dal centro di una metropoli che non dorme mai a una grande casa lungo un fiume, lontana quanto basta per essere immersa nei ritmi lenti e immutabili della campagna. Non solo: quando l’inverno finalmente è alle spalle e tutto sta per sbocciare, si ritrova sola, con un esame importante da preparare e solo il ronzio delle api a farle compagnia. 
Impulsiva come sempre, Agnese non si arrende e riesce ugualmente a riempirsi le giornate con tutto ciò che non dovrebbe fare… fino a che dalle pagine di un libro non spunta un piccolo dono prezioso: una bustina di semi di Impatiens, la pianta i cui fiori rosa hanno il potere di curare le ferite dell’anima e insegnare l’ascolto e l’armonia.





Maggio è uno dei mesi più frenetici in assoluto – millemila cose da fare, centoventordici scadenze, zero momenti da dedicare al relax. Ed è quindi con molto piacere che oggi vi consiglio questo romanzo, che per me è stato una vera e propria boccata d’ossigeno nel delirio di questi ultimi giorni: Tutta colpa della mia impazienza (e di un fiore appena sbocciato) della bravissima Virginia Bramati.
Agnese è una giovane ragazze impaziente, iperattiva, incapace di starsene ferma ad attendere che le cose accadano. A Milano, la città in cui tutti corrono, perfino i piccioni, lei si trova bene: va al liceo, ha il suo giro di amicizie, la sua vita da adolescente scorre senza nessun problema. Ma una tragedia – la morte di sua madre – porta lei e suo padre a trasferirsi fuori città, a Terzi, un piccolo paese immerso nella campagna dove suo padre eserciterà la professione di medico di famiglia.
E poi compare lui, Marco, che avevamo conosciuto per la prima volta in “Tutta colpa della neve”. Dopo aver passato molto tempo in Africa a lavorare come medico è tornato in Italia, e per l’estate farà il dottore lì a Terzi, mentre il papà di Agnese sarà da qualche parte in Lapponia a portare avanti delle ricerche connesse alla mappatura dei genomi.
Personalmente ho sempre apprezzato questo personaggio, forse perché ho lavorato su diversi progetti a fianco di persone del mondo della cooperazione. Marco è, per certi versi, l’opposto di Agnese: la sua esperienza in una delle zone più ad alto rischio del continente africano lo ha segnato nel profondo, ed ha imparato a suo modo l’importanza delle piccole cose.
Lui nella professione del medico vede di più del prescrivere sciroppi per la tosse ed analisi del sangue, crede davvero nel rapporto che si instaura con i pazienti, e con piccoli gesti – come andare a leggere ogni giorno ad alta voce per una sua paziente che ha quasi perso la vista – entra velocemente nel cuore degli abitanti di Terzi. Ma, al contempo, quella stessa esperienza in Africa lo ha portato a chiudersi in se stesso, a tenere a distanza anche le persone che gli sono più care. Agnese e Marco sono due anime a loro modo diverse, ma che trovano – in quella calda estate a Terzi – diversi momenti per dialogare ed interagire, lasciando il sorriso stampato sul viso del lettore ogni volta che questi due sono nella stessa scena.
Altro elemento di rilievo in questo libro è l’atmosfera che si respira, una vita di provincia che ricorda i film in bianco e nero che ancora si vedono ogni tanto in tv. La tranquillità di Terzi avvolge il lettore pagina dopo pagina, ed alla fine si ha l’impressione di averci vissuto in quel paese, di conoscere tutti gli abitanti e di averne percorso tutte le strade.
Ma, come tutti i luoghi, anche Terzi nasconde un piccolo mistero, e Virginia Bramati ci accompagnerà, con il suo solito stile frizzantino, a scoprirlo, seminando qua e là nel corso della storia piccoli indizi Che ci aiuteranno a capire meglio cosa sia successo davvero alcuni anni prima in questo tranquillo paese….






Durata totale della lettura: Due giorni
Bevanda consigliata:  Infuso menta, liquirizia e cannella
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Virginia Bramati

 








"Sono nata con due mesi di anticipo, odio i tempi morti, 
sono fisicamente allergica ai giochi di pazienza e adoro il tasto fast forward"




                                            

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