di Viola Ardone Editore: Salani Prezzo cartaceo: € 14,90 Prezzo E-Book: € 9,99 Pagine: 264 Tutti hanno diritto alla propria Rivoluzione: anche Zelda, bella ricercatrice universitaria di buona famiglia, che si ritrova a insegnare quasi per capriccio in un oscuro liceo di provincia, e che non si è mai contaminata con la materia viscosa dell’amore. Zelda crede di essere una che non ha niente da insegnare, e invece i suoi alunni riescono a imparare da lei cose che lei nemmeno sospettava di sapere. Sono molto giovani e non sanno ancora quasi niente della vita, ma hanno appena iniziato a capire quello che non vogliono. E la discarica che intossica il loro paese non la vogliono più. Ma la Rivoluzione, si sa, è come un fiammifero che una volta acceso tutto infiamma, sovverte e porta a zero. E il vento che si alza dalla protesta dei ragazzi di Scogliano inizia a soffiare in direzione di Zelda, e finisce per scompigliare la sua vita pettinata e asettica. Così anche lei sarà costretta a scendere nella piazza della propria esistenza e a sporcarsi le mani con le materie prime della vita: cura, amore, responsabilità, rifiuto, speranza. Viola Ardone racconta una storia di desiderio e di riscatto, sullo sfondo di una Napoli vera e pulsante come le passioni che, anche se sopite, bruciano dentro l’anima. Perché tutti e ciascuno hanno diritto alla propria Rivoluzione. E la Rivoluzione, prima o poi, arriva. |
Ho letto e terminato “Una rivoluzione sentimentale”, eppure ancora mi viene difficile da classificarlo tra i libri che mi sono piaciuti o tra quelli che non ho apprezzato, ma se ci fosse una colonna di mezzo tra gli uni o gli altri lo metterei lì. Mi spiego meglio: la trama del romanzo non mi dispiace e all’interno della storia si toccano temi importanti quali la dura realtà della terra dei fuochi e una società che fa fatica a far valere i propri diritti. È tutto molto promettente, ma ciò nonostante il romanzo nel suo complesso non mi è piaciuto particolarmente e non mi ha lasciato quello che mi sarei aspettata; la storia procede (a mio parere) quasi tutta in modo piatto e a tratti lenta, per questo ho faticato un po’ per continuare la lettura e se non fosse stato per la comparsa del curioso personaggio di Giampuzzo e il suo amico immaginario Donnie, e qualche effetto sorpresa all’interno del romanzo, credo che avrei terminato la lettura prima di arrivare all’ultima pagina. Ciò che invece ho apprezzato è la costruzione del personaggio di Zelda, la protagonista, che non rispetta i classici canoni della professoressa fredda e austera, perché Zelda è molto di più di tutto questo; non le piace stare alle regole, ha un passato alle spalle in cui è caduta nel vicolo buio della dipendenza, mette da parte la sua ambizione di una vita per ritrovarsi poi in un liceo decadente, ha una vita ordinaria e poca fiducia in quello che potrebbe insegnare a quei ragazzi che ormai non hanno più speranza per il loro futuro, e infine sono proprio loro a impartirle un’importante lezione di vita, ovvero come si fa la rivoluzione e a uscire dal suo guscio e dalla sua vita asettica.
Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Caffè neroDurata totale della lettura: Quattro giorni
Formato consigliato: Ebook
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
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